mercoledì 20 febbraio 2013

Nella Casa della Salute di Sasso Marconi funziona tutto. Parola di assessori.




Sono state due le interruzioni di fornitura di energia elettrica alla nuova Casa della Salute di Sasso Marconi.
Lo hanno riferito gli assessori Andrea Mantovani e Massimo Masetti in Consiglio Comunale per una informazione sulla vicenda chiesta dai consiglieri. Una, di due ore la mattina del 13 febbraio  scorso e un’altra il pomeriggio precedente di tre ore.
La causa dei blocchi dell’erogazione che hanno interessato un tratto di via Bertacchi è stato il mal funzionamento di una presa di terra. Il fatto che l’interruzione abbia interessato altre abitazioni che insistono sulla via, hanno detto gli assessori,  dimostra che il guasto non era nella Casa della Salute, ma nell’impianto esterno. Enel ha comunque ripristinato il guasto in tempi brevissimi ed è da credere che l’incidente non debba più verificarsi.  
Il botta e risposta ha anche consentito al consigliere di minoranza Eugenio Salamone di ricordare le reazioni non sempre civili messe in atto da alcuni amministratori presenti nel giorno dell’inaugurazione per condannare la distribuzione di un volantino da parte dello stesso consigliere davanti all’ingresso della Casa della Salute. Nel volantino erano riportate, a firma di tutta l’opposizione, le critiche sui lunghi tempi di realizzazione della Casa e i costi, lievitati anziché diminuiti come riferito in consiglio comunale dalla giunta, rispetto la previsione di spesa originaria.
Ciò è stato spiegato in Consiglio dall’assessore all’urbanistica Andrea Mantovani che ha precisato: “L’aumento dei costi non è da imputare a una valutazione tecnico-economica sbagliata, ma a maggiori oneri  causati  da leggi che regolano quel tipo di struttura  entrate in vigore in corso d’opera. Il prolungamento dei tempi”, ha detto, “ha avuto fra le cause anche un fallimento della ditta cui era stato affidato l’appalto. Solo il capace e determinante impegno dello staff tecnico del Comune”, ha concluso, “ha consentito di liberare in 60 giorni il cantiere  e di iniziare la procedura per  riaffidare i lavori ad altra impresa”. L’assessore a esposizione completa ha anche detto che se si ripresentasse lo stesso tipo di lavoro eviterebbe di affidarla allo stesso appaltatore.
L’assessore alla sanità Masetti dal canto suo ha aggiunto che, al di là delle legittime critiche e osservazioni, è un fatto concreto che Sasso Marconi è il primo comune ad avere una casa della salute e che, con ‘i chiari di luna’ in corso ci vorrà tempo perché un altro comune possa dotarsi di questa importante sede sanitaria. Ha poi aggiunto a rafforzare questa affermazione che Monzuno a suo avviso non l’avrà mai.

1 commento:

Anonimo ha detto...

..... Il prolungamento dei tempi”, ha detto, “ha avuto fra le cause anche un fallimento della ditta cui era stato affidato l’appalto.....

se scrivete """fra le cause"""
dovreste eplicitare quali sono le altre cause (quelle principali che meritano attenzione ai fini di un obiettivo giudizio da parte di chi vi paga e vi vota) giacchè il fallimento della ditta è di per sè una "causa di forza maggiore" che troverebbe assoluzione da parte di un qualunque giudice amministrativo.

Siate esaustivi nell'esposizione dei fatti così darete a noi cittadini il ruolo dei giudici di Voi amministratori.

Non è difficile come operazione.