LABIDI KADRI |
E’ riuscito
a rubare capi di vestiario per un valore di 10.000 euro ai danni della Coin di
via Rizzoli a Bologna. La tecnica era sempre la stessa: entrava nel grande
magazzino, toglieva la targhetta anti taccheggio alla merce che aveva trovato
utile e si dava velocemente alla fuga minacciando tutti coloro che cercavano di
impedirgli di raggiungere l’uscita.
Protagonista
della ‘sfacciata’ trovata, LABIDI
KADRI, 35enne algerino, senza fissa dimora, pregiudicato per reati contro
il patrimonio e per stupefacenti.
L’uomo ha raggiunto
il ragguardevole traguardo di furti ai danni dello stesso esercizio tra gennaio
e novembre 2012.
Le indagini
sono partite lo scorso novembre, quando il responsabile del negozio ha
denunciato ai Carabinieri l’ennesimo furto. L’esercente ha spiegato che il negozio era vittima, da
almeno un anno, di una serie di furti commessi da un cittadino, probabilmente
un nordafricano con una cicatrice sulla guancia. Secondo la testimonianza
dell’uomo, il malvivente s’introduceva all’interno del reparto uomo del locale
nel primo pomeriggio, s’impossessava della refurtiva e fuggiva. A volte, per
assicurarsi la fuga, l’algerino non esitava a minacciare le commesse, almeno in
una circostanza con una gruccia di legno puntata al collo e in ogni caso
spintonando chiunque tentasse di ostacolarlo e apostrofandolo con frasi
ingiuriose: “fammi andare via altrimenti ti aspetto fuori quando finisci
di lavorare, e ti ammazzo”, “puttana non mi devi guardare … che
cazzo guardi troia”.
La
situazione aveva generato un clima di paura e disagio tra i dipendenti del
negozio. Grazie alla loro testimonianza e all’esame delle immagini estrapolate
dal sistema di video-sorveglianza, i Carabinieri sono riusciti a identificare LABIDI
KADRI nell’autore dei reati. La cattura è avvenuta la scorsa settimana
all’interno della Coin. Beccato mentre si preparava all’ennesima ‘rapina’, adottando
lo stesso modus operandi che evidentemente riteneva già accettato da tutti, il
36enne è stato arrestato dai Carabinieri mentre tentava di darsela a gambe con i
capi d’abbigliamento.
La
perquisizione personale ha consentito di rinvenire una piccola tronchese che
l’algerino utilizzava per tagliare i dispositivi antitaccheggio.
I
Carabinieri in ossequio a un’ordinanza di custodia cautelare lo hanno portato in carcere per furto e rapina impropria. Ora è detenuto nella casa circondariale della Dozza.
Comando
Provinciale Carabinieri di Bologna
Sono esterefatto, ma alla Coin che personale hanno? Con gente così questi hanno gioco facile a vivere di prepotenze, se ci fosse stato qualcuno che gli avesse fatto saltare quattro denti forse avrebbe smesso prima e senza scomodare polizia e tribunali.
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