La Variante di Valicodi rimpetto a Case Veneziani. |
Il caldo di
questi giorni ha messo a dura prova la resistenza di molti. Se poi al caldo si
aggiunge una ‘compagnia’ maleodorante dei pressi della abitazione che impone di
tenere le finestre chiuse, la pesantezza dell’estate diventa insopportabile e
la battaglia con il caldo è persa.
E’ ciò che
lamenta Adriana Beccari che risiede a Case Veneziani di Vado in comune di
Monzuno, nelle vicinanze dell’autostrada. La compagnia che la rinchiude in casa
è quella della ‘nafta’ e chiede quindi la soluzione della causa che ha reso la
sua abitazione una prigione.
“Nel maggio scorso è stata fatta la segnalazione al sindaco di Monzuno e a Società
Autostrade, di scarichi di acqua con odore di nafta e di altre presenze
insopportabili,” scrive la signora Beccari nella sua denuncia.” Ne è seguito un
sopralluogo diretto sul posto con la presenza del vicesindaco.
Lo
scarico maleodorante si trova su spazi di proprietà di Autostrade e del Comune
ed è distante cinque metri dalle abitazioni. La tubatura va direttamente
nel sottopasso autostradale e forma , evidentemente per malfunzionamento o
difetti strutturali, acqua
stagnante e putrida. La condotta fognaria finisce poi direttamente nel
fiume Setta che rifornisce acqua potabile ai rubinetti di tutta la
città di Bologna .
A tutt' oggi,
primo del mese di agosto, il problema non è stato risolto, nonostante la
segnalazione fatta ad ARPA di Castel di Casio ( con secondo sopralluogo )
e a quella di Bologna. Il problema
è rimasto tale.
Con il caldo
di questi mesi si può immaginare cosa
succede a Case Veneziani. .
Mi
chiedo com' è possibile che trovino soluzioni a problemi ambientali enormi
e non si riesca invece a individuare la via di uscita per cose molto più
semplici come questa. Si assiste solamente a uno ‘scarica barile’ fra le
istituzioni,” conclude la signora
Adriana con tono molto deluso.
Il sindaco
di Monzuno Marco Mastacchi, dopo aver precisato che le lamentele della signora
sono fondate e che il Comune si è fatto parte diligente perché coloro che
devono trovare la soluzione del problema e cioè Autostrade e Arpa, intervenissero
in modo adeguato, ha affermato: “Purtroppo le parti murarie del manufatto si sono
imbevute delle sostanze puzzolenti. E’ quindi necessario che oltre l’intervento
dell’uomo ci sia anche quello del tempo che attenui l’effetto. Da parte nostra
c’è il massimo dell’attenzione anche perché, come la signora ha messo in
rilievo, il fiume Setta fornisce l’acqua al potabilizzatore di Sasso Marconi”.
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