lunedì 12 settembre 2011

Se è tenuto l'incontro in Regione per la Kemet.


Si è tenuto questa mattina l’incontro in Regione preannunciato alla fine di agosto per un esame approfondito della ‘situazione Kemet, ex Arcotronics’.

L’incontro ha portato la notizia positiva che l’azienda è pronta a ritirare la licenza per il nuovo stabilimento a Borgonuovo. Ciò ha rassicurato tutti poiché dimostra che c’è l’intenzione della multinazionale di rispettare l’impegno di realizzare il nuovo stabilimento di Pontecchio e di conseguenza mantenere un importante presidio produttivo e quindi occupazionale, nella valle del Reno.

Ancora da stabilire gli altri termini per arrivare a una composizione definitiva del ‘quadro organizzativo occupazionale’ del gruppo i Emilia Romagna, in particolare la sorte dello stabilimento di Monghidoro.

I rappresentanti degli enti locali hanno ribadito la pretesa di mantenere fermo l’accordo del 2008 quando l’azienda si era impegnata per un organico pari a 695 posti di lavoro.

Le parti si dovranno incontrare fra un mese al fine di confrontarsi su una base più concreta riguardo alle prospettive italiane della Kemet.

Il sindaco di Sasso Marconi Stefano Mazzetti (nella foto) ha rilasciato un comunicato di ‘aggiornamento situazione Arcotronics’ che pubblichiamo integralmente:


Nella mattinata di oggi, lunedì 12 settembre, presso la Regione Emilia-Romagna si è svolto un nuovo incontro sulla vertenza Kemet-Arcotronics, cui hanno partecipato la proprietà dell’azienda, l’Assessore regionale alle Attività Produttive Gian Carlo Muzzarelli, i Sindaci di Sasso Marconi, Monghidoro e Vergato (comuni in cui hanno sede gli stabilimenti della multinazionale statunitense) e le Organizzazioni Sindacali.

Durante l’incontro è stata confermata l’irricevibilità del piano di ristrutturazione aziendale presentato dalla proprietà di Arcotronics, ed è stata ribadita la disponibilità ad avviare un confronto finalizzato a portare ad un completo rilancio dell’azienda in Emilia-Romagna, e a preservare così i posti di lavoro. Allo stesso tempo, si è stabilito di avviare una fase di esplorazione tra proprietà e sindacati, con l’obiettivo di individuare le soluzioni strategiche più adeguate per un nuovo piano di riorganizzazione industriale.

Si registrino incoraggianti segnali di apertura da parte dell’azienda rispetto alle richieste pervenute dagli Enti locali e dalle parti sociali. La proprietà di Arcotronics si è infatti impegnata a ritirare entro una settimana il permesso di costruire il nuovo stabilimento a Pontecchio Marconi, e ad avviare i lavori entro un anno. Restiamo dunque in attesa che alle parole seguano i fatti ma, ad ogni modo, questo sarebbe solo un primo - ancorché importante e confortante - passo in avanti per risolvere definitivamente la vertenza: infatti, il percorso da compiere per mantenere sul territorio un’azienda così importante per tante famiglie e per l’economia locale, è ancora lungo e complesso”.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Speriamo che almeno si possa salvare questa importante azienda, visto che tante altre ormai hanno dovuto soccombre alla crisi, con relativi cassintegrati ecc.. Speriamo che 695 lavoratori mantengano il posto di lavoro. Speriamo che le forze politiche e le amministrazioni riescano a concordare con Kemet il mantenimento di questa attività produttiva, cosa che purtroppo non è stata possibile per le altre realtà industriali che erano presenti nella valle fino a qualche anno fà. La mia, la nostra solidarietà ai dipendenti Kemet.
Il lavoro è stato il "life motive" della società per decenni, e deve continuare ad esserlo, deve tornare ad esserlo se vogliamo uscire dalla crisi...
In bocca al lupo..
Marco Sabattini

Sergio Tonioni ha detto...

Caro Marco Sabattini mi associo alla Tua solidarietà verso i Dipendenti Kemet e alle Tue speranze. Continuo a scrivere su questo forum per questo argomento perchè sono stato un dipendente Arcotronics e conosco il valore che contiene questa Azienda, conosco la grande differenza, in positivo, che ha fatto lo Stabilimento di Monghidoro (grazie alla GENTE DEL POSTO) per la storia e il successo di questa Azienda.
Non voglio essere pessimista (di carattere non lo sono) ma l'impostazione, di quest'ultimo incontro, mi sembra il nuovo inizio di una NUOVA TELENOVELA dove le amministrazioni le forze politiche e i sindacati si fanno nuovamente IN.....E!!!!!!!!!
ADES BASTA!!!!!!!!