lunedì 17 ottobre 2016

Flop della 'FUSIONI COMUNI' alla consultazione referendaria. M5S: “ADESSO SI RISPETTI IL VOTO DEI CITTADINI”.

Il Movimento 5 Stelle ha inviato un commento sui risultati delle consultazioni referendarie su progetti di fusione in 16 Comuni. Sono stati chiamati ad esprimersi oltre 61.500 cittadini residenti in cinque diverse province dalla regione Emilia Romagna e l'esito non è stato quello sperato dai proponenti.
 
Se si esclude la fusione tra Mirabello-Sant’Agostino a Ferrara, dove la prevalenza dei Sì è stata netta, tutti gli altri progetti di fusione hanno visto prevalere i No – spiega Andrea Bertani ( nella foto) , consigliere regionale del M5S, – sia come voto complessivo sia come numero dei Comuni contrari. E anche nel caso del referendum di Mondaino-Montegridolfo-Saludecio, quest’ultimo Comune ha votato contro la fusione. Si tratta a nostro avviso di uno schiaffo a quel sistema, creato e voluto dal PD e da SEL, che ha avuto la sua realizzazione nella nuova legge sulle fusioni votata e approvata in Regione qualche mese fa che di fatto ha svuotato di importanza il voto dei cittadini. Anche se le nuove regole in teoria non dovrebbero essere applicate nei Comuni che ieri sono andati alle urne, ora il rischio che qualcuno decida di forzare la mano è altissimo. Assieme alla nuova legge, infatti, fu approvato anche un ordine del giorno firmato da SEL e da Fratelli d’Italia che potrebbe ribaltare l’esito del voto attraverso il parere dei Consigli comunali.  I referendum sulle fusioni falliscono quando non c’è informazione e coinvolgimento dei cittadini fin dall’inizio del percorso, ben prima del referendum, ma in fase preparatoria. Se si calano dall’alto decisioni prese nelle segrete stanze e si utilizza il solito ricatto dei soldi per influenzare il voto, i cittadini rispondono di No. Inoltre se la maggioranza avesse accettato le nostre proposte, che prevedevano tra l’altro il proseguimento dell’iter di fusione fra i soli Comuni del Sì, adesso non ci troveremmo davanti a questo pericolo. Una confusione che rischia di annullare anche processi di fusione giusti o addirittura indispensabili”. 
 

1 commento:

Anonimo ha detto...

La storia insegna che il voto dei cittadini non conta niente e mai si rispetta.
Nel caso il voto dei cittadini sia contrario ai voleri delle Autorità, i politici procedono a sostituire i cittadini, proprio come avviene adesso con l'operazione "schiavismo 2",deportando in Italia ed Europa milioni di clandestini nordafricani,mediorientali,pakistani, subsahariani, persone rispettabilissime ma incapaci di qualsiasi adattamento e lavoro nell'industria e nei servizi occidentali e quindi da mantenere a scrocco illimitatamente, senza peraltro evitare conflitti e caos sociale.
Tutto allo scopo di sostituire la popolazione autoctona, diventata troppo consapevole del gioco dei potenti e pertanto scomoda e pericolosa agli interessi delle oligarchie mondialiste.

Cinquestellini, studiate di più!