domenica 5 maggio 2013

I lavori pubblici di Sasso Marconi: ne parla l'assessore Mantovani.



Alla partenza dei lavori per la realizzazione del nuovo casello autostradale di Borgonuovo manca solo una  firma, quella della Nato . L’annuncio è del sindaco di Sasso Marconi Stefano Mazzetti che l’ha data ormai per prossima. Quest’ultimo ‘nulla osta’ è necessario poiché lungo il fianco del Reno è collocata la conduttura di un oleodotto militare di importanza strategica. La necessaria opera pubblica è quindi già una realtà.

Abbiamo incontrato l’assessore Andrea Mantovani (nella foto)  per fare il punto su tutto lo stato dei ‘lavori pubblici’ del Comune e in particolare gli abbiamo chiesto a che punto è la procedura per la soluzione dell’altro grosso cruccio degli abitanti della Valle del Reno : il nodo di Casalecchio.

“Siamo alla fase conclusiva.  Anas sta concludendo la procedura per il progetto definitivo. Dopo di che si passa all’appalto. Chi vincerà l’appalto (appalto integrato)  realizzerà il progetto esecutivo che verrà validato da Anas.  Dopo di che i lavori potranno partire. I tempi comunque non sono a breve scadenza. Si  possono considerare  sei mesi per la realizzazione del progetto , cui si aggiungono quelli della verifica Anas. Per quest’ultima operazione i tempi sono incerti. Quindi, l’avvio dei lavori. La disponibilità  economica rimane di 162 milioni e quindi non si precederà alla costruzione della ‘ terza canna’ per  l’interramento della linea ferroviaria”.

In Consiglio comunale le minoranze hanno criticato la lentezza degli interventi a Sasso Marconi e hanno chiesto modifiche di programma dei lavori pubblici.

“Stiamo concludendo interventi ‘pensati ‘ e messi in previsione alla fine degli anni ’90. La modifica del programma significherebbe rifare la convenzione con Autostrade cui sono legati i finanziamenti delle opere pubbliche importanti con tempi lunghi e incertezze sull’accettazione di altre proposte che fra l’altro non sappiamo quali possono essere”.

E il ‘bacino’ di riserva realizzato lungo il Reno a Pontecchio si è poi riempito ?

“ Addirittura sta scolmando.  L’apporto del torrente Eva, dopo l’abbondanza di precipitazioni dell’ultimo periodo, inverno-primavera, è stato sufficiente a riempirlo. E’ comunque  prevista la realizzazione di una condotta da parte della Provincia di Bologna che collegherà il Canale del Maglio con i laghi. Nella realizzazione della Variante di Valico sono stati previsti i sottopassi necessari per garantire di avere acqua in ogni situazione e restituirla al Reno nei periodi di massima siccità e garantire così al fiume il minimo vitale”.  

C’era anche chi ipotizzava l’uso della nuova vasca acqua per attività sportive, come quella della canoa‘


La riserva d'acqua per il Reno.
“Come detto la funzione del nuovo bacino è quella di immagazzinare una riserva d’acqua con cui risolvere le eventuali carenze di portata del Reno. Potremmo fare  una regata inaugurale ma nulla più poiché la destinazione principale dell’acqua del lago per mantenere sufficiente il livello del Reno potrebbe addirittura svuotarlo quindi ogni attività sportiva o di altro genere non è programmabile ne’ compatibile”.


Capitolo ‘Colle Ameno’ : a che punto siamo?

“Un paio di mesi di lavoro concluderanno l’intervento sugli edifici di servizio. Saranno  quindi ultimati i lavori per sei botteghe, due alloggi e spazi pubblici considerevoli  dove organizzare eventi di interesse collettivo di varia natura e di forte valenza. Prevediamo  di collaudarli a breve e quindi in autunno inaugurarli”.

A quando il recupero di villa Davia?

“Il resto del grande complesso settecentesco rimarrà per ora allo stato di  rudere e sarà messo  in sicurezza.  Testimonierà  la grandezza del complesso settecentesco,  conserverà  il fascino della ‘ruina’ e l’immagine della grande opera voluta del senatore bolognese Ghisilieri”.

La minoranza consiliare, in occasione della discussione del bilancio, ha criticato la ‘nuova ciclabile’  Pontecchio-Borgonuovo” e ha giudicato l’intervento nella’area della ex Wasserman  una  bomba di cemento .

“La scelta della ciclabile è degli anni ’90 . Quindi condizionata alla convenzione con Autostrade. E’ comunque condivisa poiché consente di congiungere  con una ciclo-pedonale Pontecchio  a Casalecchio. Il tratto era prima  impraticabile per il traffico sulla Porrettana. Non esiste poi  nessuna bomba, ma un recupero dovuto di un’area degradata industriale che oggi prevede una edificazione che corrisponde al 50% di quella programmata nel vecchio piano regolatore”.

Criticato anche il ‘giro dell’oca’ cui è costretto per entrare nella Nuova Porrettana  chi proviene da Vado.

“ La progettazione esecutiva è in atto in  questi mesi. I tempi dati da Autostrade per intervenire sono  quelli di fine agosto e di portare poi a termine l’intervento di sistemazione  già definito da tempo”

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