Di Tiziana Fortuzzi.
Il prof. Zucchini presenta le opere in vendita. |
La mostra di Savena Setta Sambro. |
Si
sono aperte ufficialmente ieri a Monzuno tre importanti mostre con opere
artistiche meritevoli di grande attenzione.
La
prima, nella sala dietro la sede di Emilbanca, espone lavori donati da
prestigiosi artisti al Gruppo di Studi Savena Setta Sambro ed è stata presentata dal professor Gian Luigi
Zucchini, docente universitario, giornalista
scrittore e critico d’arte che ha illustrato il valore e le
particolarità di ogni opera. All’inaugurazione era presente, ospite
d’eccezione, Mario Nanni pittore e scultore che ha scelto
Monzuno come terra adottiva.
Il
Gruppo di Studi ha deciso di mettere in vendita le opere esposte per finanziare
le sue future attività e iniziative. La vendita
è un’asta con offerte a busta chiusa che terminerà alla chiusura della
mostra, il 27 agosto.
A sin. Daniele Ravaglia con Emilio Veggetti. |
La mostra fotografica. |
La
seconda mostra, nella sala attigua alla prima, presenta numerose fotografie,
scattate da EMILIO VEGGETTI nei luoghi circostanti Monzuno, intitolata appunto ‘Monzuno, un
mondo di colori’. Sono scatti realizzati
nelle varie stagioni dell’anno e hanno saputo cogliere la bellezza e la
poesia della natura e la sua mirabile capacità di stupire sempre chi la guarda,
con ‘effetti speciali’ di grande suggestione.
Veggetti, appassionato dell’Appennino, ha rivolto l’obbiettivo ai tanti scorci e panorami
di pregio, cogliendone sfumature ed
eccezionalità e mostrando quanto siano ricche di fascino
queste zone della collina e della montagna bolognese.
Queste due mostre resteranno aperte fino a lunedì 27
agosto, tutti i pomeriggi dalle 17 alle 19 e la sera dalle 20.30 alle 22.
Froner a destra con l'assessore Ermanno Pavesi. |
La mostra di Froner. |
La
terza mostra, allestita nella biblioteca comunale di Monzuno, è una personale
di Marco
Froner, artista originario del trentino
stabilitosi a Monzuno nel 1976, che
oltre alla pittura esprime la sua vena artistica nello scoprire radici e
frammenti di tronchi d’albero che divengono, via via, un uccello o un
personaggio alieno. Ma i soggetti principali delle sue tele sono soprattutto i prati, le campagne, gli alberi,
i torrenti che lo hanno affascinato fin dal primo arrivo a Monzuno, e la
semplice vita entro i casolari di campagna, rappresentata tramite le attività
quotidiane: la donna che lavora davanti al camino o l’uomo che dentro a una
stalla accudisce gli animali .
La mostra rimane aperta fino al 2 settembre , dal lunedì al venerdì dalle
16 alle 20, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20.
1 commento:
Cercano di fare cultura......ma è una noia mortale.......meglio la coltura è più vivace..........
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