Il Comando
Provinciale Carabinieri Bologna informa:
La
Festa dell’Arma è da sempre l’occasione per un tracciare un
consuntivo annuale delle attività svolte dai reparti sul territorio.
L’inizio di quest’anno è stato segnato da un evento tragicamente
impattante come la pandemia da Covid-19, che ha modificato pressoché
ogni ambito della vita dei cittadini e, conseguentemente, quello
dello Stato e delle sue Istituzioni.
Gen. Domizi C C Bologna |
Nelle
lunghe settimane di “lock down” nazionale, i militari dell’Arma
sono stati chiamati a garantire non solo i consueti servizi di
prevenzione e contrasto della criminalità, ma anche quelli
finalizzati all’applicazione degli stringenti provvedimenti emanati
dal Governo, il cui rispetto è stato imprescindibile per contenere
il diffondersi oltre modo dell’epidemia ma, anche a sostenere le
comunità per tutte le esigenze derivate dall’emergenza ancora in
atto.
L’Emilia
Romagna è stata la terza Regione più colpita dal virus con i suoi
oltre 27.000 contagiati e 4.000 deceduti e anche l’Arma dei
Carabinieri è stata fortemente coinvolta, senza venire meno ai suoi
impegni e doveri nei confronti della cittadinanza.
Sono
stati un centinaio i militari che hanno contratto il virus, più di
20 quelli che hanno subito un ricovero per polmonite. Uno di questi,
l’App.Sc. Q.S. Fabio Cucinelli, purtroppo, ha perso la vita. L’Arma
lo ricorderà sempre.
La
pandemia ha determinato un netto calo della delittuosità,
soprattutto di quella “comune”. Nei due mesi di completo “lock
down”, in particolare, i reati in Emilia Romagna sono
complessivamente scesi di quasi il 70% (molto più che a livello
nazionale, dove è stato pari al 58,8%) e questo ha ovviamente
influito in modo massiccio sulla delittuosità degli ultimi 12 mesi
(-13,6%).
Pur
in questo quadro, i risultati dell’attività di contrasto dell’Arma
si sono attestati su 4120 arresti e 36472 denunce a piede libero.
Per
favorire ciò, è stato fatto ogni possibile sforzo per destinare le
principali energie, in termini di uomini e mezzi, alla polizia di
prossimità, volta anche ad accrescere “maggiore percezione della
sicurezza”.
In
tale contesto, sono state favorire numerose iniziative sviluppate di
concerto con le altre Istituzioni, per sostenere soprattutto le fasce
deboli e giovanili, con le conferenze nelle scuole, le campagne
antitruffa a danno agli anziani e un’attiva campagna informativa e
di sensibilizzazione in difesa delle donne e dei minori vittima di
violenza.
L’impegno
dell’Arma si proietta sull’intero territorio regionale con
l’attività incessante dei 9 Comandi Provinciali, delle 42 tra
Compagnie e Tenenze e delle 340 Stazioni, con il raccordo dei
reparti investigativi e radiomobili.
Il
quadro di situazione della criminalità insistente in Emilia Romagna,
al netto del lockdown, segna un calo generale di delittuosità, in
linea con l’andamento degli anni precedenti
Nel
corso dell’anno sono stati svolti 266.000 servizi preventivi, nel
corso dei quali sono state identificate 755.076 persone e controllati
546.703 veicoli.
Scoperti
gli autori di 4.790 furti e 757 rapine.
Come
sempre centrale l’attività di contrasto alle tossicodipendenze. In
merito al contrasto al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti,
in Regione l’Arma ha deferito complessivamente 2.752 soggetti, di
cui 1.447 in stato di arresto, procedendo al sequestro di oltre 830
kg di sostanze tra cocaina, eroina, hashish, marjuana e droghe
sintetiche.
Uno
sforzo particolarmente intenso è stato posto in essere da tutti i
reparti dipendenti per contenere anche l’abuso di alcool tra i
giovani, sensibilizzando le giovani generazioni sia con specifici
servizi sulla strada sia attraverso gli incontri volti a rafforzare
la diffusione della cultura della legalità presso gli Istituti
scolastici della Regione.
