mercoledì 27 marzo 2013

Incredibile. Per un anno ha razziato la Coin di via Rizzoli minacciando il personale.


LABIDI KADRI


E’ riuscito a rubare capi di vestiario per un valore di 10.000 euro ai danni della Coin di via Rizzoli a Bologna. La tecnica era sempre la stessa: entrava nel grande magazzino, toglieva la targhetta anti taccheggio alla merce che aveva trovato utile e si dava velocemente alla fuga minacciando tutti coloro che cercavano di impedirgli di raggiungere l’uscita.
Protagonista della ‘sfacciata’ trovata,  LABIDI KADRI, 35enne algerino, senza fissa dimora, pregiudicato per reati contro il patrimonio e per stupefacenti.
L’uomo ha raggiunto il ragguardevole traguardo di furti ai danni dello stesso esercizio tra gennaio e novembre 2012.
Le indagini sono partite lo scorso novembre, quando il responsabile del negozio ha denunciato ai Carabinieri l’ennesimo furto. L’esercente  ha spiegato che il negozio era vittima, da almeno un anno, di una serie di furti commessi da un cittadino, probabilmente un nordafricano con una cicatrice sulla guancia. Secondo la testimonianza dell’uomo, il malvivente s’introduceva all’interno del reparto uomo del locale nel primo pomeriggio, s’impossessava della refurtiva e fuggiva. A volte, per assicurarsi la fuga, l’algerino non esitava a minacciare le commesse, almeno in una circostanza con una gruccia di legno puntata al collo e in ogni caso spintonando chiunque tentasse di ostacolarlo e apostrofandolo con frasi ingiuriose: “fammi andare via altrimenti ti aspetto fuori quando finisci di lavorare, e ti ammazzo”, “puttana non mi devi guardare … che cazzo guardi troia”.
La situazione aveva generato un clima di paura e disagio tra i dipendenti del negozio. Grazie alla loro testimonianza e all’esame delle immagini estrapolate dal sistema di video-sorveglianza, i Carabinieri sono riusciti a identificare LABIDI KADRI nell’autore dei reati. La cattura è avvenuta la scorsa settimana all’interno della Coin. Beccato mentre si preparava all’ennesima ‘rapina’, adottando lo stesso modus operandi che evidentemente riteneva già accettato da tutti, il 36enne è stato arrestato dai Carabinieri mentre tentava di darsela a gambe con i capi d’abbigliamento.
La perquisizione personale ha consentito di rinvenire una piccola tronchese che l’algerino utilizzava per tagliare i dispositivi antitaccheggio.
I Carabinieri in ossequio a un’ordinanza di custodia cautelare lo hanno portato  in carcere per furto e rapina impropria. Ora è  detenuto nella casa circondariale della Dozza.

Comando Provinciale Carabinieri di Bologna

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono esterefatto, ma alla Coin che personale hanno? Con gente così questi hanno gioco facile a vivere di prepotenze, se ci fosse stato qualcuno che gli avesse fatto saltare quattro denti forse avrebbe smesso prima e senza scomodare polizia e tribunali.