Nuova
ordinanza: sì anche alle visite nelle aree naturali. Le linee guida
per garantire la sicurezza di persone e operatori. I protocolli per
sale bingo
La Regione informa:
Dal
prossimo lunedì, 22 giugno, in Emilia-Romagna possono riprendere le
attività dei
Centri diurni per anziani. Così come sarà consentito l’accesso
di nuovi ospiti e pazienti alle strutture
residenziali per anziani e persone con disabilità,
comprese le Cra. E via libera anche alle visite
didattiche e turistiche nelle aree naturali protette.
È quanto prevede la nuova ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che contienele linee guida con le misure da osservare per garantire la sicurezza delle persone, degli utenti, di operatori e lavoratori.
Il provvedimento contiene anche il protocollo, con le indicazioni sempre per la sicurezza, per le sale giochi, sale bingo e sale scommesse la cui ripresa come già annunciato è prevista dal 19 giugno.Inoltre, l’atto modifica alcuni punti di protocolli regionali adottati con precedenti ordinanze su negozi al dettaglio e mercati e strutture alberghiere e ricettive.
È quanto prevede la nuova ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che contienele linee guida con le misure da osservare per garantire la sicurezza delle persone, degli utenti, di operatori e lavoratori.
Il provvedimento contiene anche il protocollo, con le indicazioni sempre per la sicurezza, per le sale giochi, sale bingo e sale scommesse la cui ripresa come già annunciato è prevista dal 19 giugno.Inoltre, l’atto modifica alcuni punti di protocolli regionali adottati con precedenti ordinanze su negozi al dettaglio e mercati e strutture alberghiere e ricettive.
Questi
i nuovi protocolli
Centri
diurni per anziani
Le
Linee guida
regionali per
l’apertura prevedono, tra le principali regole da seguire,
la riorganizzazione
degli spazi interni,
il rigoroso utilizzo
delle mascherine
da parte degli operatori e, se possibile, delle persone che
partecipano alle attività. E ancora, predisposizione di un progetto
personalizzato
formulato con l’utente e la famiglia che, oltre alla frequenza
parziale del centro, possa prevedere ulteriori interventi, a distanza
o domiciliari; poi trasporti
da garantire in
sicurezza. Per
quanto riguarda gli
aspetti organizzativi,l'Ente
gestore di ogni
Centro diurno dovrà definire
una nuova programmazione
delle attività per garantire il rispetto delle norme per la
sicurezza di utenti ed operatori, garantendo priorità
di accesso alle situazioni di maggiore gravità e fragilità.
Andrà comunque assicurata a tutti gli utenti la frequenza del
servizio.
In particolare, per assicurare il distanziamento sociale ciascun Centro dovrà individuare nuove modalità di frequenza, prevedendo attività individuali o in piccoli gruppi (massimo 7 persone). Potrà essere programmata l'apertura anche nei fine settimana e nel periodo estivo ed essere ampliata la fascia oraria giornaliera. Massima attenzione dovrà essere posta alla pulizia degli ambienti e dei materiali, e all’uso di dispositivi di protezione individuale da parte degli operatori che entrino in contatto con ospiti che non possono indossare la mascherina. In ogni struttura potranno essere adottate soluzioni flessibili, in considerazione delle dimensioni degli spazi interni ed esterni, del numero di utenti e del livello di autonomia degli ospiti.
In particolare, per assicurare il distanziamento sociale ciascun Centro dovrà individuare nuove modalità di frequenza, prevedendo attività individuali o in piccoli gruppi (massimo 7 persone). Potrà essere programmata l'apertura anche nei fine settimana e nel periodo estivo ed essere ampliata la fascia oraria giornaliera. Massima attenzione dovrà essere posta alla pulizia degli ambienti e dei materiali, e all’uso di dispositivi di protezione individuale da parte degli operatori che entrino in contatto con ospiti che non possono indossare la mascherina. In ogni struttura potranno essere adottate soluzioni flessibili, in considerazione delle dimensioni degli spazi interni ed esterni, del numero di utenti e del livello di autonomia degli ospiti.
