Piazza delle Mercanzie, come tutto il centro, è tra i punti più colpiti
BOLOGNA - É una sorta di
Chi l’ha visto,
ma le segnalazioni non riguardano persone scomparse ma bici rubate.
Bolognabikewatch.com è un sito pensato come una grande bacheca
online dove i propietari di bici rubate possono postare la foto del
proprio ciclo oggetto di furto e aspettare le segnalazioni di chi
dovesse vederlo in giro. A ogni bicicletta corrisponde una
descrizione, compilata dal proprietario, con indicazioni sul luogo
e l’ora del furto, in modo che gli altri utenti possano fare da
sentinelle per eventuali avvistamenti. L’ultimo furto segnalato,
ad esempio, è di una city bike da donna verde scuro rubata il 5
novembre. Nello stesso giorno è scomparsa una bici da uomo di
colore verde, oro e rosso marca Jeunet.
L’IDEA - Ogni inserzione ha a disposizione anche l’opzione «contatta il proprietario» per segnalare gli avvistamenti. Non sono poche le biciclette recuperate segnalate dal registro. L’ultima, un modello nero da uomo con freni a bacchetta, rubata il 3 novembre, è già stata ritrovata.Bolognabikewatch è «un progetto nato a Bologna per combattere i furti in modo pragmatico e scientifico — scrivono i fondatori del sito nella presentazione —. Il cuore è il registro di tutti i furti di bici. L’obbiettivo è di avvisare in tempo reale i proprietari presenti nel database nel momento in cui qualcuno avvista in giro biciclette assomiglianti. E poi quello di monitorare e analizzare i furti per migliorare la sicurezza».
I DATI - Mentre in
Italia si stima che «solo il 30% dei furti di biciclette viene
denunciato alla polizia — si legge su Bolognabikewatch —, a
Bologna i furti denunciati sono molto inferiori a questa media
nazionale», forse proprio a causa della larga offerta di bici
rubate a prezzi economici che si trovano sul mercato clandestino.
Un malcostume che proprio il registro delle bici scomparse spera di
combattere. Sul sito è presente anche una sezione «Statistiche»
che, raccogliendo i dati presenti nel database, fornisce una serie
di informazioni in forma grafica su percentuali di furti nei
quartieri, nelle ore del giorno, ma anche sui giorni della
settimana più a rischio furto, e sui modelli più appetibili. Dal
database, ad esempio, si scopre che da aprile ad ottobre di
quest’anno, su un campione di 321 bici, la zona più bersagliata
è, come è facile intuire, quella universitaria, ma anche via
Indipendenza, Milazzo e Ugo Bassi non sono affatto sicure. Nella
zona tra via Castiglione, via Santo Stefano e Strada Maggiore si
sono registrati il 9% dei furti del periodo. Le zone più sicure
fuori porta sono San Mamolo e Saragozza. In centro, invece,
Sant’Isaia e San Felice.
LE STRADE - Via del Pratello è — sorpresa — una delle zone più sicure per le bici: se la parcheggiate lì, secondo i dati rilevati da Bikewatch, avete solo il 3% di possibilità che ve la rubino. Se pensate invece che legare una bicicletta a una restrelliera vi dia qualche chance in più di sicurezza, non fatevi illusioni: il 53% delle bici rubate erano legate proprio alle rastrelliere. Le city bike sono il modello più appetibile per i ladri (58%), mentre le catene, facili da rompere con una tronchese, sono il tipo di lucchetto più violato (61%). Infine, se proprio dovete lasciare la bicicletta in strada, evitate di farlo il sabato notte (il picco dei furti con il 50%), e il lunedì pomeriggio: quando si registra il 25% dei furti.
L’IDEA - Ogni inserzione ha a disposizione anche l’opzione «contatta il proprietario» per segnalare gli avvistamenti. Non sono poche le biciclette recuperate segnalate dal registro. L’ultima, un modello nero da uomo con freni a bacchetta, rubata il 3 novembre, è già stata ritrovata.Bolognabikewatch è «un progetto nato a Bologna per combattere i furti in modo pragmatico e scientifico — scrivono i fondatori del sito nella presentazione —. Il cuore è il registro di tutti i furti di bici. L’obbiettivo è di avvisare in tempo reale i proprietari presenti nel database nel momento in cui qualcuno avvista in giro biciclette assomiglianti. E poi quello di monitorare e analizzare i furti per migliorare la sicurezza».
LE STRADE - Via del Pratello è — sorpresa — una delle zone più sicure per le bici: se la parcheggiate lì, secondo i dati rilevati da Bikewatch, avete solo il 3% di possibilità che ve la rubino. Se pensate invece che legare una bicicletta a una restrelliera vi dia qualche chance in più di sicurezza, non fatevi illusioni: il 53% delle bici rubate erano legate proprio alle rastrelliere. Le city bike sono il modello più appetibile per i ladri (58%), mentre le catene, facili da rompere con una tronchese, sono il tipo di lucchetto più violato (61%). Infine, se proprio dovete lasciare la bicicletta in strada, evitate di farlo il sabato notte (il picco dei furti con il 50%), e il lunedì pomeriggio: quando si registra il 25% dei furti.
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