Di Manes
Bernardini
Consigliere
comunale di Bologna.
L’identikit del molestatore seriale finisca sui
bus e in tutti i luoghi pubblici. Scateniamo la caccia all’uomo. Diamo massima
diffusione della ricostruzione dei tratti somatici dell’aggressore che in queste
ore sta seminando il panico a Bologna, dopo alcune aggressioni tra porta San
Felice e porta Sant’Isaia.
Lancio un appello
a questura e prefettura: l’identikit
sia pubblico e sia diffuso capillarmente per tutta Bologna. Attorno al
responsabile dobbiamo ‘stringere il cerchio’, per scongiurare nuove
aggressioni. E il modo migliore per farlo è moltiplicare gli occhi vigili sulla
città.
La sicurezza
partecipata è anche questo. Vogliamo vedere in faccia il responsabile, per
poterlo riconoscere e per segnalarlo alle forze dell’ordine. Chi ha messo a
segno quegli orrendi gesti deve sentire il fiato sul collo di un’intera città.
2 commenti:
Condivido la preoccupazione di Vanes, ritengo corretto, auspicabile il coinvolgimento attivo dei cittadini ma attenzione.
Tra le persone oneste c'è anche chi non vedono l'ora di FARE GIUSTIZIA al posto di chi sembra non riuscire a garantirla.
Bene pubblichiamo l'identikit ovunque sia ritenuto utile ma contemporaneamente avvertiamo che azioni che vanno oltre la segnalazione SARANNO PUNITE come colui che si è macchiato dei delitti imputatigli. Dei barbari c'e ne è già uno, gli altri devono solo aiutare ad individuarlo per assicurarlo alla giustizia.
Grazie Bernardini ma faccia il bravo lei.
firmato: Il giustiziere della notte
LA POLIZIA DI STATO
E L'ARMA DEI CARABINIERI
FANNO BENE IL LORO INTERVENTO, E' LA GIUSTIZIA,
CIOÈ LA LEGGE CHE NON PERCEPISCE UNA PENA
CERTA A CHI COMMETTE REATI.
SCUSATE MA TANTO DOVEVO AGLI ORGANI DI POLIZIA.
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