Giunto puntuale i
resoconto di Mane Bernardini riguardo al sopralluogo di questa mattina all’Ospedale
Maggiore di Bologna effettuato dal consigliere regionale accompagnato da altri colleghi per verificare la
situazione dovuta alla presenza continua nella struttura ospedaliera di numerosi nomadi.
Nel comunicato si legge:
Una settimana. Tanto il capogruppo
leghista Manes Bernardini intende lasciare al direttore generale Ausl Francesco
Ripa di Meana prima di presentare alle autorità competenti una “denuncia
esposto” sulla situazione dell’ospedale Maggiore, al centro questa mattina di
un sopralluogo del Carroccio contro "il bivacco dei nomadi, il degrado, i
continui furti segnalati, le intimidazioni ricevute dai pazienti e dal
personale”. “Questa mattina – ha spiegato Bernardini in conferenza stampa
questo pomeriggio, a fianco dell’onorevole Massimiliano Fedriga, responsabile
welfare e sicurezza sociale della Lega Nord – abbiamo ricevuto le
rassicurazioni di questore e prefetto, incontrati con la vicepresidente del
consiglio comunale Francesca Scarano e il capogruppo in Provincia Alessandro
Marzocchi. Ma serve che l’Ausl, che è titolare della sicurezza della struttura,
si attivi da subito per prevedere un servizio di vigilantes a presidio dei
reparti 24 ore su 24. La situazione che abbiamo visto non è tollerabile”. “Il
direttore Ripa di Meana, che ha concesso premi di produttività a tanti zeri ai
dirigenti, stanzi il necessario per “sanare l’inaccettabile condizione
dell’ospedale Maggiore”. “Se l’azienda non si muoverà continueremo la nostra
battaglia” assicura Bernardini. Sul tema “sprechi” ha puntato il dito anche la
consigliere Mirka Cocconcelli: “Nel 2010 sono stati stanziati 231mln di euro in
consulenze esterne, mentre assistiamo alla ‘cinesizzazione’ della medicina”.
Nel mirino della consigliera la riorganizzazione 2013-2015, che starebbe
mettendo in bilico circa 500 posti di lavoro del personale sanitario e
tecnico-amministrativo nell'Asl di Bologna, mentre “nelle festività natalizie
sono state chiuse otto sale operatorie su dieci al Rizzoli, cosa mai
successa" e, a livello nazionale, si prevedono circa 20mila posti letto in
meno". "Si legge 'riorganizzazione', si intendono 'tagli".
Fatti, questi che hanno fatto
lanciare a Fedriga “una grande operazione verità sulla sanità”, che parte
proprio dal Maggiore. “Chiediamo situazioni igienico-sanitarie decorose” ha
detto.
Asl replica:
In merito a quanto accaduto
questa mattina all’Ospedale Maggiore, a seguito della visita del Consigliere
Regionale Manes Bernardini, l’Azienda USL di Bologna precisa quanto segue.
L’Azienda
non ha concesso alcuna autorizzazione alla visita di questa mattina del
Consigliere Regionale Manes Bernardini in alcune aree dell’Ospedale Maggiore,
né ha ricevuto richieste in proposito. La visita è avvenuta sotto la diretta ed
esclusiva responsabilità del Consigliere, che ha dichiarato di svolgerla nella
sua qualità di Componente del Consiglio Regionale. La Direzione Ospedaliera ha
vigilato in maniera che la visita si svolgesse, così come esplicitamente
richiesto al Consigliere, senza alcun intralcio alle attività ospedaliere,
impedimenti all’accesso all’Ospedale o disagi per i cittadini.
L’Azienda è consapevole della esistenza di episodi di utilizzo improprio degli spazi e dei servizi igienici del Pronto Soccorso del Maggiore, che riguardano anche altre aree dell’Ospedale. La Direzione Ospedaliera è impegnata in un piano di interventi e azioni per prevenire il ripetersi di questi episodi. Nelle ore notturne si provvede sistematicamente alla chiusura di tutti i molteplici accessi esterni all’Ospedale, con l’unica eccezione per l’ingresso principale e il Pronto Soccorso, e di tutte le aree che ospitano servizi attivi solo di giorno. Chiusi, nel corso delle ore notturne, anche i servizi igienici delle aree non frequentate.
