giovedì 16 maggio 2013

Mauro talini ricordato a Sasso Marconi dai ciclistii Over 70 e dal sindaco Mazzetti..


Il ricordo di Mauro Talini, i chilometri percorsi e luogo della morte.

“’Come fai ad andare solo fra quella gente, sono tutti matti’,  gli ho detto il giorno che lo abbiamo accompagnato all’aeroporto di Bologna e lui mi ha risposto con sicurezza e un bel sorriso tranquillizzante, ‘e  io sono più matto di loro’”.

Il sindaco Stefano Mazzetti  nel suo intervento di accoglienza dei ciclisti Over 70 di Giancarlo Maini  ha sintetizzato così il suo ricordo di Mauro Talini, il ciclista diabetico insulino-dipendente impegnato nell’attraversamento in solitaria
Il sindaco Mazzetti ( a destra) e Maini
delle Americhe, dal sud al nord,  deceduto tre giorni fa in un incidente stradale quando, dopo aver percorso oltre 16.000 chilometri, stava per raggiungere gli Stati Uniti.
L’incontro con i ‘ragazzi dai capelli bianchi’ di Maini doveva essere per il sindaco di saluto e accoglienza,in vista del consueto annuale tour nelle scuole dell’obbligo durante il quale i ciclisti danno ai giovanissimi studenti ‘lezioni’ di buon comportamento’ al fine di vivere  una vita sana e in piena efficienza, lontano da vizi e soprattutto da droghe. Il motto che i giovani settantenni portano stampato sulle loro maglie è appunto ‘Ragazzi, non fumatevi la vita’. 

Nirco Grossi
La morte di Talini ha però reso la circostanza purtroppo triste e malinconica,  incentrata soprattutto sul ricordo del giovane amico diabetico morto mentre cercava con il suo tour, al limite dell’impossibile, di accentrare l’attenzione su chi è in necessità e per sollecitare chi ne ha la possibilità a portare un aiuto concreto ai volontari di Padre Kolbe nella loro missione a favore dei bambini del terzo mondo.
Il sindaco nel suo intervento ha ricordato di aver  lavorato per anni nei paesi dell’America del Sud e di conoscere molto bene quelle zone, dove la povertà diffusa porta molti a compiere gesti disperati. “Sono i nuovi eroi”, ha poi detto riferendosi a Talini. “Sono quelli che, come Talini, per un ideale e una fede affrontano l’impossibile, non per voler apparire e soddisfare ambizioni mediatiche, ma solo per dimostrare la capacità dell’uomo di opporsi alle avversità con sfide estreme”.

Gli Over 70

Commovente anche il ricordo di Giancarlo Maini che era profondamente legato al ciclista diabetico.  ‘Era per me come un figlio” ha detto infatti, “ e la sua morte mi è sembrata la perdita per la seconda volta di un altro  figlio, oltre al mio che ho perso molti anni fa. Il suo ricordo lo porteremo sempre con noi e sarà con noi in tutte le imprese che affronteremo”.

Non ha potuto trattenere il pianto Mirco Grossi che da Bologna, in collegamento satellitare con Talini, faceva da ‘navigatore’ al ciclista solitario. “Gli avevo suggerito di non fare per quella tappa quel percorso, oltre duecento chilometri di deserto, perché non avrebbe potuto farlo in un giorno solo e avrebbe quindi dovuto dormire una notte in tenda. Un secondo percorso, quello che gli suggerivo, gli avrebbe permesso di raggiungere la California in traghetto. Poi dal satellitare ho visto che proseguiva lungo il deserto. Era il suo modo di fare, non conosceva ostacoli”.
Poi, con il ‘groppo in gola’ e tanta commozione gli Over 70 sono andati alla scuola Media  per la ‘loro lezione di vita’, con la morte nel cuore.

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