lunedì 25 aprile 2016

RANCAN : “ Il tartuto, una risorsa da salvaguardare, non da tassare”.



Difendere la tartuficoltura e la raccolta dei tartufi che rappresentano un’importante attività economica per l’Emilia-Romagna, sia a livello di produzione che di trasformazione, distribuzione e commercializzazione, oltre a rivestire un ruolo rilevante dai punti di vista della tutela e della promozione turistica del territorio e dell’ambiente naturale”.
Lo chiede alla Giunta Regionale il consigliere leghista Matteo Rancan con un’interrogazione e con un progetto di legge per abrogare l'articolo 11 della Legge Regionale 02 settembre 1991 n. 24, relativo al versamento della tassa regionale per il rilascio e il rinnovo del patentino per la raccolta dei tartufi.
In applicazione di tale normativa – spiega Rancan - l’Emilia-Romagna impone il versamento di una tassa regionale pari a euro 92,96 per il rilascio e il rinnovo del tesserino per esercitare la raccolta dei tartufi, imposizione fiscale che crea una condizione di disparità con i limitrofi concorrenti lombardi, ai quali non è richiesto alcun tipo di pagamento. Questa ineguaglianza si esplica in una concorrenza squilibrata, che si manifesta con ancora più evidenza nel momento in cui viene condiviso il medesimo territorio di ricerca e raccolta”.
Non va infatti dimenticato – sottolinea -, che la tartuficoltura e la raccolta dei tartufi rappresentano un’importante attività economica per l’Emilia-Romagna. Il tartufo rappresenta una grande risorsa presente solo in specifiche aree del territorio nazionale, tra cui appunto la Regione Emilia-Romagna, motivo in più per incentivarne la cura e la salvaguardia”.
Per questo – chiarisce -, insieme al Progetto di Legge per abrogare l’articolo 11 della legge n.24 riguardo al pagamento annuale per il rilascio e il rinnovo del patentino, ho presentato un’interrogazione alla Giunta per sapere se, in caso di mantenimento del suddetto articolo, intenda destinare la quota derivante dalla tassa regionale sul tesserino alle associazioni territoriali di tartufai per promuovere e svolgere attività come la piantumazione di piante da tartufo micorizzate. La difesa della nostra terra passa attraverso la difesa del territorio – conclude -. Per questo è necessario anche stanziare fondi proprio per l'acquisto di piante da tartufo micorizzate e per la continua rigenerazione delle tartufaie”. 


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