Operatori aziendali e personale privato di vigilanza svolgono regolarmente attività di sopralluogo, soprattutto nelle ore notturne. Il personale di vigilanza presente è impegnato all’interno dell’intera area ospedaliera, con particolare attenzione al Pronto Soccorso, tutte le notti, 7 giorni su 7, nella fascia oraria compresa tra le 19 e le 8 del giorno successivo nei giorni feriali, e 24 ore su 24 la domenica e nei giorni festivi.
Infine, nella consapevolezza della molteplicità di dimensioni del fenomeno, che non può essere ricondotto esclusivamente all’ambito di responsabilità della Azienda USL, si è costruito un raccordo stabile e continuativo con le Forze dell’Ordine (Carabinieri, Polizia, Polizia Municipale) per le azioni da intraprendere all’interno ed all’esterno dell’Ospedale, in modo da rendere sinergiche le diverse iniziative, supportandosi reciprocamente e garantendo l’intervento delle stesse Forze di Polizia ogni qualvolta ciò si rende necessario per il sereno svolgimento delle attività ospedaliere.
L’Azienda è consapevole della esistenza di episodi di utilizzo improprio degli spazi e dei servizi igienici del Pronto Soccorso del Maggiore, che riguardano anche altre aree dell’Ospedale. La Direzione Ospedaliera è impegnata in un piano di interventi e azioni per prevenire il ripetersi di questi episodi. Nelle ore notturne si provvede sistematicamente alla chiusura di tutti i molteplici accessi esterni all’Ospedale, con l’unica eccezione per l’ingresso principale e il Pronto Soccorso, e di tutte le aree che ospitano servizi attivi solo di giorno. Chiusi, nel corso delle ore notturne, anche i servizi igienici delle aree non frequentate.
Operatori aziendali e personale privato di vigilanza svolgono regolarmente attività di sopralluogo, soprattutto nelle ore notturne. Il personale di vigilanza presente è impegnato all’interno dell’intera area ospedaliera, con particolare attenzione al Pronto Soccorso, tutte le notti, 7 giorni su 7, nella fascia oraria compresa tra le 19 e le 8 del giorno successivo nei giorni feriali, e 24 ore su 24 la domenica e nei giorni festivi.
Infine, nella consapevolezza della molteplicità di dimensioni del fenomeno, che non può essere ricondotto esclusivamente all’ambito di responsabilità della Azienda USL, si è costruito un raccordo stabile e continuativo con le Forze dell’Ordine (Carabinieri, Polizia, Polizia Municipale) per le azioni da intraprendere all’interno ed all’esterno dell’Ospedale, in modo da rendere sinergiche le diverse iniziative, supportandosi reciprocamente e garantendo l’intervento delle stesse Forze di Polizia ogni qualvolta ciò si rende necessario per il sereno svolgimento delle attività ospedaliere.
2 commenti:
Il raccordo stabile e continuativo con le Forze dell’Ordine (Carabinieri, Polizia, Polizia Municipale) per le azioni da intraprendere all’interno ed all’esterno dell’Ospedale di cui parla l'USL non è stato molto efficace visti i risultati, come al solito si fa qualcosa solo per pararsi il posteriore e poter scaricare le responsabilità su altri, ma non con lo scopo principale di risolvere il problema. Le forze dell'ordine sono appunto forze, che le usino queste "forze".
Come al solito i Dirigenti NON hanno saputo dirigere.
Si sono parati il c..o hanno speso tempo e soldi nostri ( o li hanno fatti spendere ad altri ma sempre soldi nostri sono ) ovviamente NON hanno risolto il problema, NON hanno verificato che il problema fosse risolto per qualche magnifica coincidenza e sono, i DIRIGENTI, pronti a combinarne altre.
A mio modestissimo avviso quanto riscontrato sarebbe sufficiente per sbattere fuori dalla porta il DIRIGENTE irRESPONSABILE, senza tanta buonuscita che sarebbe un ulteriore furto. Possibile che con la riforma Fornero non si trovi un cavillo per allontanarlo definitivamente, se così non fosse avremmo trovato un'altro baco della famosa riforma.
Cittadini prossimi alle votazioni vi rendete conto che leggendo una qualsiasi notizia si evincono una montagna di NEGLIGENZE/MALEFATTE/INCAPACITA'/PERSEVERANZA A DELINQUERE ?
un doppio alan delon
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