lunedì 18 aprile 2016

Commenti sul 'Referendum trivelle'.


Sul Referendum trivelle Piergiovanni Alleva, consigliere regionale l'Altra Emilia – Romagna, scrive:

In questo referendum contro le trivelle la percentuale dei votanti in Emilia Romagna è stata del 34% e la propaganda renziana ha subito vantato una vittoria e indicato che questa percentuale di votanti segnerebbe una sconfitta e una smentita dei referendari e, in generale, degli anti- renziani. Basta invece un attimo di riflessione per comprendere che i numeri dicono esattamente il contrario e, se ci si riflette, l' unica conclusione è che in realtà questi risultati elettorali sono per Renzi una campana a morto. Anche nelle elezioni regionali del 2015, i votanti complessivamente furono meno del 40%, tutti tra renziani e anti - renziani, mentre nell'unico referendum costituzionale che sia mai stato, svolto quello del 2006, la percentuale si è fermata al 52% e per di più su due giorni di consultazioni. Tutto lascia pensare pertanto che anche nel referendum di ottobre, quello decisivo per impedire la presa di potere del piccolo dittatore e per rispedirlo a casa, la percentuale dei votanti si attesterà sul 50 o poco più dell'elettorato, ma poiché oltre il 30% degli elettori si è già manifestato come sicuramente anti - renziano (anche quelli che han votato no) è evidente che Renzi è e resterà in minoranza. Altro che vittoria, è un presagio assolutamente allarmante per lui ed incoraggiante per noi.


Il Gruppo regionale del Movimento 5 Stelle, con il titolo 'DAL REFERENDUM L’ENNESIMO SCHIAFFO PER BONACCINI: LA DELEGITTIMAZIONE CONTINUA, ha inviato questo commento:

Il presidente Bonaccini, appena insediato, promise che avrebbe fatto di tutto per riportare gli emiliano-romagnoli a votare poi, alla prima occasione utile, li ha invitati a starsene tranquillamente a casa: non c’è che dire, una coerenza devastante”. È questo il commento di Gianluca Sassi, capogruppo regionale del M5S, riguardo alle dichiarazioni post referendum contro le trivelle del presidente Stefano Bonaccini. “Boicottare prima, e gioire poi, per il fallimento di questo referendum è stato un atteggiamento indegno per chi è dovrebbe rappresentare una istituzione e non un solo un partito politico – spiega Gianluca Sassi – Gli emiliano-romagnoli che ieri sono andati alle urne sono stati un milione e 138mila, nonostante il silenzio dell’informazione istituzionale regionali che ha scelto volontariamente di non pubblicizzare il referendum se non a pochissime ore dall’apertura dei seggi e solo in seguito a una nostra esplicita richiesta. Nel novembre del 2014 i votanti furono pochi di più (1 milione 304mila, il 37 contro il 34 per cento) ma chi votò Bonaccini furono 600mila cittadini rispetto ai 900mila che ieri hanno detto sì allo stop alle trivelle, la metà di quelli che in totale hanno partecipato al referendum. Se la matematica non è un’opinione Bonaccini dovrebbe solo vergognarsi di queste cifre, altro che esprimere soddisfazione ai quattro venti come ha fatto anche stamattina. Non solo a questa consultazione hanno votato quasi il doppio dei cittadini che lo hanno scelto un anno e mezzo fa, ma nessuno di loro ha seguito il suo ordine di astensione. Una delegittimazione continua che conferma il totale fallimento di questa Giunta che non è riuscita a ricucire quel rapporto di fiducia tra le istituzioni e i cittadini. D’altronde dichiarare che i referendum non sono momenti di partecipazione alla vita democratica come gli altri e che l’astensione è una scelta del tutto legittima, ci sembra una visione piuttosto discutibile. Noi, invece, vorremmo ringraziare tutti quegli emiliano-romagnoli che ieri si sono recati alle urne per far sentire la propria voce e non sono caduti nel tranello di chi invitava a starsene a casa affinché a decidere siano sempre gli stessi. A loro – conclude Sassi - va il nostro grazie e una promessa: che il MoVimento 5 Stelle si batterà ogni giorno affinché la loro voce non passi mai sotto silenzio”. 
 



6 commenti:

Ghino ha detto...

Oltre a voi Grillini si erano incredibilmente coalizzati contro Renzi, Forza Italia, La Lega, La sinistra del PD, Fratelli d'Italia.
Se tutte queste forze coalizzate omogeneamente in questa occasione per dare una spallata a Renzi hanno ottenuto insieme poco più del 30%, direi che il Nostro non solo ha vinto il referendum, che è miseramente fallito, ma può stare tranquillo per le prossime prove elettorali, contrariamente alle dichiarazioni che leggo.
Mi meraviglio che una forza che si ritiene nuova e fuori dagli schemi della vecchia politica, abbia mutuato da questa il vizietto di dire che ha vinto quando ha palesemente perso.

Ghino ha detto...

Dimenticavo, la percentuale da prendere in considerazione per valutare la forza dei "contro Renzi" non è quella della partecipazione in quanto questa andrà depurata del numero di quelli che hanno votato No che sono il 14,16%. Pertanto dal 31,19% andrà tolto 14,16% del 31,19%.
Da qui il risultato effettivo dei contraries (Grillini, Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e sinistra PD) che si riduce al 26,77%.
Un magrissimo bottino se valutato dopo una campagna elettorale così intensa e determinata, si direbbe tanto rumore per nulla.

Vincenzo Tondolo ha detto...

Ghino dimentica che "a favore di Renzi" vanno sommati anche i menefreghisti, per i quali la gabina elettorale è una iattura e uno spreco. Gli stessi che poi si lamentano che i politici sono tutti ladri, che la politica è una cosa sporca, che la colpa è di chi non fa il proprio dovere...
Ghino, tenga conto che Bonaccini, l'amico di Renzi, è stato eletto in regione Emilia-Romagna come presidente grazie ai menefreghisti.
Per gli eredi del PCI non credo sia un vanto sapere di andare avanti grazie al non voto, al disinteresse.
"ME NE FREGO" era il motto del duce!
Vincenzo Tondolo

Vincenzo Tondolo ha detto...

Vincenzo Tondolo ha detto...
Ghino dimentica che "a favore di Renzi" vanno sommati anche i menefreghisti, per i quali la gabina elettorale è una iattura e uno spreco. Gli stessi che poi si lamentano che i politici sono tutti ladri, che la politica è una cosa sporca, che la colpa è di chi non fa il proprio dovere...
Ghino, tenga conto che Bonaccini, l'amico di Renzi, è stato eletto in regione Emilia-Romagna come presidente grazie ai menefreghisti.
Per gli eredi del PCI non credo sia un vanto sapere di andare avanti grazie al non voto, al disinteresse.
"ME NE FREGO" era il motto del duce!
Vincenzo Tondolo

Anonimo ha detto...


Quando la democrazia e debole, piegata (come i suoi cittadini) e corrotta.....il passoggio al regime totalitario è breve.

Anonimo ha detto...

non grazie ai menefreghisti ma ai portatori di interessi e agli scalda sedie come succede in condominio
lei non ha capito una cippa