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Dario Mingarelli: l'araldo. |
A Casio è ‘scoppiata’ la pace. L’araldo, impersonato
da Dario Mingarelli, ha infatti annunciato ieri sera, durante la festa
medievale, la restituzione dello Stemma del Cinghiale a Vergato sede del
Capitanato della Montagna.
La storia risale al ‘400 quando una riequilibrio dei
poteri in montagna portò la sede del capitanato da Casio a Vergato.
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Una delle porte per entrare a Casio. |
Questo
naturalmente creò del malcontento fra i cittadini di Casio che si sentirono
derubati di un ruolo da loro ricoperto da tempo e con onore, tanto che, in
occasione dei festeggiamenti del carnevale a Vergato, con un colpo di mano , si reimpossessarono dello stemma e con grande
soddisfazione lo riportarono al castello di Casio, ritenendo che quello fosse
il legittimo posto dove doveva stare.
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I baldi guerriri. |
Ne nacque una disputa che vide le
popolazione delle due comunità della montagna in lite tra loro. La lite si
risolse intelligentemente in modo pacifico con l’accettazione della restituzione
a Vergato, quale legittima sede del capitanato, dello stemma e con la condanna
a morte del principale responsabile della razzia.
L’avvenimento fu celebrato
con una grande festa, l’uccisione di molti maiali e la licenza, per quella
notte, di ‘gozzoviglia generale’ con grandi mangiate e grandi bevute.
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Gianni Passini, il templare con l'armaiolo. |
La
rievocazione di questa festa si ripete ogni anno e richiama sempre a Castel di
Casio un gran numero di persone allettate, oltre che dalla suggestiva atmosfera
medievale che si respira, soprattutto dalle ottime preparazioni culinarie che
le trattorie di Castel di Casio e le bancarelle degli ambulanti offrono ai
visitatori.
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Il popolo fa festa e mangia. |
Anche ieri sera la festa è stata molto bella e partecipata e oggi
si ripete fino a notte fonda. Per chi
non ha potuto essere a Casio è consolante sapere che anche l’anno prossimo lo
stemma verrà trafugato per essere
restituito nella festa del 2013.
Dario Mingarelli, molto onorato per il ruolo
che gli è stato affidato, ha voluto sottolineare: “E’ una maniera simpatica di celebrare
una verità storica in modo goliardico, utile soprattutto a perpetuare la memoria.
Auspico che possa avvenire, come fra
Modena e Bologna per la Secchia Rapita, che qualcuno componga un poema a ricordo
di questa importante pagine della nostra storia.”
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Sulla destra il condannato nella gabbia sulla torre e i balli- |
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Un figurante. |
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Il banchetto con le armi. |
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Un medievale al telefono. |
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Il cesellatore. |
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I maghi. |
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La popolana con il figlio. |
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Il ciabattino. |
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La filatrice. |
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L'arrotino. |
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Il candelaio scioglie la cera. |
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La fancuilla invita al gioco delle bocce. |
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Il gioco delle bocce medievale. |
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Fanciulle in costume. |
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Il venditore di coroncine di fiori. |
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Anche i bambini partecipano al clima della festa. |
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Si balla nelle vie. |
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Ragazze in costume. |
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I figuranti si concedono un bel panino con la porchetta. |
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