Non
di secondo piano gli sforzi ed i risultati ottenuti dalla componente
Forestale dell’Arma dei Carabinieri e dai Reparti Speciali quali i
NAS (Nucleo Antisofisticazione), il NOE (Nucleo Operativo Ecologico),
il NAC (Nucleo Antifrodi), i Nuclei CC Ispettorato del Lavoro, i
Carabinieri della Tutela del Patrimonio Culturale: uno straordinario
insieme di professionalità altamente specializzate che sono ormai un
consolidato strumento a disposizione dell’Arma e della Nazione
soprattutto per la tutela degli interessi collettivi.
Ma
il servizio principale, difficilmente misurabile in numeri, è quello
svolto dalle Stazioni: prossimità, accoglienza, rassicurazione,
soccorso ai cittadini, tentativi di conciliazione, controlli sulle
strade, incontri con le comunità.
Nella
ricorrenza del 206° Anniversario della nostra Fondazione, in tutta
Italia i Carabinieri rinnovano il patto con le rispettive comunità
di fedeltà alla Costituzione e alle libere istituzioni, al servizio
e vicini alla gente e con l’impegno quotidiano di essere sempre
all’altezza delle nuove sfide che il futuro ci riserva.
SINTESI
DELLE PRINCIPALI OPERAZIONI DI SERVIZIO
*
28 settembre 2018, il Nucleo Investigativo di Parma eseguiva
un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 6
soggetti, tutti sudamericani, residenti nell’hinterland milanese.
Il sodalizio era stato identificato quale responsabile di un furto da
120.000 euro presso la filiale parmigiana di un’importante gruppo
bancario. Le successive indagini consentivano ai carabinieri di
ascrivere alla banda ulteriori due furti per svariate migliaia di
euro presso un altro istituto bancario in Piemonte ed un’azienda
parmigiana.
*
23 ottobre 2018, a seguito di indagini che avevano documentato
una sistematica gestione della cosa pubblica ad interessi privati, la
Compagnia di Fidenza arrestava il Sindaco di Polesine Zibello,
notificando l’interdizione dai pubblici uffici anche ad altri 3
dirigenti di quel Comune.
*
5 novembre 2018, i carabinieri del Nucleo Investigativo
di Reggio Emilia hanno arrestato per sequestro di persona il
pregiudicato calabrese Francesco AMATO che, asserragliatosi
all’interno di un ufficio postale di Reggio Emilia, teneva in
ostaggio per otto ore 5 dipendenti. All’uomo veniva anche
notificata l’esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso, nelle
ore antecedenti, dopo la condanna a 19 anni e un mese per
associazione mafiosa nell’ambito del processo “Aemilia”, a cui
si era sottratto rendendosi irreperibile dopo la condanna. L’arresto
è stato possibile anche grazie all’intermediazione del militare
specializzato “negoziatore” del Comando Provinciale di Reggio
Emilia che, dopo ore di trattative, riusciva a far desistere il
pregiudicato consentendo la liberazione degli ostaggi e la sua
cattura.
*
28 febbraio 2019, il Nucleo Investigativo di Parma eseguiva
un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per attività di
spaccio nelle province di Modena e Reggio Emilia, nei confronti di un
sodalizio criminale composto da 8 marocchini. Nel corso dell’indagine
sono stati sequestrati circa 200 kg di hashish.
*
28 maggio 2019, i militari del Nucleo Investigativo di
Bologna, coadiuvati dal 6° Btg CC “Toscana” e dal 13° Nucleo
Elicotteri CC di Forlì, eseguivano provvedimento di Fermo nei
confronti di otto persone responsabili, tra gennaio e maggio 2019, di
almeno 10 assalti consumati o tentati ai danni di sportelli bancomat
di istituti di credito con l’utilizzo di esplosivo, nelle province
di Milano, Torino, Rimini e Bologna, Nel corso dell’operazione
venivano denunciate in s.l. ulteriori 3 soggetti, sequestrate 2
autovetture, varie scatole esplosive definite “marmotte”, 3
pistole, una radio ricetrasmittente, diversi cellulari e altro
materiale;
*
06 giugno 2019, la Compagnia di San Giovanni in Persiceto
traeva in arresto quattro persone, fermate pochissimi istanti prima
che ponessero in essere una rapina ai danni di un addetto al ritiro
degli incassi di slot machine di esercizi pubblici ubicati tra la
zona di San Giorgio di Piano ed Argelato. Gli stessi erano ritenuti
responsabili della rapina a mano armata di una pistola, del maggio
2019, compiuta in San Giorgio di Piano presso il Supermercato CONAD
sito in Via Pasti. Alcuni di essi, oltre ad altri correi poi
identificati, risultavano successivamente responsabili altre 10
rapine tra le province di Modena e Bologna, una presso l’ufficio
postale del capoluogo metropolitano di Bologne e le altre presso
altrettanti supermercati, con l’emissione di ulteriri 4
provvedimenti di custodia cautelare.
