Soddisfare
il piacere dell'insostituibile ' tazzina ' del bar è tornato
possibile. I bar come i ristoranti possono da ieri, in base al
decreto Bonaccini, fornire la clientela con il metodo della
prenotazione e dell'asporto (take away) per evitare assembramenti.
Si deve prenotare, prelevare l'ordinato e consumarlo altrove. Non c'è
ancora il piacere della sosta all'interno dei servizi per un
rilassante scambio di opinioni, ma intanto questa riapertura è un
passo verso l'agognato ritorno alla normalità. C'è poi da segnalare
che non tutti i servizi di ristoro e di ristorazione hanno colto
l'opportunità e non hanno ancora alzato le serrande. Poi è avvenuto
che non sempre gli avventori hanno rispettata la prescrizione di
evitare assembramenti fuori dai locali anche se di poche persone, ma
sono pochissime eccezioni, riprese dagli stessi esercenti. Le
raccomandazioni e le prescrizioni del decreto sono sostanzialmente
rispettate.
Il decreto:
A
far data dal 27 aprile 2020 è consentita la vendita di cibo da
asporto da parte degli esercizi di somministrazione di alimenti e
bevande e da parte delle attività di cui alla lett. d) del punto 1
dell’Ordinanza n. 61 dell’11 aprile 2020 (a titolo
esemplificativo: rosticcerie, friggitorie,gelaterie,
pasticcerie, pizzerie al taglio), con esclusionedegli
esercizi e delle attività localizzati in aree o spazipubblici
in cui è vietato-interdetto l’accesso.
La vendita per
asporto sarà effettuata previa ordinazione on-line otelefonica,
garantendo che gli ingressi per il ritiro dei prodotti
ordinati avvengano per appuntamenti, dilazionati neltempo,
allo scopo di evitare assembramenti all'esterno e consentendo
nel locale la presenza di un cliente alla volta, assicurando
che permanga il tempo strettamente necessario alla
consegna e al pagamento della merce e
nel rispetto delle misure di cui all’Allegato 5 del D.P.C.M. 10
aprile 2010.
Allo
stesso modo è consentito l’asporto in quegli esercizi di
ristorazione
per i quali sia prevista l’ordinazione e la consegna
al cliente direttamente dal veicolo.
Resta
sospesa per tutti gli esercizi del presente punto ogni forma di
consumo sul posto di alimenti e bevande;
3.
A
far data dal 27 aprile 2020 è consentita l’attività da parte
degli esercizi di toelettatura degli animali di compagnia,
purché il servizio venga svolto per appuntamento,senza
il contatto diretto tra le persone, e comunque in totale
sicurezza nella modalità “consegna animale-toelettatura-ritiro
animale”, utilizzando i mezzi di protezione
personale e garantendo il distanziamento sociale;
4.
Gli
enti pubblici strumentali della Regione, quelli da essa vigilati,
gli enti privati in controllo pubblico istituiti o partecipati
dalla Regione possono, per tutta la durata dello stato
di emergenza a livello nazionale, anche in deroga alle disposizioni
che regolano il loro funzionamento, riunire i propri
organi collegiali, anche in sede deliberante, con modalità
telematiche che assicurino la massima riservatezza possibile
delle comunicazioni e consentano a tutti i
partecipanti
alla riunione la possibilità immediata di visionare
gli atti della riunione, intervenire nella pagina
7 di 10 discussione,
scambiare documenti, esprimere il voto approvare
il verbale;
5.
Nei
territori delle provincie di Rimini e per il Capoluogo di
Medicina
e nella frazione di Ganzanigo, a far data dal 27
aprile
2020, cessano di produrre effetti tutte le disposizioni
riguardanti le misure per la gestione dell'emergenza
sanitaria legata alla diffusione della sindrome
da COVID-19 maggiormente restrittive rispetto a quelle
dettate per il restante territorio regionale disposte con
le ordinanze 3 aprile 2020 a firma del Ministro della Salute
e del Presidente della Regione Emilia-Romagna, e con le
ordinanze approvate con i decreti del Presidente della Regione
Emilia-Romagna n. 61 dell’11 aprile 2020 e n. 66 del 22
aprile 2020;
6.
Le
disposizioni inerenti l’attuazione del piano di riassetto
complessivo
della mobilità della Provincia di Rimini, definite
con Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna
del 22 marzo 2020 e finalizzate a potenziare
i controlli sulle regolarità degli spostamenti delle
persone restano in vigore fino al 3 maggio 2020;
Stefano
Bonaccini
2 commenti:
“In Svezia anche oggi sarà tutto aperto, come lo è stato ogni giorno nel 2020: scuole, negozi, uffici, ristoranti, fabbriche, palestre.
Avranno un sistema immunitario vichingo?
In Italia tutto chiuso, perché i virologi cercano il “rischio zero”, fenomeno che non esiste in natura”.
Quindi se interpreto correttamente nel bar - tabaccheria che aveva aperta solo la tabaccheria, prima di arrivare per acquistare le sigarette posso ordinare telefonicamente il caffè in confezione da asporto, prendermi le sigarette ed il caffè e consumarlo in macchina. Stessa cosa per il cappuccino e pasta prima di andare al lavoro.
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