‘Fidarsi è
bene, ma non fidarsi è meglio’. E’ un proverbio che trova validità in ciò che è
accaduto l’altro ieri ai danni di una
famiglia di agricoltori che hanno avuto compensata la loro fiducia nei
confronti di un bracciante da un tentato furto, fortunatamente non riuscito.
Lunedì pomeriggio, intorno alle 15, il 20enne si è presentato in una banca di
Casalfiumanese per riscuotere un assegno bancario di 10.000 euro.
Durante la normale procedura di controllo, il direttore della filiale si è
accorto che l’assegno, nonostante fosse intestato al giovane cliente, risultava
relativo a un conto corrente estinto che apparteneva a una 77enne del luogo. Il
direttore ha telefonato a casa della donna per chiedere spiegazioni, ma a rispondergli
non è stata l’anziana, ma una voce maschile, quella di un 24enne che rassicurava
il personale della banca sulla genuinità dell’assegno. Insospettito da tutta la
situazione, il direttore ha telefonato ai Carabinieri per segnalare l’accaduto.
Giunti a casa della 77enne, i militari hanno trovato la donna in casa e un
giovane, colui che aveva risposto alla telefonata del direttore, che giocava in giardino con il cane. Gli accertamenti hanno rivelato
che il ragazzo era stato assunto dall’anziana presso cui esercitava l’attività
di bracciante agricolo e, approfittando della confidenza ottenuta nel corso del
tempo, era riuscito a impossessarsi del libretto degli assegni e
all’insaputa della donna che aveva chiuso il conto corrente, tentava di
incassare la somma servendosi del 20enne incensurato.
I
Carabinieri hanno denunciato i due , il 24enne nato in Marocco con
precedenti di polizia e il 20enne italiano incensurato, per furto in
abitazione e tentata ricettazione.
Dal Comando dei Carabinieri di Bologna
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