*
06 giugno 2019, la Compagnia di San Giovanni in Persiceto
congiuntamente al Nucleo CC Ispettorato del Lavoro, a seguito di
indagini scaturite dalle proteste promosse da un sindacato e dagli
operai di una società di Castello d’Argile, davano esecuzione a 3
misure cautelari personali e patrimoniali, con un sequestro
preventivo pari a circa 850.000 euro. Dalle indagini emergeva che la
maggior parte degli operai era sprovvista da un regolare contratto di
lavoro, che non era messa in condizione di lavorare in sicurezza e
che, dopo aver percepito lo stipendio, erano costretti a restituirne
circa una metà al datore di lavoro e ad un suo “caporale”.
*
15 giugno 2019, i carabinieri del Nucleo Investigativo di
Ravenna hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare
in carcere emessa nei confronti di una operatrice sanitaria
straniera, ritenuta responsabile del reato di maltrattamenti contro
familiari o conviventi. Il provvedimento scaturiva a seguito di
ipotizzati abusi e maltrattamenti nei confronti dei degenti di una
casa famiglia per anziani del capoluogo. Il successivo 24 giugno, i
medesimi militari, a conclusione degli accertamenti, hanno eseguito
altre due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla
stessa Autorità Giudiziaria a carico del titolare della struttura e
di altra straniera operatrice sanitaria, ritenuti parimenti
responsabili, in concorso, dei richiamati reati in danno degli
anziani ospiti.
*
27 giugno 2019, nelle province di Reggio Emilia, Torino,
Salerno e Parma, i militari del Nucleo Investigativo di Reggio
Emilia, coadiuvati dai Comandi territorialmente competenti,
unitamente al Reparto Operativo di Napoli e al Gruppo CC Forestale di
Reggio Emilia, eseguivano una Ordinanza di Custodia Cautelare e un
Decreto di Perquisizione locale emesso dalla Procura della Repubblica
di Reggio Emilia nei confronti di professionisti, politici, medici,
assistenti sociali, liberi professionisti, psicologi e psicoterapeuti
di una nota Onlus di Torino per affidamenti illeciti di minori,
accusati di aver redatto false relazioni per allontanare i
bambini dalle famiglie e collocarli in affido retribuito da amici e
conoscenti. Eseguite a carico di altri otto soggetti le misure
cautelari di natura interdittiva, il divieto temporaneo di esercitare
attività professionali a dirigenti comunali, operatori
socio-sanitari, educatori. Infine, altre due misure coercitive del
divieto di avvicinamento ad un minore sono state eseguite a carico di
una coppia affidataria accusata di maltrattamenti. Tra i reati
contestati frode processuale, depistaggio, abuso d’ufficio,
maltrattamento su minori, lesioni gravissime, falso in atto pubblico,
violenza privata, tentata estorsione e peculato d’uso;
*
20 luglio 2019, in Ravenna e provincia, i militari della
Stazione Carabinieri del Capoluogo eseguivano a due ordinanze di
custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di due
persone (padre e figlio) ritenute responsabili, in concorso con altra
deferita in stato di libertà, dei reati di furto in abitazione e
indebito utilizzo di carte abilitate al prelievo di denaro contante,
con l’aggravante di aver agito a discapito di anziani. I due
arrestati, con artifizi, raggiri e furti, avevano privato di tre
anziani del luogo dei rispettivi documenti di credito, per poi
utilizzarli per indebiti prelievi e acquisiti. Le perquisizioni
effettuate presso le abitazioni degli indagati consentivano di
recuperare gran parte della refurtiva.
