giovedì 21 giugno 2012

Marzabotto: La notte del 23 – 24 giugno brillerà di luce etrusca, con il rito sacrale della fondazione, rievocazioni e libagioni. Si giocherà al ‘rischia-etrusco’ e si indagherà la notte alla luce delle torce.





Marzabotto si mobilita per riappropriarsi del proprio passato e riallacciare il filo, per la verità mai interrotto, con i progenitori etruschi del sesto e quinto secolo avanti Cristo e lo fa con una notte magica nella antica città di Kainua  di riti e miti etruschi  tra ludi, libagioni e antichi suoni dalla  mezzanotte all’alba tra sabato  23 e domenica 24 giugno.
Il programma intitolato ‘Aspettando il solstizio in compagnia degli Etruschi’ prevede la rievocazione emozionale nell’area archeologica del rito di fondazione della città: l'attesa del giorno propizio, la veglia notturna, parlando di tante cose fra cui di vino e birra, l'avvento dell'alba e l'istante auspicale dell'unione dei Mondi.
Ingresso gratuito. Gli organizzatori consigliano di portare torcia e plaid.

“Tutto è iniziato là in alto, sull’acropoli. È stato qui, nella sede augurationis, che abbracciando con lo sguardo il territorio circostante il sacerdote ha disegnato l’area della futura città, proiettando sul terreno il templum celeste che ospitava i suoi Dei,” ricordano gli studiosi riferendosi alla fondazione della città .
“Sotto di lui, nel punto d’incrocio degli assi celesti, l’auspicante ha infisso nel terreno un cippo con decussis, principio generatore e centro topografico della nuova Kainua. Una città disegnata sopra i punti cardinali, lungo l’asse che collegava la levata e il tramonto del sole nei giorni di solstizio. È successo 2500 anni fa, accadrà ancora all’alba del 24 giugno, a ridosso del solstizio d’estate, nell’area archeologica e nel Museo Nazionale Etrusco ‘Pompeo Aria’ di Marzabotto, in via Porrettana Sud 13 (info 051.932353)” si legge nel programma dettagliato .
“L’antica città etrusca di Kainua rivivrà il momento magico della sua fondazione al termine di una lunga notte bianca che tra incontri, visite guidate, rievocazioni storiche, bevande antiche e cornamuse, traghetterà il pubblico dalla mezzanotte alle prime luci del giorno”.

In effetti la kermesse inizierà alle 16.45 con una breve passaggiata lungo il fiume Reno organizzata dalla Pro loco di Marzabotto.
Ritrovo stazione FS Marzabotto (treno in partenza da Bologna h.16.04) e arrivo all'area archeologica della città etrusca.

