Marzabotto si mobilita per riappropriarsi del proprio passato e riallacciare
il filo, per la verità mai interrotto, con i progenitori etruschi del sesto e
quinto secolo avanti Cristo e lo fa con una notte magica nella antica città di
Kainua di riti e miti etruschi tra ludi, libagioni e antichi suoni dalla mezzanotte all’alba tra sabato 23 e domenica 24 giugno.
Il programma intitolato
‘Aspettando il solstizio in compagnia degli Etruschi’ prevede la rievocazione emozionale
nell’area archeologica del rito di fondazione della città: l'attesa del giorno
propizio, la veglia notturna, parlando di tante cose fra cui di vino e birra, l'avvento
dell'alba e l'istante auspicale dell'unione dei Mondi.
Ingresso gratuito. Gli
organizzatori consigliano di portare torcia e plaid.
“Tutto è iniziato là in alto, sull’acropoli. È stato
qui, nella sede augurationis, che
abbracciando con lo sguardo il
territorio circostante il sacerdote ha disegnato l’area della futura città,
proiettando sul terreno il templum celeste
che ospitava i suoi Dei,” ricordano gli studiosi riferendosi alla fondazione
della città .
“Sotto di lui, nel punto d’incrocio degli assi
celesti, l’auspicante ha infisso nel terreno un cippo con decussis, principio generatore e centro topografico della nuova
Kainua. Una città disegnata sopra i punti cardinali, lungo l’asse che collegava
la levata e il tramonto del sole nei giorni di solstizio. È successo 2500 anni fa, accadrà ancora all’alba del 24 giugno, a
ridosso del solstizio d’estate, nell’area archeologica e nel Museo Nazionale
Etrusco ‘Pompeo Aria’ di Marzabotto, in via Porrettana Sud 13 (info 051.932353)”
si legge nel programma dettagliato .
“L’antica città etrusca
di Kainua rivivrà il momento magico della sua fondazione al termine di una
lunga notte bianca che tra incontri, visite guidate, rievocazioni storiche,
bevande antiche e cornamuse, traghetterà il pubblico dalla mezzanotte alle
prime luci del giorno”.
In effetti la kermesse
inizierà alle 16.45 con una breve passaggiata lungo il fiume Reno organizzata dalla Pro loco di Marzabotto.
Ritrovo stazione FS Marzabotto (treno in partenza da Bologna h.16.04) e arrivo all'area archeologica della città etrusca.
Alle 18, il direttore del museo Paola Desantis offrirà al pubblico una visita guidata all’area archeologica sulle orme degli Etruschi di Kainua/Marzabotto. La visita, della durata di un’ora circa, si snoderà attraverso le grandi strade della città etrusca e permetterà di cogliere il regolare impianto urbano, i resti delle case e del nuovo grande tempio, le tombe della necropoli e i templi dell’Acropoli.
Ritrovo stazione FS Marzabotto (treno in partenza da Bologna h.16.04) e arrivo all'area archeologica della città etrusca.
Alle 18, il direttore del museo Paola Desantis offrirà al pubblico una visita guidata all’area archeologica sulle orme degli Etruschi di Kainua/Marzabotto. La visita, della durata di un’ora circa, si snoderà attraverso le grandi strade della città etrusca e permetterà di cogliere il regolare impianto urbano, i resti delle case e del nuovo grande tempio, le tombe della necropoli e i templi dell’Acropoli.
Terminata la visita, il pubblico potrà fermarsi
nell’area ristoro all’interno dell’area archeologica oppure cenare nel centro
cittadino di Marzabotto dove la Pro Loco di Marzabotto, in collaborazione con
la Trattoria Enoteca Barsotti, organizza una cena con piatti tratti dalla tradizione etrusca (€ 20, prenotazione
051.932586); al termine, animazione e gioco a quiz con ricchi premi “Il
Rischia-Etrusco”
Verso le 23.30, il Popolo di Kainua, Mathlum Kainual,
partirà dal centro urbano di Marzabotto per salire al Museo Nazionale Etrusco alla luce delle fiaccole
Il corteo arriverà al museo verso mezzanotte, dove sarà accolto dal Soprintendente Filippo
Maria Gambari e da Paola Desantis che illustreranno Le opere, i giorni e le stagioni sull’altopiano di Misano, vita e
storia dell’antica città etrusca.
Corrado Re (ArcheoStorica APS) introdurrà alle
tematiche della rievocazione storica, spiegando origini e finalità del Festival
di Kainua
All’una di notte inizierà Una notte al Museo in compagnia degli
Etruschi, in collaborazione con ArcheoStorica e Teatro Marzabotto in Scena
Nel corso della visita
guidata al museo, condotta da Paola Desantis, le immagini dei personaggi
più significativi vissuti a Kainua riprenderanno vita per raccontare, nella
notte più breve dell’anno, l’intreccio delle loro storie sull’antico pianoro.