*
28 luglio 2019, la Compagnia di Salsomaggiore Terme eseguiva
un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di uno
straniero, da anni residente nella provincia di Parma, per il tentato
omicidio della moglie connazionale e della figlia ventenne. Riparato
in Spagna con l’intendo di fuggire in Marocco – Paese d’origine
– l’uomo veniva fermato dalla polizia catalana grazie alla
localizzazione operata dai Carabinieri ed estradato in Italia;
*
agosto 2019, in Genova, Voghera e Bologna, i militari del
Nucleo Investigativo di Reggio Emilia, unitamente a quelli del
paritetico di Piacenza, eseguivano una Ordinanza di Custodia
Cautelare in Carcere emessa dal Tribunale di Bologna, su richiesta
della D.D.A. felsinea, nei confronti di 3 fratelli calabresi
responsabili di aver utilizzato metodi mafiosi per compiere
estorsioni ai danni di pizzerie e ristoranti del reggiano;
*
7 settembre 2019, in Sariano di Gropparello (PC), al termine
di articolate e prolungate indagini e ricerche, condotte anche con
l’ausilio di unità del centro cinofili di Firenze e dello
Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori di Sardegna”, il
Nucleo Investigativo di Piacenza ha proceduto d’iniziativa al fermo
di indiziato di delitto di di 45enne di Carpaneto Piacentino, resosi
responsabile dell’omicidio di una 28enne piacentina e
dell’occultamento del suo cadavere, occorso il 25 agosto precedente
a Carpaneto. L’omicidio è avvenuto in seguito ad un verosimile
rifiuto da parte della ragazza di intraprendere una relazione
sentimentale con l’uomo.
*
24 settembre 2019, i carabinieri del Comando Provinciale di
Modena, attraverso lunga e difficile mediazione curata dal militare
specializzato “negoziatore” di quel reparto, procedevano
all’arresto di una cittadina nigeriana che si era asserragliata in
casa per impedire ai servizi sociali di procedere all’allontanamento
della figlia minore. Nelle fasi precedenti alla negoziazione e resa
della cittadina straniera, questa aveva anche ferito un
militare con un grosso coltello.
*
9 ottobre 2019, in Mantova, i carabinieri del Nucleo Operativo
e Radiomobile della Compagnia di Cervia - Milano Marittima traevano
in arresto un pregiudicato tunisino, autore di un tentato omicidio in
danno di un connazionale, avvenuto il giorno precedente in Cervia
(RA). L’aggressore, fuggito la notte stessa dalla provincia
romagnola per tentare di riparare in Germania, veniva intercettato in
Lombardia dopo una febbrile attività investigativa.
*
11 ottobre 2019, in Rimini, Napoli, Marcianise (CE), Latina e
Prato, i militari del Nucleo Investigativo di Rimini, a conclusione
di un anno di complessa attività d’indagine, davano esecuzione
all’ordinanza applicativa di 10 misure cautelari personali e reali,
emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Bologna, su richiesta di
quella Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti dei componenti
di un pericoloso sodalizio criminale di tipo camorristico operante
nella provincia di Rimini e responsabile di estorsione, sequestro di
persona, rapina, lesioni personali gravi, detenzione e porto abusivo
di armi, intestazione fittizia di beni e impiego di denaro di
provenienza illecita. Nel medesimo contesto venivano preventivamente
sequestrate, per la successiva applicazione della confisca, due
società riconducibili al sodalizio criminoso, per un valore
complessivo stimato in 500.000,00 euro circa.
*
16 ottobre 2019, nelle province di Bologna, Modena e Ferrara,
i militari della Compagnia Bologna Borgo Panigale, a
conclusione di complessa indagine, davano esecuzione a una Ordinanza
Applicativa della Misura Cautelare della Custodia in Carcere emessa
dal Tribunale di Bologna a carico di 16 soggetti per “associazione
a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti,
estorsione, detenzione e porto abusivo di armi, lesioni personali e
furto”. L’indagine consentiva, altresì, di trarre già in
arresto in flagranza 14 soggetti di nazionalità albanese, marocchina
e italiana, sottoporre a sequestro 100 kg di marijuana, 30 kg di
hashish, mezzo chilo di cocaina, 2 pistole e munizionamento;
*
31 ottobre 2019, in territorio greco, i Carabinieri della
Sezione Operativa della Compagnia di Riccione, coadiuvati nelle
operazioni esecutive dal personale Interpol e della Polizia Ellenica,
davano esecuzione a un mandato di arresto europeo emesso dal GIP del
Tribunale di Rimini nei confronti di un cittadino pakistano,
successivamente estradato in Italia, riconosciuto responsabile dei
reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e
soppressione del cadavere di un connazionale, rinvenuto il 07
settembre 2018 nel Comune di San Giovanni in Marignano (RN).