Altre
indicazioni riguardano gli operatori
(previsto per le situazioni più gravi un operatore per utente) e il
trasporto
delle persone,
che dovrà essere effettuato in
sicurezza, a
partire dalla sanificazione dei mezzi e dal distanziamento.
Infine, nel caso di centri diurni contigui ad una struttura residenziale dovranno essere assicurati accessi, spazi, attrezzature e personale completamente separati, garantendo la completa separazione dal punto di vista strutturale ed organizzativo. In assenza di tali requisiti non sarà possibile la riapertura del Centro diurno.
Infine, nel caso di centri diurni contigui ad una struttura residenziale dovranno essere assicurati accessi, spazi, attrezzature e personale completamente separati, garantendo la completa separazione dal punto di vista strutturale ed organizzativo. In assenza di tali requisiti non sarà possibile la riapertura del Centro diurno.
Strutture
residenziali per anziani e persone con disabilità
Queste
le indicazioni fornite dalla Regione per le strutture
sociosanitarie per anziani
non
autosufficienti
(Cra – case residenza per anziani) accreditate e, per quanto
applicabili, i Centri
socioriabilitativi residenziali per persone con disabilità
(Csrr).
Tra le principali
misure da
adottare per i nuovi
inserimenti,
l’obbligo per tutti gli ospiti di effettuare il tampone
naso-faringeo per il Covid-19, 2-3 giorni prima dell’ingresso, e
una valutazione
clinica epidemiologica preventiva per
verificarel’assenza di segni o sintomi di malattia. Inoltre, per i
nuovi ingressi e re-ingressi occorre prevedere una “zona
per l’accoglienza temporanea”,
dove assicurare l’isolamento dell’utente in stanza singola o
ambiente idoneo, garantire l’adeguato utilizzo dei dispositivi di
sicurezza individuale da parte di ospiti e operatori e il
distanziamento fisico. In questa fase, è
opportuno prevedere un periodo di osservazione in isolamento di 14
giorni.
Non è invece
consentito l’accesso in struttura di ospiti Covid-19 confermati
che non abbiano ancora ricevuto la diagnosi di guarigione
(risoluzione dei sintomi e doppio tampone negativo), ad eccezione
delle “Cra Covid” e delle altre strutture residenziali
individuate a livello territoriale per l’accoglienza degli ospiti
positivi.
Aree
naturali protette, al via le attività didattiche e turistiche
Dal
22 giugno potranno ripartire le attività didattiche e turistiche in
aree naturali protette e in particolare saranno aperti i Centri
Visita,
organizzate le visite
guidate,
comprese quelle nelle grotte e il bivacco con tenda. Nelle attività
la mascherina dovrà sempre essere indossata, ed è raccomandato
l’uso di gel igienizzanti e di sacchetti per smaltire i dispositivi
di protezione individuali. Le prenotazioni andranno fatte on line o
telefonicamente e l’Ente gestore dovrà conservare i dati dei
partecipanti per almeno i successivi 14 giorni dalla conclusione
dell’attività.
L’accompagnatore
dovrà avere in dotazione: cinque mascherine monouso; una mascherina
KN95 - FFP2 per eventuale primo intervento su infortunato senza
mascherina, gel igienizzante, kit di primo soccorso.
I
partecipanti
dovranno
presentare un’autodichiarazione ai sensi degli artt. 46 e 47 del
DPR n. 445/2000 in cui dichiarano, sotto la propria responsabilità,
di non essere sottoposti alla misura della quarantena o di isolamento
domiciliare, o di non presentare sintomatologia simil-influenzale. In
presenza di più persone in spazi chiusi è obbligatorio l’utilizzo
della mascherina, mentre all’aperto è obbligatorio l’utilizzo
della mascherina nel caso non sia possibile mantenere il
distanziamento interpersonale di almeno un metro. Non
sono soggetti a
tale regola i bambini
al di sotto dei sei anni,
le persone con
disabilità non
compatibili con l’uso continuativo della mascherina e i soggetti
che se ne prendono cura.
