Riceviamo:
L’Unione
dei comuni dell’Appennino bolognese ha un nuovo componente. Nella
seduta di consiglio del 15 maggio scorso è stato infatti
ufficializzato il nuovo ingresso.
L'aggregazione
di Camugnano comporta il conferimento all'Unione dei servizi
principali che sono quelli informatici, lo sportello per le attività
produttive, l’ufficio del personale, la protezione civile, i
servizi sociali, i servizi scolastici, la centrale unica di
committenza, il turismo e la cultura, la comunicazione istituzionale,
la difesa del suolo, lo sportello sismica, il servizio
Associato di gestione dei tributi e delle Entrate (ancora in una fase
embrionale per l’Unione stessa).
Si
conclude così un percorso di avvicinamento che ha avuto una
accelerazione con lo scioglimento dell’Unione dell’Alto Reno, cui
Camugnano aveva aderito in un primo momento con i comuni di Lizzano
in Belvedere, Porretta Terme e Granaglione (questi ultimi due poi
fusi nel comune di Alto Reno Terme).
Il
Comune di Camugnano ha regolarizzato la sua posizione con l’Unione
provvedendo a saldare la sua quota dei decreti successori, in altre
parole i debiti e i costi che l’Unione dei comuni aveva ereditato
dalla precedente Comunità montana dell’Appennino bolognese.
Il
sindaco di Camugnano Alfredo Del
Moro ( nella foto con il presidente Franchi) ha scherzosamente commentato che “L’Unione
acquisisce un cliente scomodo, che tuttavia contribuirà alla sua
crescita e al raggiungimento di obiettivi importanti”, mentre
il presidente dell’Unione
Romano Franchi
ha sottolineato, a nome anche degli altri sindaci:“L’ingresso
di Camugnano è un’ottima notizia, perché dimostra che in questi
anni abbiamo operato bene. E ci tengo a dire che l’inizio è
promettente, perché Camugnano è entrato nel migliore dei modi, con
spirito collaborativo e propositivo”.
I
primissimi effetti di questo ingresso si vedranno già nei prossimi
giorni. Camugnano infatti con la collaborazione dell’Unione dei
comuni dell’Appennino bolognese sta investendo sul fronte
turistico: è infatti uno dei comuni protagonisti di “Lagolandia”.
Si tratta di una rassegna di appuntamenti per riscoprire il gusto
della villeggiatura presso i laghi dell'Appennino (Castel dell’Alpi,
Brasimone e Santa Maria) con laboratori, mercati, concerti, arte e
"street food" locale ed esplorare il territorio con guide
d’eccezione.
Il
territorio di Camugnano è poi interessato dal lancio di un prodotto
turistico, chiamato “Valle del Limentra”, che propone l’ecomuseo
camugnanese con diverse strutture, tra cui due eccellenze del
territorio metropolitano bolognese quali il Mulino Cati, che
ospita il museo del pane, e il suggestivo Palazzo Comelli,
recentemente restaurato, che saranno aperti al pubblico il sabato e
la domenica e gestiti da associazioni noprofit.
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