Alle 18,  il direttore del museo Paola Desantis offrirà al pubblico una visita guidata all’area archeologica sulle orme degli Etruschi di Kainua/Marzabotto. La visita, della durata di un’ora circa, si snoderà attraverso le grandi strade della città etrusca e permetterà di cogliere il regolare impianto urbano, i resti delle case e del nuovo grande tempio, le tombe della necropoli e i templi dell’Acropoli.
Terminata la visita, il pubblico potrà fermarsi nell’area ristoro all’interno dell’area archeologica oppure cenare nel centro cittadino di Marzabotto dove la Pro Loco di Marzabotto, in collaborazione con la Trattoria Enoteca Barsotti, organizza una cena con piatti tratti dalla tradizione etrusca (€ 20, prenotazione 051.932586); al termine, animazione e gioco a quiz con ricchi premi “Il Rischia-Etrusco
Verso le 23.30, il Popolo di Kainua, Mathlum Kainual, partirà dal centro urbano di Marzabotto per salire al Museo Nazionale Etrusco alla luce delle fiaccole
Il corteo arriverà al museo verso mezzanotte, dove sarà accolto dal Soprintendente Filippo Maria Gambari e da Paola Desantis che illustreranno Le opere, i giorni e le stagioni sull’altopiano di Misano, vita e storia dell’antica città etrusca.
Corrado Re (ArcheoStorica APS) introdurrà alle tematiche della rievocazione storica, spiegando origini e finalità del Festival di Kainua
All’una di notte inizierà Una notte al Museo in compagnia degli Etruschi, in collaborazione con ArcheoStorica e Teatro Marzabotto in Scena
Nel corso della visita guidata al museo, condotta da Paola Desantis, le immagini dei personaggi più significativi vissuti a Kainua riprenderanno vita per raccontare, nella notte più breve dell’anno, l’intreccio delle loro storie sull’antico pianoro.
Al termine Luigi Sbaffi introdurrà “Il risveglio degli Etruschi”, gioco di ruolo da tavolo, cui farà seguito “Intermezzi di antichità”, storie di Etruschi tratte dagli antichi testi
Alle 3, Filippo Maria Gambari parlerà di “Orzo, miglio, sorbe e i mille modi di creare ebbrezza con l’acqua”, singolare excursus sulla storia della birra che culminerà nella degustazione di birra di castagna offerta dal birrificio Beltaine di Granaglione
Alle 4, la veglia di solstizio si dipanerà tra riti, ludi e libagioni con buffet offerto da Coop Reno di Marzabotto, Birra Beltaine di Granaglione e Agriturismo La Quercia di Marzabotto. In questa occasione si potrà degustare in anteprima la "pozione" RASNA KAINUAL ideata dal gruppo dei rievocatori di Marzabotto
A ridosso dell’alba, la veglia si sposterà sull’Acropoli dove l’archeologo Antonio Gottarelli illustrerà il rito di fondazione nel magico lucore della prima aurora d’estate.
Nel mondo antico, la fondazione di una città era strettamente legata al tentativo di definire in terra uno spazio che ricalcasse in qualche modo l’ordine ideale del cielo. Cosa si nasconde dietro le molteplici costanti che si ritrovano nei riti di fondazione delle città, anche a distanza di miglia e di secoli? L’evocazione guidata del rito di fondazione della città etrusca di Marzabotto illustrerà al pubblico queste difficili e affascinanti problematiche.
Subito dopo si raggiungerà il punto centrale della città dove, presso il decussis, si potrà rivivere la magia dell’alba nell’attimo unico del solstizio d’estate.
Il sorgere del sole, verso le 5, sarà scandito dalle note del suggestivo concerto di cornamusa di Pietro Malaguti seguito dalla processione alla necropoli orientale per il saluto agli antenati.
La notte bianca si chiuderà con il ritorno al museo dove agli audaci “traghettatori della notte” sarà offerto un caldo e dolce conforto.

L’iniziativa è promossa dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria” di Marzabotto, Provincia di Bologna in collaborazione con Comune e Pro Loco di Marzabotto, Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna, Coop Reno di Marzabotto, Birra Beltaine di Granaglione, ArcheoStorica APS, Methlum Kainual - Popolo di Kainua APS, Gruppo Archeologico Bolognese, Agriturismo La Quercia e Bar Daniela.
Il progetto è della Direzione del Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto e di ArcheoStorica APS
Coordinamento e regia di ArcheoStorica APS in collaborazione con Associazione Teatro Marzabotto in Scena, Methlum Kainual APS, Risveglio degli Etruschi APS

L’iniziativa chiude l’edizione 2012 delle ArcheoloGITE BOLOGNESI, promossa dal Servizio Cultura e Pari Opportunità della Provincia di Bologna e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna.
La partecipazione è libera e gratuita; è gradita la prenotazione al tel. 051.932353.
Nelle giornate di sabato 23 e domenica 24 giugno il museo resterà aperto con orario continuato 9-18.30 e ingresso gratuito. Nella notte fra il 23 e il 24, effettuerà un’ulteriore apertura straordinaria da mezzanotte alle 3 del mattino.


La planimetria urbana di Marzabotto è un chiaro esempio di fondazione etrusco ritu, cioè di città delimitata e disegnata come proiezione terrena del templum celeste, così come prescritto dall’etrusca disciplina. È lampante l’esistenza di un vero e proprio piano urbanistico, elaborato teoricamente e concretamente applicato al terreno con un’unica operazione e in un solo momento, coincidenti con la fondazione della città, perlomeno nelle sue linee essenziali.
La conferma definitiva è venuta dal ritrovamento, tra il 1963 e il 1965, di quattro ciottoli di fiume infissi nel terreno vergine, di cui uno inciso sulla sommità con una croce orientata secondo i punti cardinali. Si tratta del decussis, un cippo ricco di valenze simboliche che attesta come, proprio in quel punto, gli officianti addetti alla divisione della città definirono i principali assi stradali.
Il cippo con decussis è il segno materiale che Marzabotto fu fondata seguendo le meticolose disposizioni previste dal rito di fondazione delle città etrusche, rito che prevedeva la ripartizione preliminare dello spazio urbano, inteso come proiezione sul terreno dell’ideale templum celeste.

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