martedì 28 aprile 2020

Il Gal sostiene il progetto “Un piatto di Appennino: alla scoperta dei menu a km 0”



Il progetto si propone come obiettivo la qualificazione dell'offerta

ristorativa, stimolata ed incentivata attraverso azioni di valorizzazione e promozione dell'utilizzo delle produzioni agroalimentari locali nella ristorazione e nell''offerta enogastronomica locale, valorizzando le tipicità del territorio e favorendo la collaborazione tra aziende locali.



“Lo sviluppo rurale,” si legge nel provvedimento, “ è fortemente caratterizzato dalla utilizzazione e la riproduzione di esperienze e conoscenze elaborate localmente per convertire le risorse locali in prodotti agroalimentari di qualità. All’interno di questo paradigma i prodotti tipici diventano una risorsa capace di dare valore allo sviluppo delle aree rurali perché riescono ad integrare e valorizzare le differenti risorse territoriali, corrispondendo anche ai cambiamenti di consumo dei consumatori e soprattutto dei turisti. Attraverso la valorizzazione delle tipicità, infatti, la funzione meramente produttiva delle attività agricole viene integrata da nuove e diverse funzioni. Spesso si tratta di prodotti poco noti che, pur facendo parte del patrimonio alimentare rurale del sistema territoriale e della stessa regione, non hanno ad oggi un sistema di produzione e commercializzazione tale da garantirne la diffusione. La valorizzazione delle produzioni tipiche rappresenta quindi un’azione di fondamentale importanza nel mantenere forti elementi di caratterizzazione, nel tutelare tipicità e tradizioni oltre che lo stesso ambiente rurale. 
 

Il progetto ha come obiettivo promuovere l’utilizzo delle produzioni agroalimentari locali nella ristorazione e nell’offerta enogastronomica locale. Talvolta, infatti, tale aspetto non si manifesta semplicemente per la mancanza di conoscenza delle produzioni locali da parte delle diverse componenti della filiera ristorativa. Per contro è ormai assodato che clienti e turista richiedano sempre più il consumo di produzione tipiche del luogo nel quale si recano. Gli stessi operatori turistici e tour operator, quando eseguono i sopralluoghi nelle strutture ricettive e ristorative da inserire nelle loro offerte, verificano in maniera puntuale non solo il menù proposto ma anche e materie prime utilizzate. Ciò a maggior ragione se ricondotto al il mercato al quale l’offerta turistica dell’Appennino Bolognese deve rivolgersi che è quello del turismo lento, enogastronomico e sostenibile. Per questo motivo risulta determinante la qualificazione dell’offerta ristorativa stimolata ed incentivata attraverso le attività sotto descritte.

Azioni Il GAL Appennino Bolognese promuoverà e supporterà un evento territoriale dal titolo "un piatto di Appennino: alla scoperta dei menù a km0" con la partecipazione diretta di ristoranti e operatori locali che nell'occasione e, auspicabilmente, successivamente, proporranno menù tipici con il rigoroso impiego di materie e prodotti agroalimentari appenninici. Allo scopo sarà indetta dal GAL una manifestazione di interesse aperta a tutti nella quale si chiederà agli operatori interessati di aderire all'evento allegando menu ed elenco dei fornitori a km0. Le proposte coerenti saranno sostenute dal GAL con un contributo economico forfettario e con l'inserimento della proposta dell'operatore nei materiali di promozione dell'evento territoriale.


Inoltre il GAL provvederà a costituire "gruppi di degustazione" per la valutazione e la, auspicabile, successiva valorizzazione dei menù a km0, invitando a farne parte studenti ed insegnanti degli Istituti Alberghieri, giornalisti enogastronomici ed esponenti delle associazioni di cultura culinaria italiana.

 
Per facilitare l’incontro tra domanda e offerta sarà creata una pagina Facebook dedicata dove i produttori potranno segnalare le loro offerte e ristoratori richiedere i prodotti.


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