Chi
non può telefonare o recarsi allo sportello antiviolenza di persona
può lasciare un messaggio e un recapito a cui essere ricontattato:
la violenza infatti purtroppo non va in vacanza, come ricorda
l'amministrazione comunale
di
Carmine Caputo
Da
qualche giorno all'interno del municipio di Marzabotto è apparsa una
cassetta delle lettere viola. La
cassetta vuole essere uno strumento discreto per quelle donne che
hanno bisogno di aiuto ma non hanno il coraggio o la possibilità di
presentarsi di persona né di telefonare.
Qui possono scrivere quello che credono e lasciare un contatto,
l'associazione provvederà a cercarle.
A
occuparsene infatti sarà il Centro Antiviolenza “Chiama ChiAma”
dell’Associazione MondoDonna Onlus che da qualche settimana
gestisce lo sportello contro la violenza sulle donne, in accordo con
l'amministrazione comunale e con l'appoggio dei cittadini che hanno
sostenuto economicamente questa iniziativa con diverse raccolte
fondi.
«Purtroppo
lo sportello antiviolenza, che rappresentava uno dei punti del nostro
programma elettorale, inizialmente è partito solo telefonicamente»
spiega l'assessora Simona Benassi «ma ci sono momenti in
cui la relazione personale è indispensabile. Per questo, nel
rispetto del distanziamento e delle normative contro il Covid-19, lo
sportello aprirà al pubblico ogni secondo giovedì del mese dalle
9,45 alle 13,45. È il giorno del mercato, per questo motivo contiamo
di coinvolgere più persone».
L'assessora
e alcune componenti di MondoDonna saranno inoltre presenti in piazza
a Marzabotto giovedì 16 luglio dalle 10 alle 12 per presentare i
servizi dello sportello che accoglienza, ascolto e orientamento oltre
che supporto psicologico.
Anche
perché, a Marzabotto come nel resto dell'Appennino (lo sportello è
presente anche a San Benedetto e Vergato) «la violenza non va in
vacanza, e anzi il lock-down dei mesi scorsi ha semmai esasperato
certe dinamiche distorte all'interno dei nuclei familiari»
spiega ancora Benassi. L’isolamento domiciliare, la prolungata
condivisione degli spazi e la convivenza forzata con il partner o
coniuge maltrattante comportano purtroppo una maggiore esposizione
alla violenza domestica e il suo possibile aggravamento, determinando
un pericolo imminente per l’incolumità fisica e psicologica delle
donne e dei loro figli.
Per
questo motivo in questi mesi MondoDonna ha lanciato la campagna
"NO-SWEET HOME: un luogo sicuro per donne vittime di violenza"
con il contributo di Fondazione Carisbo. Il progetto ha previsto la
rimodulazione, per il periodo maggio-giugno 2020, delle attività e
dei servizi del Centro Antiviolenza per garantire il supporto di
ascolto e di assistenza psicologica nonostante emergenza sanitaria in
corso garantendo una maggiore reperibilità telefonica.
Il
telefono continua infatti a essere uno strumento fondamentale: per
richiedere assistenza è sufficiente chiamare il numero 3371201876 o
scrivere a chiamachiama@mondodonna-onlus.it
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