L’intervento
di estrema urgenza è reso necessario dalle ultime esondazioni che
hanno messo a rischio i terreni e gli abitati nelle vicinanze del
fiume in un’area al confine tra Monzuno e Marzabotto
Riceviamo
Da
alcune settimane sono all’opera i mezzi delle ditte incaricate
dall’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese di realizzare
alcuni interventi di messa in sicurezza degli argini del fiume Setta
nei pressi di Vado, in località Ca’ di Berto.
L’area
in questione è stata interessata negli anni scorsi dal passaggio di
mezzi necessari al cantiere per la Variante di Valico: per questi
motivi Autostrade per l’Italia aveva già previsto alcuni
interventi, piuttosto complessi, per ripristinare completamente il
contesto ambientale della zona. Durante gli ultimi mesi però la
situazione è precipitata, da qui l’intervento urgente dell’Unione
che ha incaricato i tecnici dell’Ufficio Difesa del Suolo di
attivarsi per ricevere tutte le autorizzazioni necessarie (l’ambito
fluviale è una competenza regionale) per procedere quanto prima ad
un intervento che tamponasse l’emergenza. Autostrade da parte sua
ha deciso di finanziare questo intervento, che avrà un costo dei
lavori stimato intorno ai centomila euro, in attesa di poter portare
a compimento i complessi lavori già pianificati.
A
preoccupare dapprima è stata la condizione di eccessiva erosione
riscontrata sulla sponda sinistra del Setta nei pressi dei Laghetti
di Loriano. In un primo momento si è pensato di intervenire per
mitigare l’azione erosiva del torrente in questo tratto, con
un’operazione di manutenzione ordinaria di “risagomatura” delle
sponde che si ottiene tramite la movimentazione di materiale ghiaioso
in alveo.
Durante
l’esecuzione dei lavori all’inizio marzo si è però verificato
un evento di piena che se da un lato ha inciso in minima parte sulle
lavorazioni in corso, dall’altro però ha fatto crollare il muro
di contenimento sulla sponda destra a protezione del tratto dismesso
dell’Autostrada A1, che si trova immediatamente a monte della
zona relativa ai lavori in corso.
Considerando
che in primavera si possono verificare altre piene capaci di
danneggiare ulteriormente il rilevato autostradale ormai privo di
muro di contenimento, è stato a quel punto necessario estendere
immediatamente la movimentazione di materiale anche al tratto più a
monte, con l’obiettivo di deviare la corrente lontano dall’area
danneggiata e proteggerla provvisoriamente col riporto di materiale
verso la sponda destra. Questo intervento di deviazione della
corrente, nel tratto di monte, avrà conseguenze positive anche nel
tratto di valle, in quanto riduce l’incidenza e l’energia della
corrente anche nella sponda dei laghetti di Loriano.
Si
è deciso insomma di operare con un intervento più ampio,
rettificando le anse del fiume Setta e limitando pertanto la portata
e la forza della piena nei tratti in erosione, allargando lo spazio
d’azione del fiume. Rispetto agli iniziali 350 metri di sponde
interessate si è passati a più di 900 metri, con oltre 5000 metri
di terreno che dovrà essere movimentato per evitare ogni pericolo
alle strade e alle abitazioni nei pressi del fiume.
A
tal proposito è stato indispensabile spostare della ghiaia proprio
per consentire tale operazione di rettificazione: l’operazione ha
allarmato alcuni cittadini che hanno segnalato alle autorità quanto
si stava verificando. In merito le amministrazioni comunali di
Monzuno e Marzabotto e l’Unione dell’Appennino sono in grado di
tranquillizzare sgombrando ogni dubbio: la ghiaia verrà solamente
trasferita per rinforzare gli argini più a rischio, nei pressi
appunto del tratto dismesso dell’autostrada e dei laghetti.
A
essere conferiti in discarica saranno soli i detriti, i terricci e
quel materiale fine trasportato negli anni dal fiume che non è
compatibile con la messa in sicurezza dell’alveo e il
consolidamento delle sponde, perché finirebbe trasportato via alla
prima piena del fiume.
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