lunedì 23 maggio 2016

La ferrovia Porrettana si rinnova !?

Da Valerio Giusti
Comitato per la Ferrovia Porrettana 

 
Sabato scorso, nella sede dell’Unione dei comuni dell’Appennino Bolognese, l’Assessore regionale ai Trasporti Raffaele Donini ha pubblicamente presentato l’importante piano di investimenti previsto per la nostra linea.
Di seguito la sintesi del mio intervento per il Comitato per la Ferrovia Porrettana:
Sono piacevolmente imbarazzato perché, solitamente, sono abituato a parlare a tre categorie di interlocutori: 1) pendolari inferociti, 2) dirigenti e funzionari delle società ferroviarie imbrigliati da pesanti protocolli aziendali, 3) politici spesso sordi e poco attenti alle problematiche degli utenti ferroviari.
Oggi sento con piacere dai politici e amministratori presenti, che sono state recepite alcune delle considerazioni che per oltre 12 anni ho ripetuto in ogni circostanza.

E’ sempre stato difficile spiegare nelle riunioni plenarie che il 94/95 % di puntualità aveva poco senso se quel 5/6 % di disservizi erano concentrati negli orari di punta del mattino o della sera. Difficile far capire a dirigenti e funzionari pubblici che, nel mondo del lavoro odierno pieno di incertezze e precarietà, ogni singolo ritardo può costare il posto di lavoro e che, in una linea mono-binario come la Porrettana, una mezzora di ritardo alle 7 del mattino significa far ritardare in quella mezzora circa 1200/1300 utenti a bordo dei 4/5 treni incrocianti in quel momento. Soprattutto, perché tutti quei funzionari e politici presenti in dieci anni di riunioni, spesso viaggiavano solo in auto blu e i treni li avevano visti solo in fotografia.
Per questo motivo ho particolarmente apprezzato l’approccio del nuovo assessore che ha visitato tutte le linee ferroviarie della nostra regione per capire i veri problemi dei pendolari e assumere quella consapevolezza necessaria a prendere decisioni importanti. Quando ha visitato la Porrettana ha potuto constatare il cospicuo numero di pendolari presenti negli orari di punta e ne ho approfittato per fargli vedere, ad esempio, l’indecente situazione della nuova uscita del piazzale ovest che costringeva gli utenti a lunghe code, pigiati e frustrati fra transenne e bici. Ha promesso un tempestivo intervento e in breve tempo abbiamo ottenuto l’allargamento del marciapiede e la sparizione degli ostacoli con grande soddisfazione dei pendolari.
Per quanto concerne i nuovi treni Stadler, ho ricordato che non erano previsti per la Porrettana gestita da Trenitalia perché la regione li aveva inizialmente acquistati per le proprie linee locali. Appena i tecnici ci spiegarono che possedevano quelle caratteristiche di elasticità adatte per una linea piena di fermate come la nostra, abbiamo fatto di tutto per farli assegnare anche a noi e, dopo mesi di reiterate richieste, nel dicembre 2014 fu inserito il primo gestito da Tper.
Nello scorso mese di aprile, la Regione Emilia Romagna ne ha introdotti altri due assegnati in gestione a Trenitalia ed è stata una scelta davvero importante.
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Probabilmente sono un po’ piccoli in alcuni orari di punta, ma sono gli unici treni attualmente disponibili che possano garantire puntualità, efficienza e ottima climatizzazione e il loro utilizzo è determinante per la stabilità della linea oltre ad essere gli unici treni idonei al trasporto di disabili, carrozzine e biciclette.
Gli ultimi mesi del 2015 hanno visto i lavoratori e studenti della Valle del Reno subire una serie interminabile di ritardi e soppressioni a causa, principalmente, dell’inadeguatezza e dei guasti dei treni utilizzati da Trenitalia. Lunedì scorso, 16 maggio, uno di questi treni si è nuovamente guastato e centinaia di utenti sono giunti sui luoghi di lavoro e studio con oltre 1 ora di ritardo.
In quell’occasione è stata palese l’insufficienza anche del sistema gestionale ed informativo delle aziende ferroviarie. Oltre a sopprimere inconcepibilmente un treno Stadler all’altezza di Pioppe che viaggiava regolarmente in orario, l’hanno parzialmente sostituito con un bus “fantasma” che non era segnalato in nessun sistema audiovisivo ed ha viaggiato praticamente vuoto mentre i pendolari aspettavano, invano, informazioni tempestive nelle proprie stazioni di partenza.
Gli ultimi eventi ricordano e dimostrano che occorre rinnovare tutto il materiale rotabile perché anche un solo treno che si guasta, cagiona ritardi e soppressioni a cascata che coinvolgono centinaia di persone.
Personalmente sono stato sempre contrario all’introduzione di nuove stazioni sulla linea Porrettana perché ero conscio che prima occorreva rinnovare le infrastrutture e il materiale rotabile. Averle introdotte in assenza di queste condizioni, ha cagionato un aumento consistente dei tempi di viaggio che prevedono oggi 75 minuti per viaggiare da Porretta a Bologna quando 20 anni fa ne bastavano solo 60. Quando la linea sarà completamente attrezzata coi nuovi treni, credo che sarà necessario rivedere i tempi di percorrenza ed eliminare, ad esempio, quelle distorsioni come i 10 minuti previsti sulle tabelle orarie da Borgo Panigale a Bologna (anziché i 5 realmente necessari) che servono ai gestori ferroviari a pagare meno sanzioni.
Per quanto concerne il secondo binario a Vergato, ho ricordato che si potrà ripristinare nel 2017, anche grazie al Comitato per la Ferrovia Porrettana.
Il progetto iniziale di Rfi, approvato dal Comune di Vergato e dalla Provincia di Bologna nel 2010, prevedeva che rimanesse un solo binario con riempimento del primo e del terzo. Solo grazie alle nostre veementi proteste nel corso della riunione decisiva, la Regione acconsentì a non cementare il terzo binario, anche se non attrezzato. Volemmo fortemente che rimanesse perché auspicavamo che amministratori più illuminati e lungimiranti riuscissero a far ripristinare una stazione di scambio indispensabile a ridurre o contenere i ritardi quando avvengono guasti o disservizi, eliminando così soste interminabili a Riola o a Pioppe”.
Nel corso della mattinata l’Assessore regionale ha annunciato che entro il 2017 sarà rinnovato tutto il materiale rotabile sulla nostra linea e saranno adeguate infrastrutture e stazioni. Concordiamo con queste scelte e crediamo siano azioni condivise e necessarie per garantire a noi viaggiatori una mobilità ferroviaria soddisfacente.

Vergato 22/05/2016

1 commento:

francesco ha detto...

Nel caso ripristino veramente il secondo binario a Vergato, lo scettiscismo deriva dalle imminenti elezioni tradizionale palcoscenico per i nostri governanti per dichiarazioni monstre e promesse da marinai, manderei il conto a coloro che tra Provincia, Regione, Comune ed RFI votarono per rimuoverlo. Questa si che sarebbe politica. Che ne dicono i lettori del blog?