martedì 12 marzo 2013

Dalla truffa delle tre campanelle alla rapina aggravata: due napoletani arrestati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile.




Truffa e ritruffa con il ‘gioco delle tre campanelline ’ messa in atto da ‘due furbacchioni’ . Per mettere le cose a posto hanno dovuto intervenire i Carabinieri che hanno arrestato i due truffaldini.
I militari, preoccupati perché potrebbero cadere nella trappola anche altri,  fanno un appello perché i cittadini segnalino  senza alcuna esitazione la presenza di tali malfattori e non cedano assolutamente alla tentazione di vincere in quello che, lungi dall’essere un gioco, è in realtà sempre una truffa, organizzata da individui senza scrupoli e non di rado anche armati e pronti a minacciare con la violenza le proprie vittime pur di assicurarsi l’impunità.

Questi i fatti. Alle 19 circa di domenica scorsa, due trentanovenni napoletani, approfittando delle centinaia di migliaia di persone giunte da tutta Italia in occasione del ‘Cosmoprof 2013’, si sono insediati nel parcheggio Michelino, hanno posizionato un tavolino e hanno  richiamato l’attenzione di chi vi transitava con il gioco delle tre campanelle. La teatralità inscenata dai due ha indotto un 17enne a cedere alla tentazione di provare la sorte. Convinto di poter vincere, ha estratto alcune banconote da 100 euro e,   ignaro di essere caduto in una trappola, ha cominciato a puntare. In poco tempo ha perso 300 euro e, non sapendo come cavarsela, ha chiesto aiuto al cognato con cui era giunto al parcheggio, il quale si era momentaneamente allontanato per pagare il ticket della sosta. L’uomo, un quarantacinquenne di Latina,  è intervenuto immediatamente e con determinazione ha affrontato i due minacciando: “Questo ragazzo è un minorenne. Ridategli i soldi altrimenti chiamo i Carabinieri”. Al tentativo di recupero del denaro truffato, il ‘conduttore’ del gioco ha detto al 45enne che se voleva rifarsi della somma di denaro persa dal cognato avrebbe dovuto tirare fuori 600 euro e tentare la fortuna. Soltanto in tale maniera lo avrebbero ‘aiutato’ a rifarsi della perdita subita. Purtroppo l’uomo, invece di chiamare immediatamente i Carabinieri come aveva minacciato di fare, ha ceduto e ha mostrato i soldi che possedeva estraendoli  dalla tasca. Il ‘croupier delle tre campanelle’ con una mossa repentina gli ha strappato le banconote dalle mani e si è dato alla fuga assieme al complice. Al 45enne a quel punto non  è rimasto che telefonare ai Carabinieri. Contemporaneamente si è dato all’inseguimento dei due balordi che si stavano dileguando verso i parcheggi del pianterreno. In quel punto, a conferma della presenza di una procedura come ‘dispositivo’  per ‘proteggere’ il tavolino della truffa, una terza persona, anch’essa dall’accento campano, con indosso un paio di jeans e un bomber verde, è giunto in aiuto sul posto e ha  minacciato il 45enne con una pistola puntata alla pancia. La vittima istintivamente ha allontanato dal corpo la canna dell’arma. Ma le sorprese non erano terminate, è entrato infatti in azione un quarto personaggio che ha tranquillizzato l’aggressore armato e lo ha invitato a non fare sciocchezze. Tutto orchestrato per facilitare la fuga dei primi due  che però hanno trovato sul loro cammino un ostacolo inatteso e risolutivo: i Carabinieri che  hanno sbarrato la via di fuga e li hanno bloccati.
In tasca ai due arrestati i militari hanno trovato gli strumenti del mestiere, tre campanelli ed una pallina di spugna e la somma contante di 4.920 euro che è stata sequestrata.
Gli altri due complici, quelli che hanno inscenato la minaccia con la pistola, accortisi della presenza dei Carabinieri, sono  riusciti a dileguarsi facendo perdere le proprie tracce, ma nei loro confronti sono in corso  indagini finalizzate alla loro identificazione.
I due 39enni di Napoli sono finiti direttamente alla Dozza con l’accusa di rapina aggravata in concorso.

Dal Comando Provinciale Carabinieri di Bologna

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