Silverio Ventura |
Non se ne parla molto, ma la riorganizzazione
tributaria in corso ha previsto un nuovo tipo di tassa, la Tares, che dovrebbe
omogeneizzare in un unico tributo le diverse voci della ‘Tarsu’, la tassa sui
rifiuti solidi urbani.
Il tema è stato trattato recentemente a Vergato in
un convegno al quale ha partecipato, per
il comune di Sasso Marconi, l’assessore Silverio Ventura.
Lo abbiamo incontrato al suo rientro e gli abbiamo
chiesto:
C’è quindi una nuova tassa all’orizzonte?
“Non è una nuova tassa la Tares, ma è una tassa che
sostituisce altre tasse, in particolare la Tarsu (tassa sui rifiuti urbani), la
Tia e la Tia 2 così chiamata nei comuni in cui il tributo per la raccolta dei rifiuti
non era tassa ma tariffa . Contiene al
suo interno l’addizionale ex Eca e cioè il contributo del 10% di importo ecologico. In più, questa nuova Tares
finanzia anche i servizi indivisibili (quelli che nei comuni che hanno una
quota numerica di addetti fissa) per esempio Polizia, Ufficio Tecnico,
anagrafe, manutenzione del verde”.
Il timore diffuso è quello che come al solito la
novità porti anche un incremento economico. Sarà così anche questa volta ?
“Potrebbe succedere. Anche se non abbiamo ancora dati certi su cui
ragionare. Una cosa è certa, questa
tassa prevede uno 0,30 %, cioè 30 centesimi in più a metro quadrato di
abitazione a carico di ogni unità immobiliare, destinato a sostenere l’onere
dei servizi indivisibili. Lo Stato ridurrà poi il trasferimento economico
annuale al Comune di pari importo. Per il Comune non cambia nulla, per lo Stato
sì. Per fare un esempio, un appartamento di 100 mq pagherà 30 euro in più: 30
centesimo per 100”.
Quindi la graffiata al portafoglio del contribuente
c’è.
“Il
quadro è ancora incerto. Pare comunque che la tassa sia
divisa in due elementi. Una quota variabile e una fissa. La fissa è determinata
dal valore dell’immobile, mentre la variabile è rilevata alla quantità di
rifiuti prodotti. La materia comunque, come ho appena detto, non è ancora pienamente definita. Un’altra
certezza è che la quota fissa è una quota di possesso. Se non vi è un inquilino la paga il titolare
dell’immobile. Il legislatore ha voluto anche evitare le incertezze su chi deve
pagare affidandola al possessore o al proprietario.
Mentre sul possesso in passato venivano evidenziate molte incertezze, la
titolarità della proprietà garantisce la precisa individuazione del titolare
della tassa”
Allora per il proprietario oltre alla Imu, tassa di
proprietà,se ne aggiunge una seconda sempre di proprietà ?
“Viene calcolata come tassa di proprietà,
sostanzialmente però segue la logica di calcolo della precedente. Per i comuni che già coprono con la Tarsu il
100% dei costi di raccolta e di smaltimento, come Sasso Marconi, poco cambia se
non il metodo di calcolo certamente più equo e che finirà per avvantaggiare qualcuno
e svantaggiare altri. C’è questo 0.30 al mq che sostituisce i tagli dello Stato
i cui estremi non sono ancora ben definiti".
Quando parte la tassa ?
“Salvo cambiamenti legislativi, dal 1° gennaio 2013.
Il provvedimento è compreso nel decreto Salva Italia per la semplificazione.
Infatti raggruppa in sé diversi tributi”.
Come si calcola il valore dell’immobile, elemento
essenziale per calcolare la tassa ?
“I dati catastali e la categoria assegnata ad ogni
unità immobiliare è l’elemento base per il calcolo del valore: 80 % della
superficie catastale assoggettata. Dove questi dati non sono ancora stati
assegnati a singoli immobili il valore sarà determinato da un indicatore
fornito dalla Agenzia del Territorio e cioè il catasto”.
Ci sono agevolazioni?
“Sono previste. Non sono previste invece esenzioni.
Il Comune con proprio regolamento determinerà l’aliquota di agevolazione a
favore di nuclei famigliari di un solo componente, per abitazioni che hanno un
uso periodico come le seconde cose, per chi risiede più di sei mesi all’estero,
per i fabbricati rurali ad uso abitativo,. Chi poi si assume il compito di una
trasformazione dei rifiuti a casa, per esempio con il compostaggio domestico,
avrà una riduzione. C’è poi una buona notizia per i sassesi, la Tares colpirà
di meno nei comuni dove si attua una buona raccolta differenziata e Sasso
Marconi è fra questi con il superamento del 75% del totale. Questo è in linea
con la filosofia della legge : chi produce molto differenziato impegnerà meno la discarica e quindi
richiederà un costo inferiore per lo smaltimento”.
Sono proprio delle "teste dure" se lo stato taglia i trasferimenti è perchè si vuole che i comuni sperperino meno, se loro si inventano nuove tasse per recuperare i minori trasferimenti il tutto è inutile, tanto vale lasciare le cose come stanno. O ci prendono per dei cretini? Occorre tagliare gli artigli ai comuni impedendo loro di taglieggiare i cittadini.
RispondiEliminaBellissima poi l'idea di far pagare anche alle case vuote che producono zero rifiuti, veramente dei fenomeni. A fronte di quale servizio fornito pretendono dei soldi? La giustizia questa gente non sa nemmeno cosa sia. Poi si meravigliano che l'antipolitica di cui Grillo è il principale esponente conquista consensi.
oggi ci lamentiamo e domani rivotiamo questa maggioranza, significa che Monti e i partiti che lo sostengono va bene; per Sasso Marconi abbiamo una maggioranza allargata quindi va bene così. L'assessore Ventura dovrebbe essere più incisivo.
RispondiEliminaalla fine parlano di cose che neanche loro conoscono fino in fondo.
RispondiEliminaquindi, invece di ciurlare asppettino e nel frattempo si occupino di cose che conoscano.
o no?
Nel frattempo facciamo fare le tasche dei pantaloni a chiocciola.
Posso fare una domanda? ma chi vive nei Consorzi dove con la quota consortile paghiamo i servizi di manutenzione del verde la manutenzione delle strade e la pulzia delle stesse!!!???!!! possiamo chiedere una riduzione dell'imposizione del comune? Grazie spero in una risposta.
RispondiEliminaMauro