Sarà
inaugurata domenica pomeriggio a Tolè di Vergato, l’opera
“Uroboro”: un imponente figura di un drago che si morde la gola
realizzata in parte nello scorso giugno
Domenica
prossima, 9 settembre, alle 15, sarà inaugurata presso OASI
(Opificio Artistico Silvestre Ideale), non distante da Tolè di
Vergato l’opera “Uroboro” realizzata dal collettivo spagnolo “
Pentaculo Escultores ” con lo scultore bolognese Paolo Gualandi e
alcuni studenti del liceo artistico di Bologna. L’Uroboro è la
rappresentazione tradizionale del serpente, o drago, che si morde la
coda, e andrà ad arricchire un bosco che già ospita diverse opere
d’arte.
“Oasi”
infatti è un opificio realizzato da Paolo Gualandi,per quasi
trent’anni (1971-2007) docente di modellazione
plastica presso il Liceo Artistico di Bologna, che da quando è in
pensione organizza corsi
di
scultura per grandi e piccoli presso un vecchio mulino ristrutturato
in fondo ad una vallata, in Via Mulino
del Balone a Tolè. Qui, in un noceto silenzioso dove l’unico suono
che si avverte tra le fronde degli alberi è quello del vicino
ruscello, spesso ospita artisti italiani e stranieri che partecipano
a corsi e seminari di scultura. La sua ultima iniziativa si chiama
“Ode alla terra” , una biennale artistica che concluderà l’8 e
il 9 settembre un progetto avviato il 24 e 24 giugno scorsi.
I
partecipanti sono stati impegnati - insieme ad un gruppo di studenti
del Liceo Artistico Arcangeli di Bologna,
coinvolti nel quadro delle attività di alternanza scuola lavoro -
nella realizzazione di un’opera
imponente
costruita con materiali naturali: canne di bambù, terra, paglia. A
guidarli, oltre a Gualandi, anche
artisti provenienti da tutto il mondo e residenti a Barcellona dove
operano come “Pentaculo
Escultores”.
La struttura portante è già stata completata a giugno: durante il
prossimo fine settimana se
ne
prevede il completamento.
Il
programma prevede l’8 settembre una dimostrazione di tecniche
tradizionali di cottura della ceramica(forno
greco, ashanti-africano, forno di carta) necessaria per la
modellazione superficiale dell’opera.
Successivamente
saranno collocati nella struttura alcuni elementi preparati a giugno
e cotti in seguito. La mattina
del 9 settembre è prevista l’ultimazione dell’opera che sarà
colorata e ufficialmente inaugurata
alle
15 alla presenza del sindaco di Vergato Massimo Gnudi.
Per
partecipare è possibile richiedere informazioni ai numeri 051 919338
- Cell. 3294272992 e
3292164861
Lo
scultore Paolo Gualandi spiega che “Ode alla terra” è
un’esperienza partecipativa alla creazione di
una
scultura che utilizza le antiche tecniche di costruzione naturale,
applicate all’arte plastica. "
Dopo quasi
vent’anni di vita in Appennino, credo di cominciare a conoscerne la
bellezza e la fragilità, ma anche
le potenzialità. La natura ecologicamente ancora abbastanza
preservata, può per esempio essere invitante
per chi va alla ricerca di stili di vita più in armonia con la
natura, i suoi ritmi e tempi. Un altro
aspetto
che in questo territorio può trasformarsi da limite a risorsa, è la
presenza di terreni fortemente argillosi.
L’argilla lo rende infatti franoso, ma ha anche grandi potenzialità
creative. È una materia povera, spesso
nemmeno la consideriamo, ma è anche materia che non si rigenera ed è
l’unica che muta
naturalmente
attraverso l’acqua, l’aria e il fuoco, diventando fango, argilla
plastica, argilla secca,
ceramica.
Essendo uno scultore che ha trovato nella lavorazione dell’argilla
il suo materiale artistico
preferito,
ho pensato dunque ad spazio creativo comune qui in Appennino, ad un
laboratorio
sperimentale
artistico all’aperto”.
L’iniziativa
è patrocinata dall’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese e
dal Comune di Vergato.
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