martedì 6 novembre 2012

La Via degli Etruschi dalla Toscana all’Emilia.





Riprendiamo il cammino con gli Etruschi. E’ questo il fine dell’iniziativa intitolata ‘La via degli Etruschi’ e organizzata dal Museo Etrusco di Marzabotto, che verrà presentata dalla direttrice Paola Desantis  domenica 11 novembre alle  10, alla sede del museo.
Si tratta di una ‘passeggiata’, divisa in diverse tappe, il cui scopo sarà quello di ripercorrere il tragitto utilizzato dagli Etruschi per attraversare l’Appennino e di lanciare un itinerario a piedi  fra il museo di Marzabotto e quello di Artimino,  base di partenza in Toscana dell’antico percorso.

Il progetto di ‘calcare le orme degli Etruschi’  è stato illustrato anche sul sito www.laviadeglietruschi.it , dal quale si apprende:

La Via degli Etruschi, molto varia e dai panorami mozzafiato è percorribile in 5 - 6 giorni, facendo tappa nei luoghi consigliati, nel senso sud-nord o viceversa. Essa ci permette di immergerci in una "lontana" ma quasi ancora percepibile atmosfera etrusca.
Per un motivo di semplice comodità logistica, avendo nel punto tappa Prato il maggior nodo stradale e ferroviario, facciamo iniziare il percorso da Artimino, presso Prato in Toscana ed inoltre il tragitto Artimino - Prato, essendo il più breve, permette una preparazione per la continuazione della via.
I luoghi attraversati sono stati abitati dalle antiche popolazioni etrusche che proprio al di qua ed al di la dello spartiacque appenninico avevano costruito due città-appoggio, quasi due "terminals", per l'attraversamento appenninico: Kainua (Marzabotto) a nord e Gonfienti (Prato) a sud della catena montuosa appenninica. Questa ha sempre costituito la divisione naturale e politica tra nord Italia ed Europa e sud Italia e paesi mediterranei.
Il tracciato della Via degli Etruschi parte quindi dall'antica città etrusca di Artimino in Toscana e, dopo aver attraversato la valle del Bisenzio e aver fatto tappa  a Prato (Gonfienti), Vaiano- Montecuccoli, Montepiano - lago del Brasimone, Grizzana Morandi, valicato quindi lo spartiacque appenninico,  raggiunge Marzabotto (Kainua) mettendo in collegamento la Toscana con l'Emilia Romagna.
Il tracciato della Via degli Etruschi potrebbe effettivamente essere stato seguito dagli antichi percorritori poichè la scelta fatta segue la morfologia di un più facile e logico cammino.

Perchè farlo?
Non possiamo trovare una semplice ed unica risposta. Per curiosità, per provare emozioni, per salute e benessere, per conquistare un "trofeo", per mettersi alla prova, per poter dire "anche io...", ecc.

Chi può farlo?
Non ci sono limiti di età e non è necessaria una particolare preparazione atletica. Noi suggeriamo cinque tappe, ma il percorso può essere frazionato maggiormente. Se escludiamo la variante alpinistica da noi ben indicata tutto il tracciato si può considerare come una serie di belle escursioni che possono essere interrotte a piacimento per poi completarle in tempi successivi.
Tutto il percorso non offre difficoltà e, salvo varianti che vengono indicate come alpinistiche, possiamo classificarlo come escursionistico.
 Da solo o con altri?
E' soggettivo. Il camminare in solitaria porta a riflessioni, a "studiare se stessi", a concentrarsi sulle bellezze e suggestioni dei luoghi attraversati. La compagnia che può facilmente avvenire anche durante il percorso, porta una maggiore sicurezza, una grande allegria ma, talvolta, invita a misurarsi.
 Quando farlo?
Se escludiamo il periodo invernarle per le talvolta abbondanti nevicate che possono ostacolare il passaggio appenninico, il percorso è godibile tutto l'anno ed anche nel periodo più caldo la calura è mitigata dalla ventilazione appenninica.
I due musei etruschi, il Museo Nazionale Etrusco "Pompeo Aria" di Marzabotto e il Museo Archeologico "Francesco Nicosia" di Artimino, costituiscono i due terminali culturali e logistici in cui si può richiedere le credenziali di viaggio e l'attestato personale di percorrenza; uno alla partenza l'altro all'arrivo.
Un caldo buon viaggio al "novello etrusco".

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