Il
ridimensionamento del servizio di consegna postale a domicilio a
Vergato non soddisfa ed è in contrasto persino con le disposizioni
europee in materia. Ciò ha indotto i consiglieri comunali Giuseppe
Argentieri e Carlo Monaco a chiedere al sindaco Massimo Gnudi di
farsi promotore di una protesta ufficiale del Comune affinchè la
logica del servizio e l'ordinamento europeo vengano rispettati.
In
una mozione i consiglieri scrivono:
Considerato
che nel piano di riorganizzazione delle Poste Italiane, oltre alla
chiusura di un rilevante numero di uffici periferici, rimodula anche
il servizio di consegna della posta a domicilio passando da una
frequenza giornaliera ad una consegna ogni due giorni lavorativi,
modalità questa che si traduce nei fatti a soli 5 giorni di consegna
effettiva ogni 2 settimane e ciò già operativo anche nel Comune di
Vergato;
Considerando
che tale modalità ha evidenziato grandi ritardi, che la posta
ordinaria viene utilizzata anche per l'invio di documenti importanti
e che non è concepibile per l'utenza, né economicamente né
moralmente, il ricorso a tipologie di spedizione diversa dalla posta
ordinaria salvo rari casi, vedi raccomandate.
Considerando
che c'è una risoluzione del Parlamento Europeo, approvata a fine
settembre, che boccia con decisione il piano di smantellamento degli
uffici postali e dei servizi erogati ai cittadini, specificando
chiaramente come il servizio postale universale “deve continuare ad
essere fornito nella misura massima, cioè deve almeno comprendere
consegna e ritiro per cinque giorni a settimana per ogni cittadino
europeo” . La risoluzione impone inoltre che”al fine di
soddisfare L'OBBLIGO di servizio universale è importante mantenere
ben funzionanti le reti postali, con un numero sufficiente di punti
di accesso nelle regioni rurali, remote o scarsamente popolate”;
Tutto
ciò premesso, la lista civica “Vergato cambia musica” chiede
di conferire al Sindaco Massimo Gnudi l'incarico di redigere un
documento di protesta e sensibilizzazione su tale problematica da
inviare alle Poste Italiane, coinvolgendo e condividendolo con
l'Unione dei Comuni in cui ricopre la carica di Assessore con
delega alla programmazione territoriale, mobilità, trasporti e
infrastrutture, la Città Metropolitana in cui ricopre la carica di
Vice Sindaco con delega alle politiche di sviluppo della montagna e
la Regione Emilia Romagna.
1 commento:
Bravi, proposta giustissima!
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