I
capogruppo consiliari delle liste civiche UN'ALTRA SASSO e SASSO
LIBERA informano:
E'
stata depositata in segreteria comunale di Sasso Marconi la richiesta
di convocazione di un Consiglio Comunale Straordinario.
I
consiglieri motivano la richiesta con l'avvenuta adozione da parte dell'Amministrazione comunale di un
importante sistema di dissuasione della velocità lungo la
Porrettana e con i recenti atti vandalici che hanno colpito proprio
i dissuasori per i quali sarà indispensabile un ripristino o
l'esame di possibili soluzioni alternative.
I
capogruppo indicano quale punto da indicare nell'ordine del giorno: “
La situazione della viabilità del Nostro Territorio, con particolare
interesse alla strada Porrettana, esaminando le possibili, migliori,
soluzioni da individuare nell'interesse di tutti".
Uno dei dissuasori bruciati |
Il gruppo capitanato da Eugenio
Salamone aggiunge un comunicato nel quale si legge:
Autovelox
a Sasso Marconi, facciamo chiarezza.
La
forza dei “fatti”
Cominciamo questo nostro comunicato,
condannando fermamente, senza mezzi termini, gli atti vandalici
compiuti contro un bene di tutti, sia esso patrimonio dello Stato,
della Regione o del Comune. Comportamenti di questo tipo vanno ben
oltre il normale confronto o scontro fra idee diverse; sono a tutti
gli effetti atti violenti che vanno condannati e puniti con assoluta
fermezza. Questo detto, non possiamo però davvero tacere su un altro
tipo di prevaricazione della quale forse non tutti sono venuti a
conoscenza, ma che riteniamo sia giusto far emergere. A fronte di un
problema che c’è, è evidente ed è da tempo sotto gli occhi di
tutti (ci riferiamo ovviamente all’alta velocità dei veicoli in
transito lungo la strada porrettana), l’attuale Amministrazione di
Sasso Marconi, SENZA ALCUNA COMUNICAZIONE PREVENTIVA, DISCUSSIONE O
MAGARI APERTURA DI UN CONFRONTO FUORI O DENTRO IL CONSIGLIO COMUNALE,
CON LA CITTADINANZA, I COMMERCIANTI, LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, HA
IMPOSTO IL BLOCCO AL TRANSITO DI VEICOLI PESANTI ANCHE AUTORIZZATI E
UN SISTEMA DI DISSUASIONE DELLA VELOCITA’ DI TALE PORTATA DA NON
POTER CHE SUSCITARE IN PAESE UN NOTEVOLE LIVELLO DI CONFLITTO CHE SI
SAREBBE SENZ’ALTRO POTUTO EVITARE. Proporre un confronto su una
tematica di questo tipo o attivarsi per informare dettagliatamente la
cittadinanza, il Consiglio Comunale, i commercianti e le Associazioni
di categoria sulla scelta che si stava per intraprendere, non sarebbe
e non è mai una “perdita di tempo” o uno “sforzo inutile”,
ma una bellissima dimostrazione di politica condivisa e di alta
affermazione di democrazia, che in questo, come in molti altri casi,
è venuta meno.
Le
soluzioni?
Passiamo
ora a cercare possibili soluzioni al problema, perché tanto e troppo
si è parlato in questi giorni e solo da parte di pochi è emerso un
positivo tentativo di entrare nel vivo della questione. Un’Altra
Sasso ritiene che nei centri abitati la velocità sia un fattore che
vada rispettato, tanto nell’interesse dei pedoni quanto in quello
degli altri utenti della strada e dei residenti.
Riteniamo
che nei centri abitati la velocità sia un fattore che vada
rispettato, tanto nell'interesse dei pedoni quanto in quello degli
altri utenti della strada e dei residenti. La velocità è una
questione di rispetto, se si corre non si infrange solo la regola
(moderna o antica che sia) dei 50 km/h, ma si calpesta la libertà
delle persone di fruire delle strade in sicurezza. La soluzione
adottata attualmente tuttavia, ci pone non pochi interrogativi, a
cominciare dalla spesa che questa soluzione avrà una volta superata
la fase sperimentale; una spesa che riteniamo sia doveroso e
corretto, nonchè intellettualmente onesto, rendere pubblica: i
Sassesi devono sapere come vengono investite le risorse e in quale
misura. Attualmente i "bidoni" sono solo spaventapasseri e
sembra che l'effetto di far rallentare le persone sia stato centrato,
ma ci chiediamo se invece un pattugliamento più assiduo dei nostri
agenti non risolverebbe semplicemente la cosa. Non stiamo parlando di
multe, stiamo solo parlando di visibilità, se una pattuglia permane
in una posizione a margine della strada l'effetto è il medesimo e
non si rischia di spersonalizzare il controllo riducendolo a una mera
verifica elettronica. Per la sera, piuttosto, che è il momento in
cui il rischio è maggiore si potrebbe optare per una postazione di
rilevamento fissa, come a Zola Predosa nei punti in cui sono avvenuti
incidenti mortali. Oltre a questo, esistono anche altri buoni rimedi
adottati da comuni vicini, come a Pian di Venola sotto il Comune di
Marzabotto, dove è stato installato un sistema di semafori
intelligenti che rilevando anticipatamente la velocità del veicolo
in arrivo, scattano rossi all’istante; e questo, lungo tutti i
rettilinei e gli attraversamenti pedonali della nostra Porrettana,
potrebbe davvero rivelarsi un’ottima soluzione.
Vogliamo
ricordare che la quantità di moto è uguale al prodotto massa per la
velocità, quindi anche la matematica e la fisica ci confermano che
la velocità conta eccome negli incidenti, ma non pensiamo che
disseminare la Porrettana di velox (veri o finti) a spese (ignote e
future) della collettività sia la scelta migliore, più onesta e
soprattutto che permetta un ritorno migliore di credibilità. L’uso
della violenza è sempre sbagliato, tanto quello “lecito”
dell’imposizione dei velox senza alcuna concertazione con i
cittadini quanto quello “illecito” del danneggiamento dei
bidoni/velox: solo una buona politica avrebbe trovato tempo e spazio
per il confronto e l’ascolto decidendo successivamente cosa fare e
non cosa imporre.
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