lunedì 5 novembre 2012

Cambia la tassa dei rifiuti: cosa ci dobbiamo aspettare? Ne parla l'assessore Silverio Ventura.


Silverio Ventura

Non se ne parla molto, ma la riorganizzazione tributaria in corso ha previsto un nuovo tipo di tassa, la Tares, che dovrebbe omogeneizzare in un unico tributo le diverse voci della ‘Tarsu’, la tassa sui rifiuti solidi urbani.
Il tema è stato trattato recentemente a Vergato in un convegno  al quale ha partecipato, per il comune di Sasso Marconi, l’assessore Silverio Ventura.
Lo abbiamo incontrato al suo rientro e gli abbiamo chiesto:   

C’è quindi una nuova tassa all’orizzonte?

“Non è una nuova tassa la Tares, ma è una tassa che sostituisce altre tasse, in particolare la Tarsu (tassa sui rifiuti urbani), la Tia e la Tia 2 così chiamata nei comuni  in cui il tributo per la raccolta dei rifiuti non era tassa  ma tariffa . Contiene al suo interno l’addizionale ex Eca e cioè il contributo del 10%  di importo ecologico. In più, questa nuova Tares finanzia anche i servizi indivisibili (quelli che nei comuni che hanno una quota numerica di addetti fissa) per esempio Polizia, Ufficio Tecnico, anagrafe, manutenzione del verde”.

Il timore diffuso è quello che come al solito la novità porti anche un incremento economico. Sarà così anche questa volta ?
“Potrebbe succedere.  Anche se non abbiamo ancora dati certi su cui ragionare. Una cosa è certa,  questa tassa prevede uno 0,30 %, cioè 30 centesimi in più a metro quadrato di abitazione a carico di ogni unità immobiliare, destinato a sostenere l’onere dei servizi indivisibili. Lo Stato ridurrà poi il trasferimento economico annuale al Comune di pari importo. Per il Comune non cambia nulla, per lo Stato sì. Per fare un esempio, un appartamento di 100 mq pagherà 30 euro in più: 30 centesimo per 100”.

Quindi la graffiata al portafoglio del contribuente c’è.

“Il quadro è ancora incerto. Pare comunque che la tassa sia divisa in due elementi. Una quota  variabile e una fissa. La fissa è determinata dal valore dell’immobile, mentre la variabile è rilevata alla quantità di rifiuti prodotti. La materia comunque, come ho appena detto,  non è ancora pienamente definita. Un’altra certezza è che la quota fissa è una quota di possesso.  Se non vi è un inquilino la paga il titolare dell’immobile. Il legislatore ha voluto anche evitare le incertezze su chi deve pagare affidandola  al possessore o al proprietario. Mentre sul possesso in passato venivano evidenziate molte incertezze, la titolarità della proprietà garantisce la precisa individuazione del titolare della tassa”

Allora per il proprietario oltre alla Imu, tassa di proprietà,se ne aggiunge una seconda sempre di proprietà ?
“Viene calcolata come tassa di proprietà, sostanzialmente però segue la logica di calcolo della precedente.  Per i comuni che già coprono con la Tarsu il 100% dei costi di raccolta e di smaltimento, come Sasso Marconi, poco cambia se non il metodo di calcolo certamente più equo e che finirà per avvantaggiare qualcuno e svantaggiare altri. C’è questo 0.30 al mq che sostituisce i tagli dello Stato i cui estremi non sono ancora ben definiti".

Quando parte la tassa ?

“Salvo cambiamenti legislativi, dal 1° gennaio 2013. Il provvedimento è compreso nel decreto Salva Italia per la semplificazione. Infatti raggruppa in sé diversi tributi”.
Come si calcola il valore dell’immobile, elemento essenziale per calcolare la tassa ?
“I dati catastali e la categoria assegnata ad ogni unità immobiliare è l’elemento base per il calcolo del valore: 80 % della superficie catastale assoggettata. Dove questi dati non sono ancora stati assegnati a singoli immobili il valore sarà determinato da un indicatore fornito dalla Agenzia del Territorio e cioè il catasto”.

Ci sono agevolazioni?

“Sono previste. Non sono previste invece esenzioni. Il Comune con proprio regolamento determinerà l’aliquota di agevolazione a favore di nuclei famigliari di un solo componente, per abitazioni che hanno un uso periodico come le seconde cose, per chi risiede più di sei mesi all’estero, per i fabbricati rurali ad uso abitativo,. Chi poi si assume il compito di una trasformazione dei rifiuti a casa, per esempio con il compostaggio domestico, avrà una riduzione. C’è poi una buona notizia per i sassesi, la Tares colpirà di meno nei comuni dove si attua una buona raccolta differenziata e Sasso Marconi è fra questi con il superamento del 75% del totale. Questo è in linea con la filosofia della legge : chi produce molto differenziato   impegnerà meno la discarica e quindi richiederà un costo inferiore per lo smaltimento”.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono proprio delle "teste dure" se lo stato taglia i trasferimenti è perchè si vuole che i comuni sperperino meno, se loro si inventano nuove tasse per recuperare i minori trasferimenti il tutto è inutile, tanto vale lasciare le cose come stanno. O ci prendono per dei cretini? Occorre tagliare gli artigli ai comuni impedendo loro di taglieggiare i cittadini.
Bellissima poi l'idea di far pagare anche alle case vuote che producono zero rifiuti, veramente dei fenomeni. A fronte di quale servizio fornito pretendono dei soldi? La giustizia questa gente non sa nemmeno cosa sia. Poi si meravigliano che l'antipolitica di cui Grillo è il principale esponente conquista consensi.

Anonimo ha detto...

oggi ci lamentiamo e domani rivotiamo questa maggioranza, significa che Monti e i partiti che lo sostengono va bene; per Sasso Marconi abbiamo una maggioranza allargata quindi va bene così. L'assessore Ventura dovrebbe essere più incisivo.

Anonimo ha detto...

alla fine parlano di cose che neanche loro conoscono fino in fondo.
quindi, invece di ciurlare asppettino e nel frattempo si occupino di cose che conoscano.
o no?

Nel frattempo facciamo fare le tasche dei pantaloni a chiocciola.

Anonimo ha detto...

Posso fare una domanda? ma chi vive nei Consorzi dove con la quota consortile paghiamo i servizi di manutenzione del verde la manutenzione delle strade e la pulzia delle stesse!!!???!!! possiamo chiedere una riduzione dell'imposizione del comune? Grazie spero in una risposta.
Mauro