Utilizzare il treno della linea ferroviaria Bologna Porretta non è una
comodità ma ormai una incognita.
Lo ha rilevato il COMITATO PER LA FERROVIA PORRETTANA in una comunicazione
formale diretto all’assessore regionale Alfredo
Peri, al dirigente regionale Maurizio
Tubertini, al responsabile regionale Trenitalia Davide Diversi e alla responsabile regionale RFI Nannina
Ruiu
.
Con il titolo ‘ peggioramento
linea ferroviaria Porrettana’ si mette in risalto l’illogica di gestione e le
numerose incongruenze che rendono la pratica dell’utilizzo del treno difficile
se non scoraggiante.
“In queste ultime settimane abbiamo riscontrato un forte aumento
di ritardi dovuti a guasti del materiale rotabile o a malfunzionamenti degli
apparati di segnalazione del movimento”, si legge nel comunicato.
“Abbiamo constatato che è scomparso il TAF (Treno ad Alta Frequentazione
- bipiano) in partenza da Bologna alle 18.04, un orario pieno di pendolari che
ora viaggiano stipati in un contenitore insufficiente. Il TAF parte, invece,
semi-vuoto alle 15.04.
Il treno delle 17.04, composto spesso di sole tre carrozze, diventa
un carro bestiame come quello delle 18.04.
La lista dei disservizi sarebbe ancora più lunga,” accusa
ancora il Comitato, “ed è chiaro che qualcosa non sta funzionando correttamente a livello
di pianificazione della composizione dei convogli sulla linea”.
In una seconda informativa, dal titolo ironico
‘ emettitrici ornamentali’ si legge:
“Uno degli aspetti che affascinano i pendolari della linea
Ferroviaria Porrettana, sono gli annunci ripetutamente diffusi dagli
altoparlanti che invitano i viaggiatori a salire sul treno già in possesso del
biglietto. Come
se fosse una cosa facile.
Nella stazione di Lama di Reno, nel mese di agosto 2012, è stata
installata una
bellissima e modernissima emettitrice che però non è stata attivata.
Splendida dimostrazione di nostrana efficienza.
Tale capacità di efficienza, però, è stata integrata da una
sinergia totale con le altre iniziative che hanno visto, contestualmente, la
disattivazione dell’emettitrice automatizzata all’interno del bar tabacchi di
Lama di Reno per il motivo che: ERA
STATA INSTALLATA LA NUOVA
MACCHINA IN STAZIONE.
Come sempre, restiamo in attesa di conoscere il costrutto di tale
comportamento e le
soluzioni a tale disservizio; nell’attesa ci godiamo i ripetuti
inviti che fanno divertire
con altrettanto senso di fastidio, gli abitanti di Lama di Reno”.
Il comunicato è firmato da Valerio Giusti per Il Comitato per la Ferrovia Porrettana
14 commenti:
e l'elenco non finisce certo qui
http://marzaforum.forumattivo.com/t880-ferrovia-porrettana-trenitalia-scoraggia-l-uso-del-treno?highlight=trenitalia
Questo Comitato svolge un importantissimo ruolo e per contro manca in assoluto ed in modo preoccupante una qualsiasi iniziativa da parte delel Istituzioni del territorio interessato a partire dai Sindaci.
Un silenzio ed una inerzia davvero disdicevole ed incomprensibile quello tenuto da chi chi avrebbe invece il compito di dare voce ai Cittadini: I PRIMI CITTADINI APPUNTO!
http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?vi=att&dl=f1fb439b-e46c-b28c-0f21-5049a2c29d66&dl_t=html&dl_a=y&dl_id=2&pr=allegatirisposta,1
interrogazione a parte, va letta la risposta:
è un mondo MERAVIGLIOSO
Di meraviglioso (si fa per dire ovviamente) qui c'è solo il fatto che ora sappiamo che ci sono Consiglieri Regionali come questo Galeazzo che pensano di diminuire l'offerta di treni anzichè aumentarla.
In tempi di crisi e con la benzina che costa come il prosciutto, i residenti della nostra Valle del Reno e dell'Appennino circostante, non hanno davvero motivi per stare allegri con rappresentanti Regionali cosi arguti!?!?
Ammetto che se ci guardiamo bene attorno non dovremmo stupirci poi più di tanto.
Il livello pare abbassato fino a questo punto.
Certo di discesa ne è stata fatta se si pensa a cosa avevano fatto per salvare e potenziare questa linea Ferroviaria i nostri Amministratori negli anni '80.
Comitato di grande spessore che da molti anni si impegna con competenza, tempestivita' e infinita costanza su un tema di forte interesse per la gente della Valle del Reno. Quello che dovrebbero fare Comuni e soprattutto Regione, e NON fanno! Il Comitato merita ben altro trattamento che non la scarsa attenzione riservatagli dalle istituzioni locali e cosi' gli abitanti della valle che si ostinano a non trasferirsi altrove.
Oggetto:
3131 - Interrogazione del consigliere Bignami, a risposta scritta, circa il servizio ferroviario nella tratta Marzabotto-Bologna.
