domenica 31 marzo 2019

'Vite in gioco” propone una rassegna cinematografica sulla ludopatia

Saranno proiettati a Vergato, a Castiglione e a Porretta, tre film che invitano ad una riflessione sul problema del gioco patologico

Dall'Unione dei Comuni dell'Appennino bolognese

Tre film per riflettere sul gioco patologico e se possibile prevenirlo: è quanto propone la seconda fase del progetto “Vite in gioco” sostenuto dai Piani di Zona del Distretto Socio-Sanitario dell’Appennino bolognese, in collaborazione con l’Ausl.

La rassegna si apre domani, lunedì 1° aprile, alle 21 a Vergato, nella biblioteca comunale Paolo Guidotti, con il film documentario “Vivere alla grande” di Fabio Leli. Il film analizza la piaga sociale del gioco d’azzardo, le lobby affaristiche, le patologie connesse e la solitaria battaglia contro il gioco d’azzardo, combattuta da pochi coraggiosi. È stato presentato al Festival del Film di Locarno, al Milano Film Festival e ha vinto il premio Giuseppe Fava 2018. Il regista spiega come “Vivere alla Grande” sia soprattutto la speranza di poter risolvere la propria vita con il passaggio di una monetina sulla carta argentata di un gratta e vinci. Ma ci sono solo 5 biglietti vincenti su 30 milioni. Il progetto di documentario nasce proprio con l’intento di informare e raccontare tramite una storia articolata il grosso inganno che subiscono ogni giorno milioni di persone in Italia.

Martedì 2 aprile nel FabLab di Castiglione dei Pepoli, alle 21, sarà proiettato il documentario “Slot – Le intermittenti luci di Franco” di Dario Albertini, la storia di un uomo rimasto solo, abbandonato da moglie e figlia, esasperate dalla sua dipendenza dalle slot machines. Un documentario che è un viaggio senza filtri nell'oscuro e contorto meccanismo del gioco e delle macchine mangiasoldi.

La rassegna si conclude giovedì 4 aprile, alle 21, nel Cinema Kursaal di Porretta Terme con la proiezione di Mississippi Grind di Ryan Fleck. Il film racconta la vicenda di Gerry, un uomo ammalato di compulsione al gioco, che ha mandato in polvere la propria vita affidandola alle scommesse, e di Curtis, un giocatore di poker. Un film on the road in cui i protagonisti sono impegnati in un viaggio alla volta dei tornei di poker di New Orleans tra casinò improvvisati, ippodromi e bar.

La rassegna è parte di un più ampio piano di azioni di contrasto al gioco d’azzardo patologico messo in campo dal Distretto Socio-Sanitario e Ausl e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, che ha già visto aprire un ufficio presso la delegazione comunale di Vado di Monzuno. Lo sportello riceve giocatori, familiari, conoscenti e persone direttamente coinvolte nel problema del gioco d’azzardo patologico per orientarli e indirizzarli sui servizi disponibili sul territorio. L’ufficio è aperto i primi tre martedì di ogni mese ed è co-gestito dalla Cooperativa sociale “Dai Crocicchi”, che si occupa di autonomia e integrazione sociale, housing sociale, minori e anziani, dipendenze, e l’Associazione UDI (Unione Donne in Italia) di Bologna, impegnata nel perseguire l’emancipazione femminile e la parità di genere. C’è anche un servizio di consulenza telefonica al numero 349-7849183.



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