Le
organizzazioni agricole saranno al fianco di Regione Emilia-Romagna,
Città Metropolitana e Comune di Bologna, per sbloccare i lavori
delle grandi opere: «L’avvio è improcrastinabile”, precisano, “
per la competitività dell’agrifood: Oltre il 30% del costo di un
prodotto fresco va oggi alla logistica. Il mondo corre, noi restiamo
fermi»
Riceviamo:
Ci
saranno anche le organizzazioni agricole, per rafforzare insieme la
competitività e l’attrattività del sistema produttivo. È un
fronte comune quello schierato dalle rappresentanze regionali di
Confagricoltura, Cia-Agricoltori Italiani, Copagri,
Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital
- le sigle che costituiscono Agrinsieme Emilia Romagna -, che si
uniranno alla manifestazione indetta per domani, sabato 9 marzo, nel capoluogo, da
Regione Emilia-Romagna, Città Metropolitana e Comune di Bologna, per
sbloccare i lavori di opere già autorizzate e finanziate come il
Passante di mezzo di Bologna, la bretella Campogalliano-Sassuolo e
l’autostrada regionale Cispadana.
«L’avvio
dei lavori è improcrastinabile. Occorre rafforzare la rete viaria
per migliorare la competitività dell’agrifood made in Italy,
perché l’Emilia-Romagna è un crocevia strategico. Oltre
il 30% del costo di un prodotto fresco va oggi alla logistica e
quando la merce deve andare oltre confine, si rischia addirittura di
perdere quote di mercato vitali in un momento congiunturale già
difficile per i consumi interni: i nostri prodotti agricoli e
alimentari hanno bisogno di ridurre oneri e fardelli. L’Italia è
il fanalino di coda dei principali paesi europei per gap
infrastrutturale. Il mondo corre, noi restiamo fermi». Così
Eugenia Bergamaschi, presidente regionale di Confagricoltura, che
sabato interverrà in rappresentanza delle organizzazioni agricole
emiliano-romagnole.
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