Testo:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Il sottoscritto Galeazzo Bignami, Consigliere Regionale del Gruppo Popolo della Libertà,
a. Considerato che dal 2004 risulta operante sulla linea Porretta - Bologna un servizio ferroviario che opera sul solo segmento Bologna-Marzabotto con una frequenza di circa mezz'ora l'uno (tanto da meritarsi il soprannome giustappunto di "treni della mezz'ora");
b. Rilevato che detti convogli risultano composti da tre/quattro vagoni, benché in effetti gli utenti siano nell'ordine di poche decine;
c. Rilevato che al contempo, sempre sulla linea Bologna-Porretta, operano treni che registrano una frequenza assai inferiore, ma con un utilizzo assai maggiore da parte dell'utenza, tanto da dover registrare rilevanti proteste da parte dei cittadini costretti ad utilizzare, per varie ragioni, detto servizio;
INTERROGA
la Giunta Regionale per sapere,
1. Se esiste un reale monitoraggio afferente la frequenza in ordine a quanto rilevato sub a), depurato dai treni che fermano a Marzabotto, ma che proseguono per Porretta Terme;
2. Per quale motivo si sia ritenuto di potenziare la tratta Marzabotto-Bologna;
3. Se non ritenga opportuno rimodulare il servizio ferroviario sulla tratta citata, al fine di rendere più omogeneo ed efficiente il servizio sulla tratta Porretta - Bologna nella sua interezza, invece che limitarsi alla sola tratta Marzabotto – Bologna.
Galeazzo Bignami
Leggendo la soprastante interrogazione, di meraviglioso ci sono individui come questo Dante che leggono e fanno libere interpretazioni sugli scritti degli altri che parlano di rimodulazioni e non di tagli in favore della linea nella sua interezza (estesa si a TUTTA la popolazione della Valle del Reno; anzichè tenere in servizio treni morti sulla sola tratta bologna marzabotto.
Scusi sig. Galeazzo ma dal suo scritto non si capisce bene se ci fa o se ci è.
Dovrebbe provare a spiegare meglio cosa lei intenda per "rimodulare".
Se intende con ciò estendere il sevizio alla mezz'ora sull'intero percorso avrebbe potuto proporlo in modo meno equivoco.
Non sono il solo le posso garantire ad aver interpretato le sue frasi come un ulteriore attacco ai treni della mezz'ora che giungono fino a Marzabotto.
I treni ogni mezz'ora su tutta la linea? Benissimo lo dica chiaramente. Condivido. Io poi francamente perseguo questa realizzazione non da oggi e l'ho sostenuta anche quando il Governo che lei appoggiava fino a pochi mesi fa, invece tagliava quasi tutte le risorse destinate al trasporto locale.
Lei forse se ne è dimenticato ma io no e la difesa dell'importanza di questa linea ferroviaria non la faccio a corrente alternata a seconda dei governi che si susseguono.
Comunque non è mai troppo tardi e se davvero desidera impegnarsi genuinamente a favore di questa importante infrastruttura potrebbe ad esempio spiegare ai suoi colleghi Consiglieri Regionali che sarebbe oltremodo utile ampliare il servizio anche alla notte. Almeno con qualche corsa.
Cordialità.
Dall'interrogazione del consigliere Bignami veramente mi sembra si possa dedurre che sia del tutto all'oscuro dell'esistenza del Sistema Ferroviario Metropolitano.
Iniziativa che ha permesso negli anni diversi potenziamenti del servizio incluso (ma non solo) l'aumento della frequenza sulla tratta Marzabotto/Bologna.
Nonché del fatto che, in assenza di questo Servizio e dei finanziamenti che esso ha giustificato, la linea avrebbe rischiato di fare la fine della controparte toscana e adesso avremmo probabilmente poche coppie di treni al giorno. Però tutte rigorosamente uguali, per la gioia di chi identifica nei treni a corsa limitata l'origine di tutti i mali del mondo.
Sergio Salsedo
rimodulazione?
Cosa significa?
Un'altra di quelle paroline infinocchianti che significano proprio il contrario di quello che molti politicastri intendono?
"ecologia del fare" -> fare cose insostenibili e antiecologiche
"termovalorizzatori" -> inceneritori alias discariche aeree
"riqualificazione urbanistica" -> speculazione edilizia e cementificazione
"sviluppo del territorio" -> distruzione del territorio agricolo e biologico per lottizzazioni e infrastrutturazioni
"sviluppo sostenibile" -> sviluppo e crescita insostenibili
...
Se andate da vostra nonna e le spiegate che volete "rimodulare" il treno sulla linea di Porretta che cosa pensate che capisca?
Dante scrive benissimo.
>in tempi di crisi e con la benzina che costa come il prosciutto
ogni investimento su strade e mobilità su gomma e altre BOIATE come TAV People Mover etc. devono essere immediatamente arrestate e il servizio pubblico ferroviario potenziato ed incrementato.
"Università Federico II di Napoli che fa le pulci ai sistemi di servizi pubblici locali. «In un contesto economico in cui l’uso dell’auto diventa sempre più costoso, il trasporto pubblico può garantire quella libertà di circolazione tutelata dalla Costituzione e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo»"
http://motori.corriere.it/attualita/12_novembre_08/bus-inefficenza-mezzi-puubblici_72a10b08-2985-11e2-b082-5e60eba3a55f.shtml
http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?vi=att&dl=54c24439-f039-fce6-5d04-509ce743773e&dl_id=2&dl_t=html&dl_a=y&ev=0
bhe prima o poi qualcuno si accorgerà che i treni per marzabotto della mezza ora sono vuoti....
che la madre degli imbecilli è sempre incinta, invece, ce ne siamo già accorti in tanti......
Tu sei il primogenito.
ma pur accorgendocene noi facciamo finta di niente.
Siamo nella culla della democrazia.
Quindi c'è posto anche per te.
Ma tu seppur nato da quell'albero da te citato, sei stato poi adottato da un'albero dalla mentalità distorta.
si effettivamente i marzabotto sono veramente inutili; non si capisce come mai non ne eliminino alcuni allungando i rimanenti a porretta. anche a ragione del fatto che negli ultimi 2 anni la crisi ha portato sempre più dipendenti dell'alto reno (benche, piquadro, saeco, caffita,metalc, etc) a prendere il treno. chiaro che dovrebbero ripensare le eliminazioni fatte del doppio binario a vergato (lasciato di scorta) e casalecchio ranzani.
francesco
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