A
Bologna cifra record (3.733) studenti del cibo consegnati gli
attestati del primo corso di agrichef in agriturismo
Ci
sono anche cinque agrichef di Bologna tra i diciassette che hanno
ricevuto l’attestato di
partecipazione
al primo corso regionale per agrichef promosso da Terranostra e
Campagna Amica.
Lo
annuncia Coldiretti Bologna sottolineando che il numero dei giovani
che vedono una prospettiva di lavoro futuro nel cibo nel bolognese ha
raggiunto la cifra record di 3.733.
Tanti sono infatti gli studenti
che nella in provincia frequentano scuole Alberghiere e Agrarie, che
rappresentano – informa Coldiretti Bologna – il 9,7% dei 38 mila
studenti delle scuole secondarie di secondo grado per l’anno
scolastico 2017/2018. La tendenza a privilegiare la produzione e
l’elaborazione di alimenti come sbocco lavorativo è
confermata
anche dal sondaggio Coldiretti/Ixé secondo il quale il 54 per cento
dei giovani oggi
preferirebbe
gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale
(21 per cento) o
fare
l’impiegato in banca (13 per cento).
Il
primo corso di Agrichef – spiega ancora Coldiretti – ha puntato
a formare non solo chef abili ai fornelli, ma una figura
professionale a tutto tondo, esperta anche in marketing e
comunicazione, in grado di raccontare ad un cliente sempre più
attento ed esigente la storia di un prodotto e la cultura del
territorio che lo ha fatto nascere.
Al
termine del corso Diego Scaramuzza, presidente nazionale
dell’associazione agrituristica Terranostra, e Marco Allaria
Olivieri, direttore di Coldiretti Bologna, hanno consegnato gli
attestati di Agrichef a partecipanti al corso, provenienti da tutta
l’Emilia Romagna.
A
Bologna hanno ricevuto l’attestato in cinque: Fabiola Zoffoli della
Fattoria Romagnola di Imola;
Federica
Branchini della Fattoria Quercia di Valsamoggia; Claudia Trigari
dell’agriturismo Il Grillo di Pianoro; Luca e Manuele Busato
dell’agriturismo I Tre Casali di Minerbio.
Al
termine del corso il presidente di Terranostra Diego Scaramuzza ha
ringraziato i produttori di
Campagna
Amica che hanno messo a disposizione i prodotti agricoli per la
cucina e la Sis, Società Italiana Sementi di Bologna, che ha messo a
disposizione il riso Volano e la pasta prodotta con il grano antico
“Senatore” Cappelli.
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