Il sorriso dopo la paura. |
Il percorso lungo la via degli Dei che porta a Monte Frate del Contrafforte Pliocenico
sull’Appennino bolognese è una meta
ambita dagli escursionisti per il suo fascino dell’inesplorato e la sua valenza
storica, ma riserva ancora sorprese non tutte piacevoli. Per questo ci sono gli
‘angeli custodi ’ del Soccorso Alpino Rocca di Badolo, che ha sede a Marzabotto, pronti ad intervenire in
soccorso dei ‘dispersi’.
Due giovani ragazze erano dirette oggi
al Monte Frate per una piacevole escursione che, intorno alle 11, si è però trasformata in una brutta esperienza:
avevano perso le tracce del sentiero che volevano percorrere e si sono trovate
in grossa difficoltà per la folta vegetazione che non permetteva l’orientamento
e per essere in un’area seminesplorata. Sono comunque riuscite a dare l’allarme
al 118 grazie ai loro cellulari ed ha così potuto intervenire il Soccorso Alpino della Rocca di
Badolo che, coordinato dal Capostazione Christian Labanti, ha recuperato
le giovani ragazze tramite la collaborazione del terzo reparto volo della
Polizia di Bologna.
La paura ha così potuto cedere il passo a un ritrovato orientamento e alla gioia di poter comunicare con i soccorritori.
Il recupero ha richiesto l’intervento di un elicottero del 3/o Reparto
Volo della Polizia di Stato. I 7 tecnici del soccorso alpino Rocca di Badolo
sono stati portati sul luogo dell'evento e dopo aver avuto un contatto visivo delle
ragazze, sono stati verricellati in prossimità del luogo. L'intervento ha
richiesto diverse ore visto la difficile posizione in cui erano finite.
La paura ha così potuto cedere il passo a un ritrovato orientamento e alla gioia di poter comunicare con i soccorritori.
1 commento:
sono contento che tutto sia andato per il meglio, grazie al SAER e alla POlizia, ma spero che queste ragazze dovranno pagare il costo del soccorso attivato per motivi veramente di loro incompetenza e superficialità. L'escursionismo è una pratica molto in voga ma che necessita di un attimo di preparazione oltre che fisica, anche tecnica, insomma nn si può pensare di andare nei boschi così per gioco....qui da noi pur essendo ben segnati i sentieri si deve prestare attenzione nel rispetto della propria incolumità e di quegli "angeli" sempre pronti a venire in soccorso rischiando la loro stessa vita. Ricercherei anche molta responsabilità in coloro, che in maniera incompetente inducono chiunque ad intraprendere escursioni o itinerari nn provvedendo a fornire un attimo di preparazione o almeno nel mettere in guardia sui pericoli che, RIPETO, se si ha un pò di preparazione vengono enormementne ridotti ma che stoltamente vengono visti come potenziali deterrenti e quindi da nn sottolineare, ecco perchè troviamo persone che inspiegabilmente necessitano di soccorsi dove chi ha una normale preparazione fa una scampagnata.
Ivano S.
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