Le linee guida riportano anche tutte le misure di igienizzazione e allestimento di attrezzature, ambienti interni ed esterni come aree comuni, tavoli, sedie e panchine, impianti di condizionamento, nonché le regole a cui attenersi per visite guidate, in grotte o escursioni. Il numero massimo di partecipanti per ogni accompagnatore presente è di 20 persone.
I materiali utilizzati prima e dopo l’attività, soprattutto quelli che vengono dati in dotazione ai partecipanti dovranno essere disinfettati prima di ogni nuovo utilizzo.
Per quanto riguarda il bivacco notturno con tenda, in deroga a quanto previsto dalla legge regionale 16/2004, è consentito presso le strutture ricettive presenti lungo gli itinerari segnalati. Il Comune può autorizzare per la durata massima di quindici giorni su aree pubbliche o private, soste di singoli e campeggi mobili organizzati da enti, associazioni e organizzazioni operanti per scopi sociali, culturali e sportivi, a condizione che siano garantiti servizi generali indispensabili per il rispetto di norme igienico-sanitarie, per la salvaguardia della pubblica salute e della pubblica incolumità e della tutela dell'ambiente. Tale disposizione, per favorire la frequentazione delle aree protette e dei percorsi che le attraversano, è valida fino al 31 dicembre 2020.
Le linee guida riportano anche tutte le misure di igienizzazione e allestimento di attrezzature, ambienti interni ed esterni come aree comuni, tavoli, sedie e panchine, impianti di condizionamento, nonché le regole a cui attenersi per visite guidate, in grotte o escursioni. Il numero massimo di partecipanti per ogni accompagnatore presente è di 20 persone.
I materiali utilizzati prima e dopo l’attività, soprattutto quelli che vengono dati in dotazione ai partecipanti dovranno essere disinfettati prima di ogni nuovo utilizzo.
Per quanto riguarda il bivacco notturno con tenda, in deroga a quanto previsto dalla legge regionale 16/2004, è consentito presso le strutture ricettive presenti lungo gli itinerari segnalati. Il Comune può autorizzare per la durata massima di quindici giorni su aree pubbliche o private, soste di singoli e campeggi mobili organizzati da enti, associazioni e organizzazioni operanti per scopi sociali, culturali e sportivi, a condizione che siano garantiti servizi generali indispensabili per il rispetto di norme igienico-sanitarie, per la salvaguardia della pubblica salute e della pubblica incolumità e della tutela dell'ambiente. Tale disposizione, per favorire la frequentazione delle aree protette e dei percorsi che le attraversano, è valida fino al 31 dicembre 2020.
Linee
guida regionali per sale slot, sale bingo e sale commesse
Le
indicazioni per sale giochi, bingo e scommesse vanno integrate, in
funzione della presenza di attività complementari, con le misure
previste negli specifici protocolli regionali, in particolare per
quanto riguarda la somministrazione di alimenti e bevande e la
pulizia e disinfezione di locali e attrezzature. Dovrà essere
predisposta un’adeguata informazione sulle misure di prevenzione,
comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità, sia con
segnaletica o sistemi audio-video, sia ricorrendo a personale
incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di
prevenzione.
Vanno riorganizzati gli spazi e la dislocazione delle apparecchiature come tavoli del bingo, giochi, terminali e apparecchi Awp (Amusement with prizes) e Vlt (Video lottery terminal) per garantire l’accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno un metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione delle persone che, in base alle disposizioni vigenti, non siano soggette al distanziamento interpersonale.
Dovranno essere garantiti dispenser con soluzioni igienizzanti per l’igiene delle mani dei clienti in punti ben visibili all’entrata e barriere fisiche alle casse.
