Lodovico Gualandi alla Fondazione Marconi |
Di Lodovico Gualandi, marconista del XXI secolo:
In Russia l’invenzione della radio è stata
ufficialmente attribuita al fisico russo
Aleksander Stepanovich Popov, il 7 maggio del lontano 1945, data anniversario
tuttora rigorosamente rispettata.
In Italia invece, abrogando ingiustificatamente la data anniversario di Marconi, si è commesso l’errore di facilitare la distorsione della verità storica in molta letteratura e pagine web.
In Italia invece, abrogando ingiustificatamente la data anniversario di Marconi, si è commesso l’errore di facilitare la distorsione della verità storica in molta letteratura e pagine web.
Per il titolo onorifico di marconista
del XXI secolo,
conferitomi dalla Fondazione Guglielmo
Marconi di Villa Griffone, ritengo doveroso segnalare che presso la Sala di Consultazione della
Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna,
e nelle biblioteche pubbliche italiane, non esiste una sola enciclopedia, o testo di storia della scienza
e della tecnica, che offra un’esposizione
panoramica e comprensiva sulla vera paternità della radio.
La Radio è stata inventata da Guglielmo Marconi a Villa Griffone di Pontecchio nel 1895, e brevettata a Londra il 2 giugno 1896, ma nella Grande Enciclopedia Sovietica presente nella Sala di Consultazione della Biblioteca dell’Archiginnasio, l’invenzione è attribuita al Fisico russo.
La Radio è stata inventata da Guglielmo Marconi a Villa Griffone di Pontecchio nel 1895, e brevettata a Londra il 2 giugno 1896, ma nella Grande Enciclopedia Sovietica presente nella Sala di Consultazione della Biblioteca dell’Archiginnasio, l’invenzione è attribuita al Fisico russo.
Non si comprende perché lUniversità
degli Studi di Bologna e nessunaltra Istituzione scientifica non riveli che alla
fine del secondo conflitto mondiale, per
stabilire ufficialmente che la radio era stata inventata dal fisico russo , le autorità del
passato regime sovietico costrinsero gli
scienziati dall’Accademia delle scienze di Mosca a dichiarare il falso.
Se le autorità che governano il nostro Paese non si preoccuperanno di stabilire mediante inconfutabili documenti storici che il Vero Inventore della Radio è Guglielmo Marconi, i giornalisti della carta stampata e gli autori di pagine web e di programmi radio televisivi, continuando ad attingere sull’invenzione della radio le versioni pubblicate dalle Enciclopedie Zanichelli, De Agostini. Mondatori, e perfino da alcune importanti opere della Treccani, contribuiranno a perpetuare la disinformazione su una delle maggiori conquiste scientifiche italiane del XX secolo.
Se le autorità che governano il nostro Paese non si preoccuperanno di stabilire mediante inconfutabili documenti storici che il Vero Inventore della Radio è Guglielmo Marconi, i giornalisti della carta stampata e gli autori di pagine web e di programmi radio televisivi, continuando ad attingere sull’invenzione della radio le versioni pubblicate dalle Enciclopedie Zanichelli, De Agostini. Mondatori, e perfino da alcune importanti opere della Treccani, contribuiranno a perpetuare la disinformazione su una delle maggiori conquiste scientifiche italiane del XX secolo.
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