L’attività investigativa consentiva l’identificazione della
vittima, un clandestino giunto in Italia unitamente ad altri
extracomunitari viaggiando nascosto all'interno di van adibiti
al trasporto dei cavalli partecipanti alle competizioni ippiche
internazionali tenutesi nella Provincia di Rimini.
*
05 novembre 2019, in località Porto Garibaldi (FE), i
carabinieri di Comacchio intervenivano durante una rapina presso la
“Cassa di Risparmio di Ravenna” arrestando in flagranza di reato
3 pregiudicati di origine campagna che tentavano vanamente di
dileguarsi col bottino. Poche ore più tardi veniva identificato ed
arrestato un quarto complice, che aveva agito come basista.
*
12 novembre 2019, nelle province di Piacenza, Bergamo e Lodi,
la Stazione Carabinieri di Rivergaro (PC), coadiuvata dai reparti
territorialmente competenti, eseguiva provvedimenti cautelari nei
confronti di 24 persone (13 custodie cautelari in carcere, 4 agli
arresti domiciliari e 7 obblighi di presentazione alla p.g.) ritenute
responsabili, a vario titolo ed in concorso tra loro, di traffico e
spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso delle indagini sono stati
sottoposti a sequestro oltre 2 kg. di hashish.
*
19 novembre 2019, in collaborazione con il ROS, il Nucleo
Investigativo di Modena ha eseguito il decreto di sequestro
preventivo per 9 milioni di euro emesso dalla Direzione Distrettuale
Antimafia della Procura di Bologna a carico di 6 componenti di una
famiglia cutrese, da anni residente a Gualtieri (RE), e legata alla
cosca “GRANDE ARACRI” di Cutro (KR).
*
20 novembre 2019, in Ferrara, i carabinieri traevano in
arresto in flagranza un giovane responsabile dell’omicidio della
nonna convivente, ripetutamente colpita con violenza mentre era alla
guida di un’automobile. L’aggressione veniva interrotta da un
carabiniere libero dal servizio che, dalla strada, si avvedeva della
violenza in atto e si poneva all’inseguimento dell’auto per poi
fermarla ed intervenire. La donna decedeva durante il trasporto
d’urgenza presso il nosocomio di Cona (FE).
*
26 novembre 2019, nelle province di Bologna, Parma, Roma,
Varese, Sondrio, Milano e Napoli, il Nucleo Investigativo di Parma
dava esecuzione ad un provvedimento cautelare nei confronti di
n.16 soggetti ritenuti responsabili del reato di “concorso in
detenzione e cessione di sostanze stupefacenti del tipo marijuana”.
L’indagine, convenzionalmente denominata “New Front”, iniziata
nel mese di novembre 2018 e proseguita fino al gennaio 2020, ha
cristallizzato la filiera dell’attività di spaccio in alcune aree
del centro cittadino di Parma portando all’arresto complessivo di
25 spacciatori, deferirne in stato di libertà ulteriori 12 e di
sequestrare complessivamente oltre 35 kg di sostanze stupefacenti.
*
14 gennaio 2020, in Ravenna, i militari del locale Nucleo
Investigativo hanno tratto in arresto un cittadino albanese di anni
35 per detenzione ai fini di spaccio. Il medesimo veniva controllato
alla guida della propria autovettura al cui interno erano ben
occultati circa 6 chilogrammi di cocaina, rinvenuti anche grazie alla
collaborazione dell’unità cinofila del locale Comando provinciale
della Guardia di Finanza. L’uomo era anche in possesso della somma
di contanti 6.450,00 euro, sottoposta a sequestro unitamente
all’autovettura e allo stupefacente.
*
29 gennaio 2020, in Bologna, militari del Comando Provinciale
di Bologna (con la collaborazione dell’Ufficio Immigrazione
della Questura di Bologna e della Direzione Provinciale dell’INPS),
al termine di indagini iniziate nel 2018 su iniziativa della Stazione
di Anzola Emilia con la collaborazione dell’Ispettorato
Territoriale del Lavoro e del Nucleo Ispettorato del Lavoro
Carabinieri, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di
misure cautelari personali e reali, emessa dal G.I.P. del Tribunale
di Bologna, su richiesta della locale Procura Distrettuale della
Repubblica, nei confronti di 5 soggetti italiani ritenuti
responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere,
induzione alla falsità ideologica commessa dal P.U. in atti
pubblici, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e truffa
aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ai danni dello
Stato. L’indagine consentiva di accertare l’esistenza di una
stabile organizzazione che, avvalendosi di due società fantasma,
instauravano rapporti di lavoro fittizi nei confronti di
extracomunitari di varie nazionalità che così ottenevano il
rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno ed indebite erogazioni di
indennità da parte dell’INPS nonché di detenuti che ottenevano il
beneficio di misure alternative alla detenzione. Veniva altresì
accertate 200 false assunzioni con la conseguente truffaldina
erogazione di indennità di disoccupazione e maternità, con un danno
stimato per l’INPS di 500.000 € circa.