I clienti dovranno indossare la mascherina negli ambienti al chiuso e all’esterno tutte le volte che non è possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro. Dopo l’utilizzo di un gioco, è necessario assicurare pulizia e disinfezione delle superfici a contatto con le mani. Le apparecchiature che non possono essere pulite e disinfettate non devono essere usate. Non possono altresì essere usati i giochi a uso collettivo in cui non sia possibile il distanziamento interpersonale di almeno un metro.
Le linee guida riportano poi dettagliate indicazioni su percorsi di entrata e uscita, per il ricambio d’aria negli ambienti interni e l’uso di quelli esterni. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati.
Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore ai 37,5 gradi.
Vanno riorganizzati gli spazi e la dislocazione delle apparecchiature come tavoli del bingo, giochi, terminali e apparecchi Awp (Amusement with prizes) e Vlt (Video lottery terminal) per garantire l’accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno un metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione delle persone che, in base alle disposizioni vigenti, non siano soggette al distanziamento interpersonale.
Dovranno essere garantiti dispenser con soluzioni igienizzanti per l’igiene delle mani dei clienti in punti ben visibili all’entrata e barriere fisiche alle casse.
I clienti dovranno indossare la mascherina negli ambienti al chiuso e all’esterno tutte le volte che non è possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro. Dopo l’utilizzo di un gioco, è necessario assicurare pulizia e disinfezione delle superfici a contatto con le mani. Le apparecchiature che non possono essere pulite e disinfettate non devono essere usate. Non possono altresì essere usati i giochi a uso collettivo in cui non sia possibile il distanziamento interpersonale di almeno un metro.
Le linee guida riportano poi dettagliate indicazioni su percorsi di entrata e uscita, per il ricambio d’aria negli ambienti interni e l’uso di quelli esterni. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati.
Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore ai 37,5 gradi.
Negozi
al dettaglio e mercati, modifiche ai protocolli
Per
quanto riguarda esercizi commerciali al dettaglio e commercio su aree
pubbliche, le modifiche
riguardano l’uso
dei guanti e la
disinfezione
delle mani prima di toccare la merce.
Le misure attualmente previste sono sostituite nel caso di vendita di
abbigliamento o di acquisti di altri prodotti con scelta in autonomia
e manipolazione del prodotto da parte del cliente, dall’obbligo di
mettere a disposizione della clientela guanti
monouso da
utilizzare obbligatoriamente oppure, in alternativa, dalla
disinfezione delle mani, sempre obbligatoria, prima della
manipolazione della merce.
Distanziamento
fra persone in alberghi e campeggi, modifiche ai protocolli
Un’altra
modifica contenuta nell’ordinanza riguarda il distanziamento
interpersonale
nelle strutture
ricettive alberghiere
e nelle strutture
ricettive all’aria aperta.
In Emilia-Romagna, si legge nel provvedimento, il distanziamento non
si applica ai membri dello stesso gruppo familiare
o di conviventi,
né alle persone che richiedano di alloggiare nella medesima camera o
nello stesso ambiente per il pernottamento, né alle persone che in
base alle disposizioni vigenti non sono soggette al distanziamento
interpersonale (questo ultimo aspetto afferisce alle responsabilità
individuale). Nelle camere, salvo in caso di presenza di unico nucleo
di persone che non siano tenute al distanziamento, deve essere
garantito il distanziamento interpersonale di almeno un metro, con
una distanza tra letti di 1,5 metri. Misura che non si applica agli
appartenenti al medesimo nucleo familiare o soggetti che non siano
tenuti al distanziamento interpersonale in base alle vigenti
disposizioni (aspetto che afferisce alle responsabilità
individuale).
1 commento:
Se le mascherine funzionano, perché il distanziamento sociale?
Se il distanziamento sociale funziona, perché le mascherine?
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