Al termine Luigi Sbaffi introdurrà “Il risveglio degli Etruschi”, gioco di
ruolo da tavolo, cui farà seguito “Intermezzi di antichità”, storie di
Etruschi tratte dagli antichi testi
Alle 3, Filippo Maria Gambari
parlerà di “Orzo, miglio, sorbe e i
mille modi di creare ebbrezza con l’acqua”, singolare excursus sulla storia
della birra che culminerà nella degustazione di birra di castagna offerta dal
birrificio Beltaine di Granaglione
Alle 4, la veglia di solstizio
si dipanerà tra riti, ludi e libagioni
con buffet offerto da Coop Reno di Marzabotto, Birra Beltaine di
Granaglione e Agriturismo La Quercia di Marzabotto. In questa occasione si potrà
degustare in anteprima la "pozione" RASNA KAINUAL
ideata dal gruppo dei rievocatori di Marzabotto
A ridosso dell’alba, la veglia si sposterà
sull’Acropoli dove l’archeologo Antonio Gottarelli illustrerà il rito di
fondazione nel magico lucore della prima aurora d’estate.
Nel mondo antico, la fondazione di una città era
strettamente legata al tentativo di definire in terra uno spazio che ricalcasse
in qualche modo l’ordine ideale del cielo. Cosa si nasconde dietro le
molteplici costanti che si ritrovano nei riti di fondazione delle città, anche
a distanza di miglia e di secoli? L’evocazione guidata del rito di fondazione
della città etrusca di Marzabotto illustrerà al pubblico queste difficili e
affascinanti problematiche.
Subito dopo si raggiungerà il punto
centrale della città dove, presso il decussis,
si potrà rivivere la magia dell’alba nell’attimo unico del solstizio d’estate.
Il sorgere del sole,
verso le 5, sarà scandito dalle note del suggestivo concerto di cornamusa di Pietro Malaguti seguito dalla processione
alla necropoli orientale per il saluto agli antenati.
La notte bianca si chiuderà con il ritorno al museo
dove agli audaci “traghettatori della notte” sarà offerto un caldo e dolce
conforto.
L’iniziativa è promossa
dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Museo
Nazionale Etrusco “Pompeo Aria” di Marzabotto, Provincia di Bologna in
collaborazione con Comune e Pro Loco di Marzabotto, Dipartimento di Archeologia
dell’Università di Bologna, Coop Reno di Marzabotto, Birra Beltaine di
Granaglione, ArcheoStorica APS, Methlum Kainual - Popolo di Kainua APS, Gruppo
Archeologico Bolognese, Agriturismo La Quercia e Bar Daniela.
Il progetto è della
Direzione del Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto e di ArcheoStorica APS
Coordinamento e regia di
ArcheoStorica APS in collaborazione con Associazione Teatro Marzabotto in
Scena, Methlum Kainual APS, Risveglio degli Etruschi APS
L’iniziativa chiude l’edizione 2012 delle ArcheoloGITE
BOLOGNESI, promossa dal Servizio Cultura e Pari Opportunità
della Provincia di Bologna e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici
dell’Emilia-Romagna.
La partecipazione è libera e gratuita; è
gradita la prenotazione al tel. 051.932353.
Nelle giornate di sabato 23 e domenica 24
giugno il museo resterà aperto con orario continuato 9-18.30 e ingresso
gratuito. Nella notte fra il 23 e il 24, effettuerà un’ulteriore apertura
straordinaria da mezzanotte alle 3 del mattino.
La planimetria urbana di Marzabotto è un chiaro
esempio di fondazione etrusco ritu,
cioè di città delimitata e disegnata come proiezione terrena del templum celeste, così come prescritto
dall’etrusca disciplina. È lampante
l’esistenza di un vero e proprio piano urbanistico, elaborato teoricamente e
concretamente applicato al terreno con un’unica operazione e in un solo
momento, coincidenti con la fondazione della città, perlomeno nelle sue linee
essenziali.
La conferma definitiva è venuta dal ritrovamento, tra
il 1963 e il 1965, di quattro ciottoli di fiume infissi nel terreno vergine, di
cui uno inciso sulla sommità con una croce orientata secondo i punti cardinali.
Si tratta del decussis, un cippo
ricco di valenze simboliche che attesta come, proprio in quel punto, gli officianti
addetti alla divisione della città definirono i principali assi stradali.
Il cippo con decussis
è il segno materiale che Marzabotto fu fondata seguendo le meticolose
disposizioni previste dal rito di fondazione delle città etrusche, rito che prevedeva
la ripartizione preliminare dello spazio urbano, inteso come proiezione sul
terreno dell’ideale templum celeste.
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