*
11 febbraio 2020 militari della Compagnia di Bologna Centro
hanno dato esecuzione ad ordinanza di applicazione di misure
cautelari personali (due custodie in carcere e un obbligo di dimora)
a carico di tre soggetti di origine campana per estorsione e usura.
L’indagine è stata instaurata a seguito di denuncia presentata da
una donna bolognese presso la Stazione CC di Bologna Indipendenza. La
vittima, a fronte di un prestito di 20.000 euro ricevuto dai soggetti
destinatari della misura cautelare, è stata costretta a versare
mensilmente, come interessi, la cifra di 1.000 euro per quasi 5 anni
per un totale di 60.000 euro, con minacce dirette ed esplicite
all’incolumità fisica della donna e dei suoi familiari.
*
14 febbraio 2020, a conclusione di ininterrotta attività
investigativa a seguito di rapina in abitazione perpetrata il
precedente 10 gennaio, in Civitella di Romagna, in danno di
imprenditore del luogo, il Nucleo Investigativo di Forlì-Cesena e
il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Meldola
eseguivano 3 fermi nei confronti altrettanti cittadini albanesi,
tutti incensurati. Due dei soggetti venivano fermati a Lignano
Sabbiadoro (UD), ove avevano appena perpetrato altra
rapina in danno di imprenditore friulano.
*
29 febbraio 2020, i militari della Compagnia CC di Sassuolo
traevano in arresto 10 anarchici per resistenza a Pubblico Ufficiale
e per aver occupato, dal giorno precedente, un’abitazione privata
in Guiglia (MO), asserragliandosi all’interno all’arrivo dei
Carabinieri. Ulteriori 5 anarchici, che si erano rifugiati sul tetto
permanendovi fino a sera, venivano denunciati a piede libero dopo
aver volontariamente posto fine all’occupazione.
*
11 marzo 2020, a conclusione di articolata indagine, i
militari della Sezione Operativa della Compagnia di Forlì traevano
in arresto un 68enne residente a Tavullia (PU) per tentato omicidio.
L’attività investigativa, inizialmente avviata a seguito di
sinistro stradale ed omissione di soccorso avvenuto tre mesi prima in
Forlì, portava invece a far emergere gravi indizi colpevolezza nei
confronti dell’arrestato in ordine ad un tentativo di omicidio in
danno di un 75 enne, commerciante del luogo, maturato per motivi
economici.
*
6 aprile 2020, in Ravenna e Reggio Emilia, a conclusione di
una serrata attività info-investigativa relativa ad una rapina in
abitazione perpetrata 6 settimane prima in Predappio, i carabinieri
della Compagnia di Meldola eseguivano 4 ordinanze di custodia
cautelare in carcere nei confronti altrettanti cittadini italiani,
tutti pregiudicati, ritenuti responsabili di rapina, estorsione,
lesioni aggravate e porto abusivo di strumenti atti ad offendere.
*
15 maggio 2020, il Nucleo Investigativo di Modena ha eseguito,
nelle provincie di Modena e Brescia, una misura custodiale in
carcere e agli arresti domiciliari nei confronti di 7 cittadini
italiani, ritenuti responsabili di 323 furti aggravati e continuati
in concorso e di 2 rapine. L’indagine, condotta da giugno
2019 a febbraio 2020, ha consentito di documentare l’operatività
nella provincia di un gruppo di persone di origine nomade, residenti
in due campi della provincia, dediti ai furti in Centri di Raccolta
del Comune di Modena. In almeno due anni. gli indagati avevano
asportato numerose tonnellate di materiale ferroso e centinaia di
elettrodomestici, finendo per agire, con spavalderia ed
intimidazioni, anche in orari di apertura al pubblico, minacciando
gli operatori dei centri di raccolta. Nell’operazione è stato
eseguito anche il sequestro preventivo di tre autocarri utilizzati
dagli indagati nel trasporto del materiale sottratto.
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