Il PD di
Marzabotto sosterrà alle amministrative della prossima primavera la candidatura
di Romano Franchi.
Lo ha
precisato il segretario dell’unione comunale Francesco Degli Esposti. Non ha
aggiunto altro riservando ogni commento a un comunicato ufficiale del suo
partito. L’affermazione toglie comunque ogni dubbio su quale sarà il binario su
cui transiterà l’assetto strategico – politico del partito democratico
marzabottese.
A questa
determinazione si è giunti in una assemblea cui ha partecipato il Gruppo
dirigente del Partito Democratico marzabottese che, con l’avallo della Segreteria Provinciale, ha proposto di puntare
al raggiungimento di un accordo elettorale con la lista civica ‘Romano
Franchi Sindaco di Marzabotto’ e l’assemblea ha ratificato.
Romano Franchi |
Una cosa
va sottolineata : non si tratta di un fulmine a ciel sereno. Che il PD
volesse affiancare il sindaco Franchi
era noto e che Romano Franchi avesse in questo partito il suo riferimento
politico ideologico era altrettanto conosciuto e non negato dalla stesso
sindaco.
I protagonisti della
politica marzabottese sono prudenti. Evidentemente qualche tassello deve ancora
trovare la sua giusta sede.
Più espliciti i cittadini,
alcuni dei quali non nascondono, nel
vedere il PD chiedere di entrare in maggioranza, un ‘andare a Canossa’ e l’entrata
in lista con suoi iscritti ma non con il simbolo (si dice che così sarà), la
prosecuzione della sconfitta del precedente mandato.
Il Pd per costoro avrebbe accettato un compromesso al ribasso per non
poter rinunciare a un comune importante come Marzabotto, per la sua storia e
per il ruolo internazionale che ha. Inoltre sono alle porte decisioni
importanti, come quella del nuovo piano regolatore e essere fuori dalle sedi
decisionali non è consigliabile.
Il vantaggio di Franchi
sarebbe quello di poter contare su una forza organizzata e strutturata come è
quella del PD, oltre a quello di rivedere
riunito il suo partito.
Insomma tutti sarebbero
felici e contenti. Forse persino il centro destra che dall’ingresso dirompente
di Romano Franchi nella gara politica marzabottese aveva perso fette di
elettori che hanno puntato allora su Franche avendolo ritenuto l’unico capace
di rompere l’egemonia del PD.
Unici delusi coloro che
avevano trovato nello scossone del 2009 dato agli equilibri tradizionali e
consolidati della politica marzabottese una forte innovazione verso una fase di scelte discusse e condivise, lontano
dalle stanze dei partiti. Costoro non esitano a giudicare la novità come
percorso politico involutivo, un ritorno al passato, in forme nuove di facciata
ma non di sostanza
Sarà interessante seguire l’evolversi
della situazione e noi lo faremo.
7 commenti:
é indubbiamente un fatto importante, ma tuttavia a mio avviso dovrebbero valere le stesse regole che valsero quando Franchi scese "nell'arena". Se non ricordo male Franchi quella volta poneva come condizione per candidarsi con il PD che non ci fosse nesun personaggio del vecchio corso.Mi auguro che ai vecchidel PD ed a quelli che sono attualmente in minoranza non gli venga concesso neanche di vedere come è fatto il portone del municipio perchè di questi personaggi ne abbiamo abbastanza e sicuramente non li rimpiangeremo.Saluti e buon lavoro.
Chi come me ha assistito alla assemblea riportata ti deve invece smentire caro Angelo perchè li sono intervenuti proprio costoro assieme a quasi tutti quelli della vecchia giunta Masetti che in questo periodo erano spariti.
Tutti questi hanno detto che si aspettano un riconoscimento tardivo della amministrazione virtuosa che avevano praticato.
Chiunque mettano avanti sarà comunque solo per fare un po di lifting ma le fila le tireranno sempre loro abbi fede.
Maurizio
A Marzabotto si festeggiò con questa filastrocca, molto apprezzata, coniata da una appassionata pensionata del posto che non ha mai taciuto di essere una elettrice PD.
Forse qualcuno la ricorda.
