martedì 7 luglio 2020

A cena con e per la Fiac

di Gianluca Gaspari

Accompagnati dagli slogan, ' Forza ragazzi, uniti si VINCE. LA FIAC NON SI TOCCA! LA FIAC NON SI MUOVE!' si è tenuta, venerdì scorso, 3 luglio, nella Sala Cometa del centro sociale di via Ponte Albano a Sasso Marconi, una cena il cui introito sarà interamente destinato al sostegno delle attività sostenute dalle maestranze della FIAC di Pontecchio Marconi, impegnate da tempo in un difficile 'braccio di ferro' con la proprietà che minaccia il trasferimento di tutte le lavorazioni di Pontecchio in Piemonte e di conseguenza la chiusura dello stabilimento sassese.

Al trasferimento si oppongono con decisione i lavoratori che hanno avviato una serie di attività di protesta, fra cui il presidio del loro stabilimento di Pontecchio.

In campo anche le Istituzioni locali che affiancano i lavoratori nella difficile e impegnativa trattativa finalizzata a mantenere i posti di lavoro a Sasso Marconi, essenziali per ben 180 famiglie.

La serata conviviale è stata organizzata da Angelo Marchesi della Sala Cometa, da Claudio Bignami e dai tanti amici della Fiac, che riconoscenti ringraziano per la grande partecipazione. Un grato e affettuso pensiero anche per tutti i volontari che si sono impegnati per la riuscita della serata.

Sono state servite ben 150 persone e preparati 30 asporti, a dimostrazione della larga partecipazione, partecipazione che incoraggia i lavoratori della Fiac.

Sono intervenuti con apprezzati interventi dal palco, i Sindaci di Sasso Marconi Roberto Parmeggiani e di Marzabotto Valentina Cuppi e il consigliere regionale Marco Mastacchi, uniti da un comune pensiero: il totale sostegno ai lavoratori e alle lavoratrici FIAC. 






Le foto sono di Federico Calzolari

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ci crede più nessuno..neanche i lavoratori della FIAC, è stata una passerella politica, pochi anche i lavoratori del comparto di zona presenti ma è il massimo che questi politici "TUTTI" riescono a fare. Sapendo della loro presenza IO, NON HO PARTECIPATO, MI HANNO GIA' ACCOLTELLATO ALLA SCHIENA, UNA VOLTA BASTA.

Anonimo ha detto...

Per fortuna che gente come Lei non ha partecipato per lasciare più spazio a gente che davvero ci crede, era un evento di solidarietà per aiutare chi è in difficoltà, nessuna passerella politica anzi, un amministrazione comunale presente a sostegno delle aziende del territorio. L’accesso ai lavoratori era stato contingentato per permettere a più popolazione di partecipare. Tutti buoni a fare i leoni da tastiera senza sapere in realtà come sono le cose. Le auguro una buona vita che sia differente da quella che stanno passando 100 e oltre poveri operai.

Anonimo ha detto...

Si sta a sedere, si mangia, alla fine arriva anche il caffè..il luogo adatto alla lotta politica dei politici della montagna, niente bastonate, niente gas lacrimogeni, niente che li faccia trasformare in nemici di qualcuno o qualcosa, MINIMO SFORZO CON MASSIMA RESA, vedrai che POI i voti arrivano, e esiste anche gente che scrive su questo blog che li scusa, li apprezza, li supporta, lo sappiamo tutti qui in montagna come si diventa politici apprezzati.