domenica 29 settembre 2013

Coop, il Modello Emiliano è fallito


Fabio Rainieri
Riceviamo e pubblichiamo. 


Nel silenzio generale, in Emilia, si sta consumando la fine del cosiddetto ‘Modello Emiliano’, termine inventato dagli esponenti nazionali dell’allora PC per definire il modello economico di sinistra che, a loro dire, ha portato e garantito il benessere nelle terre in cui da prima il PC poi PDS-DS-PD hanno governato indisturbati dal dopoguerra ad oggi. 
Le cooperative che lì hanno sede, definite da sempre 'Cooperative Rosse', stanno vivendo una crisi come mai era capitato loro. In molte di questi mastodonti dai fatturati di centinai di milioni di euro, con strutture ben diverse dall’idea cooperativa del socio lavoratore per la quale erano nate,  nell’ultimo anno, una dopo l’altra, hanno portato i libri in Tribunale a Reggio. Concordati con pagamento dei debiti al 15% e ‘Newco’, termine coniato per definire le nuove cooperative che continuano le attività redditizie, percentuali e termini prima sconosciuti ora in Emilia sono all’ordine del giorno.
Veri e propri colossi, da sempre contestati dalle imprese private che vi si sono trovate a competere battaglie impari, ma che dalla sinistra venivano portati ad esempio come fiori all’occhiello del proprio modello economico, nel momento del pieno benessere economico e del momento d’oro dell’edilizia erano in grado di funzionare. Imprese che negli anni in Emilia hanno messo all’angolo l’imprenditoria privata nel campo delle costruzioni e non solo, oggi sono moribonde e come loro, purtroppo, migliaia di artigiani che con loro lavoravano. Costoro avevano acquistato appartamenti realizzati dalle cooperative per cui lavoravano e che oggi si trovano senza lavoro, con un mutuo da pagare, con qualche migliaia o decina di migliaia di crediti vantati nei confronti di quelle società che fino a poco tempo fa’ in Emilia erano i leaders del 'Libero Mercato', almeno nel settore delle costruzioni.
Cooperative come Cooperativa Muratori Reggiolo, Orion, Coopsette, Unieco con cantieri privati ed appalti pubblici che superavano abbondantemente i confini reggiani ed emiliani ed altre di minori dimensioni, con migliaia di dipendenti ed un indotto di decine di migliaia di unità, hanno dimostrato la loro enorme fragilità ed antieconomicità, arrivando ad accumulare complessivamente debiti per ben oltre un miliardo di euro. L’errore di un sistema economico come quello emiliano fondato su colossi che, perdute da tempo le finalità solidaristiche per le quali risultavano essere stati creati e per i quali godono di normative differenziate rispetto alle normali imprese private, si trovano oggi tutti in una situazione di drammatica difficoltà che non può essere ricondotta e liquidata solo come la conseguenza di una congiuntura economica.
Le notizie uscite in questi giorni sulla stampa, circa vicinanze tra Coopsette e l’ex Presidente della Regione Umbria in quota PD, su presunti illeciti dovuti a favoritismi riguardanti la realizzazione della Variante di valico, che ha portato agli arresti domiciliari di quest’ultima, getta ombre sui rapporti tra il mondo cooperativo e la politica, rapporti sui quali la magistratura ora indaga e sui quali si spera farà chiarezza. In Emilia oggi è evidente il fallimento del sistema economico del PD, interamente basato sul modello cooperativo, che viste le dimensioni raggiunte, di cooperativo ha ben poco, propinato da sempre come la propria soluzione efficace e vincente nelle terre rosse. Oggi i fatti danno ragione a chi come la Lega Nord, si è da sempre opposta al sistema delle grandi imprese, ancor più a quelle cooperative, ed è da sempre stata vicina alle imprese private, agli artigiani ed ai commercianti che, seppur tra mille difficoltà, con il loro singolo contributo riescono a tenere vivo un tessuto economico che garantisce la continuità del benessere nelle regioni del nord.

Lo denuncia Fabio Rainieri, segretario nazionale della Lega Nord Emilia.

3 commenti:

Unknown ha detto...

Ma questo chi é ?? Va boh se lo dice le credo...

Anonimo ha detto...

sarebbe ora di cambiare ...la gente se i parla del PD sembra dimenticare o non vedere gli errori commessi...
le coop. al servizio dei consumatori sono le più care .......il MONTE PASCHI non se ne parla mai....ora anche questo.....

Anonimo ha detto...

Eh... bè... la Lega invece è un esempio fulgido di buona amministrazione delle risorse ricevute grazie alle tasse versate dai cittadini.
...parliamo dei diamanti in Tanzania?
...parliamo di Banca Credieuronord?
...parliamo del bancomat dell'autista del Trota?
...parliamo di Belsito?