Di Giovanni Favia
Consigliere
indipendente
Regione Emilia-Romagna
Regione Emilia-Romagna
Sull'affidabilità
e l'efficienza del ‘punto nascita’ dell'ospedale di Porretta Terme è in atto
una scandalosa campagna di delegittimazione. Solo in questo modo la giunta
regionale può legittimare la decisione di chiudere la struttura, non ammettendo
che le ragioni sono esclusivamente di natura economica.
Il tema della
possibile chiusura del punto nascita dell'ospedale di Porretta Terme è stato oggi al centro di un'audizione dei sindaci del
Distretto dell'Alto Reno all'interno della commissione Politiche per
la salute e sociali della Regione.
Nonostante
le ampie rassicurazioni del presidente Errani che in campagna elettorale
prometteva investimenti sull'ospedale di Porretta, oggi abbiamo avuto la
conferma che il punto nascita verrà chiuso. Si tratta di una decisione presa
dall'alto, che si basa esclusivamente su una valutazione di tipo economico e
non sulle reali esigenze del territorio. D'altronde la strategia portata avanti
fino a questo momento è chiara: si disincentivano le famiglie ad affidarsi al
punto nascita sostenendo la non sicurezza della struttura e favorendo il
trasferimento a Bologna. Solo in questo modo si possono creare le
condizioni per legittimare la chiusura del reparto.
La
sostenibilità tecnico-scientifica, la sicurezza e l'affidabilità del punto
nascita, però, è testimoniata dalla mancanza di errori e dal buon livello di
garanzie e assistenza alle partorienti registrate in questi anni, come ha ben
testimoniato oggi in commissione il dottor Marcacci, primario del reparto fino
al 2005.
La chiusura del punto nascita produrrà un effetto domino che,
quasi certamente a lungo andare, comporterà la messa in discussione anche del
reparto di pediatria. Quello che chiediamo è che quanto di buono è stato
fatto a Porretta con il reparto di chirurgia, venga replicato
anche per il punto nascita.
8 commenti:
http://demetra.regione.emilia-romagna.it/stampe/AIS/9/2013/AIS_9_4235_c1/AIS_9_4235_c1_v1.pdf
4995 - Interrogazione del consigliere Sconciaforni, a risposta scritta, circa il mantenimento del centro prelievi dell'Ospedale di Porretta.
http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?vi=att&dl=d31b7a0b-4dc9-7177-e786-52d9000827a1&dl_id=2&dl_t=html&dl_a=y&ev=0
Risultati della protesta dei sindaci "cornuti e mazziati"? Sembrano non pervenute! Congratulazioni speciali alla sindaco di Gaggio Elisabetta Tanari e a quello di Castel di Casio Mauro Brunetti, che in cambio di un piatto di lenticchie (la forzata unione a 9 con comuni lontani e diversi) ottengono questi bei risultati per i loro concittadini.
http://www.bolognatoday.it/cronaca/ospedale-porretta-punto-nascite-chiusura.html
leggendo l’articolo qui sopra:
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Per il sindaco di Porretta, Gherardo Nesti, “la Regione deve decidere cosa vuole fare del nostro territorio e, in particolare, dell’Ospedale. Ostetricia è per noi al primo punto, ma la preoccupazione maggiore è che ci sono segnali che ci fanno pensare ad una ridimensionamento della struttura”.
Il primo cittadino di Vergato, Sandra Focci (presidente del Distretto sanitario), ha parlato invece di riorganizzazione generale del distretto: “Nessuno di noi è contento di vedere chiudere dei servizi, ma occorre guardare all’interno di una logica di responsabilità e fare in modo che il sistema, le priorità e le esigenze del territorio, tenga in maniera complessiva”.
Il vice sindaco di Lizzano in Belvedere, Sergio Polmonari, ha evidenziato le problematiche delle zone di montagna, sottolineando in particolare “la povertà dei diritti nelle zone periferiche a vantaggio dei grandi centri”.
Per il sindaco di Marzabotto, Romano Franchi, “dobbiamo avere una visione complessiva del territorio e trovare un equilibrio del sistema. La difesa di un servizio non deve essere a scapito di altri servizi”.
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ma di che area partitica sono questi Signori? E in Regione la maggioranza di che partito è?
Ma andro' a votare alle amministrative?
Prima sono stati spesi soldi per costruire le 2 strutture di Porretta e Vergato, poi adesso le declassano, ma bravi tanto i soldi sono di noi cittadini; continuate cosi, dove andremo a finire?
purtroppo andremo a finire che molti dimenticano queste nefandezze e poi tornano a votare.
A vergato il Nuovo sarà Colombi???? Mah? Poveri noi.
LA risposta del Sindaco Focci è degna di un parlamentare...di fatto quel che ha dichiarato non vuol dire nulla.
Quanto dichiarato dal sindaco di Vergato Sandra Focci,non vuol dire nulla per il semplice fatto che lei stesa e' una NULLITA'.
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