venerdì 22 marzo 2013

A Loiano e a Minerbio coltivazione casalinga di sostanze stupefacenti.




A Loiano per coltivare marijuana un armadio è diventato serra e perché la produzione fosse la migliore, l’armadio era persino climatizzato.  A Minerbio invece un sottotetto è diventato vivaio per la messa a dimora e la coltivazione di sostanze eccitanti.
Ma come sempre avviene, un passo falso orienta chi opera per reprimere i reati di coltivazione di droghe. Questa volta sorpresi ‘con le mani nelle piantine’ sono stati due coltivatori diretti anomali:
Il primo, un 49enne di Loiano, con precedenti di polizia, arrestato mercoledì scorso . L’uomo aveva organizzato l’armadio della propria stanza a mo’ di serra e vi coltivava marijuana. Il mobile era stato predisposto per simulare, attraverso strumenti idonei, le stesse condizioni di umidità e temperatura che le piantine avrebbero avuto nel loro habitat naturale. Grazie alla rudimentale ma efficace soluzione, la sostanza stupefacente rinvenuta dai Carabinieri all’interno del mobile si presentava verde e robusta. La perquisizione domiciliare è terminata con il sequestro di nove piante di marijuana, tre barattoli contenenti la stessa sostanza stupefacente per un totale di circa 350 grammi e alcuni misuratori chimici utilizzati nella floricoltura dagli amanti del pollice verde. Il 49enne è finito nei guai anche per detenzione abusiva di armi improprie perché deteneva un machete e un coltello senza l’autorizzazione. Al termine della redazione degli atti, l’arrestato è stato rilasciato ai sensi dell’art. 121 del c.p.p.

A Minerbio, invece, a finire in manette è stato un 24enne incensurato del luogo. I Carabinieri stavano svolgendo un servizio anti droga per le strade del paese, quando hanno notato un giovane sospetto a bordo di una Volkswagen Golf parcheggiata di fronte a un’abitazione e hanno controllato. E’ emerso che il ragazzo, un 27enne di Minerbio, aveva in tasca due involucri di plastica contenenti marijuana. I militari sono poi riusciti a individuare la ‘fonte’ di provenienza: il 24enne. Hanno raggiunto l’abitazione. Lo spacciatore in un primo momento ha rifiutato di aprire la porta, sostenendo di non trovare la chiave. Il tentativo di guadagnare tempo ha dato conferma ai militari di essere giunti veramente alla ‘fonte’ e infatti la perquisizione domiciliare ha fatto trovare ai Carabinieri diversi barattoli di plastica, bustine e involucri di cellophane contenenti marijuana, per un peso di 158 grammi. Il sottotetto dell’appartamento era stato trasformato in un ‘vivaio’ di marijuana, perfettamente illuminato e areato. Vi stavano crescendo sedici piante,  sequestrate per essere distrutte. Sono stati trovati inoltre una pasticca di anfetamina, una bilancina di precisione, del materiale per il confezionamento della cannabis e  3.607 euro in contante.
Il 24enne dovrà comparire questa mattina davanti agli organi giudicanti del Tribunale di Bologna.

Dal Comando Provinciale Carabinieri di Bologna

1 commento:

Anonimo ha detto...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/21/marijuana-sentenza-storica-a-ferrara-coltivarla-a-fini-personali-non-e-reato/538011/