ROMANO SENDIC ID MARZABOT
Zirudèla òt mîs faa
Marzabôt as sén sdisdà ai
è agnó só la federaziôn mó
an’avén sintó rasôn
As sén stufà id c’la manfrénna
che da la sîra a la maténna
in cmòuna as tuléss dal dezisiôn
sénza infurmèr la pupulaziôn
Nóu a sän di muntanèr mó
zêrti côs al vlén savèir
avän al dirétt d l’infurmaziôn e
pó änc d la partecipaziôn
E änc côn quéssti eleziòn
is vlèven dèr un’impusiziòn mó
stavôlta quî id bulågna
i’èn truvà una bêla rågna
In t’al gîr id pôchi òur ai
è agnò fôra un condutòur
ch l’à truvà la soluziôn
par sbrujèr la situaziôn
E in dimóndi ai sén adà drî
parché nuêter al savèn capî
e as’è vést un féss îd zènt
che ans’in vdîva da tént tèmp
Al teater l’êra péin
id dôn e d vcéin, d grând e d fangéin
tótt a védder al cundutîr
che a quî d bulågna ai l’andêva a dîr
Lò l’é fiôl id brèva zént l’é
un inzgnîr e un dirizént
sémper da la pêrt di lavuradûr
comm i èren i sû genitûr
Lôur, fêin a l’ûltum dé
i’än lavurà p’r al parté
l’ê una faméija c’là la pasiôn
d la giustézzia e d la partecipaziôn
Tänt augûri qué noû a ti fèn
sia pr incû che änch par dmèn
a sên sicûr quänt brêv it srê
parché at l’avän bèli vést fê
Par té e la squêdra ch’lê stà elêta
nuêter a sén qué par fêv stà fêsta
e tänt prèst an andrèn brîsa vîa
un bêl grâzie da Marîa
8 Zógn 2009
il PD fa le primarie anche per scegliere chi deve andare a fare la spesa.
Se appoggia Franchi prima deve fare le primarie.
Comunque sarebbe incoerente e deleterio questo connubio. Serve solo al PD a rimettere la bandiera sull'asta ora sguarnita.
http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1394253/Le-spese-pazze-del-Pd--c-e-anche-un-contratto-per-Cuperlo.html
Franchi non faccia passi indietro
Quanti come chi scrive, votando Romano Franchi nel 2009, avevano messo al primo posto l'esigenza di archiviare una classe amministrativa locale divenuta negli anni un vero e proprio pericolo per i futuro del nostro territorio e del nostro Comune, non possono che partire da qui per esprimere un giudizio su questo inaspettato cambiamento.
Un Elettore non ideologico ma attento unicamente alle ricadute concrete della svolta che apprendiamo in questi giorni, considerando che questo voto dovrebbe avere una valenza meramente amministrativa, si limita perciò a valutarne vantaggi o svantaggi. Prospettive e rischi.
Solo pochissimi anni orsono, per avviare nel nostro Comune "la bella politica", l'attuale Sindaco ha dovuto, seppur suo malgrado, espellere per la prima volta dal governo locale il PD Marzabottese ingaggiando una battaglia durissima ma risultata vincente perchè condivisa da una cosi larga maggioranza di Cittadini, Elettori del PD inclusi.
Ebbene da questo punto di osservazione mi spiace dover osservare che non si riescono ad individuare vantaggi per la nostra comunità in questa svolta nell'Amministrazione del nostro Comune.
Sempre che l'obiettivo sia questo ovviamente.
Se invece al primo punto viene messo il bisogno di un singolo Partito quale esso sia, come onestamente appare evidente ancorché inspiegabile, allora la cosa diventa più chiara.
Mentre non si vedono i vantaggi Amministrativi e sociali di questa scelta, non ci possiamo nascondere che questo cambio contiene molti interrogativi e molti rischi. Cosi si espone una intera Comunità ad un pericoloso ritorno al passato senza alcuna motivazione ragionevole o concreta.
Perchè dovremmo imbarcarci in questo rischioso percorso alla luce di un giudizio sostanzialmente positivo della scommessa vinta nel 2009?
Quanti come chi scrive, votando Romano Franchi nel 2009, avevano messo al primo posto l'esigenza di archiviare una classe amministrativa locale divenuta negli anni un vero e proprio pericolo per i futuro del nostro territorio e del nostro Comune, non possono che partire da qui per esprimere un giudizio su questo inaspettato cambiamento.
Un Elettore non ideologico ma attento unicamente alle ricadute concrete della svolta che apprendiamo in questi giorni, considerando che questo voto dovrebbe avere una valenza meramente amministrativa, si limita perciò a valutarne vantaggi o svantaggi. Prospettive e rischi.
Solo pochissimi anni orsono, per avviare nel nostro Comune "la bella politica", l'attuale Sindaco ha dovuto, seppur suo malgrado, espellere per la prima volta dal governo locale il PD Marzabottese ingaggiando una battaglia durissima ma risultata vincente perchè condivisa da una cosi larga maggioranza di Cittadini, Elettori del PD inclusi.
Ebbene da questo punto di osservazione mi spiace dover osservare che non si riescono ad individuare vantaggi per la nostra comunità in questa svolta nell'Amministrazione del nostro Comune.
Sempre che l'obiettivo sia questo ovviamente.
Se invece al primo punto viene messo il bisogno di un singolo Partito quale esso sia, come onestamente appare evidente ancorché inspiegabile, allora la cosa diventa più chiara.
Mentre non si vedono i vantaggi Amministrativi e sociali di questa scelta, non ci possiamo nascondere che questo cambio contiene molti interrogativi e molti rischi. Cosi si espone una intera Comunità ad un pericoloso ritorno al passato senza alcuna motivazione ragionevole o concreta.
Perchè dovremmo imbarcarci in questo rischioso percorso alla luce di un giudizio sostanzialmente positivo della scommessa vinta nel 2009?
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