lunedì 30 luglio 2012

TARRIFFE DI CAVA. Defranceschi: Altri milioni pubblici regalati ai cavatori. Vergognoso gioco di bandierine di PD e SEL.




Andrea Defranceschi  (nella foto), capogruppo  in Regione del Movimento 5 Stelle, dopo che il suo emendamento per aggiornare le tariffe è stato bocciato, scrive:

“Scandaloso, ancora una volta la Maggioranza, compatta da PD, SEL, IDV, Verdi e FDS, ha fatto un regalo ai cavatori, decidendo di non aggiornare le tariffe, come da oltre due anni chiediamo.  Sono ferme dal 1992 e i
cavatori guadagnano uno sproposito con quelli che sono beni comuni, i materiali inerti.
Quest’immobilismo è ingiustificabile, visto che anche la Maggioranza s’era mostrata d’accordo sulla nostra
proposta di aumentare gli oneri di cava. Ricordiamo che il 21 dicembre scorso il Sottosegretario Alfredo Bertelli, disse che ‘siamo pronti e a gennaio presenteremo un progetto di legge sulle attività estrattive
(2012)’. Beh, non l’ha fatto, e siamo a luglio. Così noi abbiamo depositato il nostro ad Aprile, e adesso ci troviamo una risoluzione della maggioranza che impegna la Giunta a presentare un nuovo Progetto di
Legge entro l’autunno! Questo significa un nuovo regalo di milioni di euro ai cavatori, e risorse sottratte a tutti i cittadini.
Le tariffe sono ferme al 21 gennaio 1992, quando la delibera di Giunta n. 70 fissava dei prezzi, in lire,
che oggi sono assolutamente ridicoli. Solo negli ultimi dieci anni i cittadini emiliano-romagnoli si sono visti scippare delle risorse naturali per quattro soldi, perdendoci circa 200 milioni di €!”
E’ un’imbarazzante guerra di bandierine che il Pd sta combattendo, con la chiara intenzione di fare la solita riformina di facciata per salvare la faccia e contemporaneamente gli affari di cavatori e, soprattutto, costruttori. 

IL PROGETTO DI LEGGE DI APRILE
Il PdL M5S prevede un aggiornamento delle tariffe sulla scorta di quelle applicate nel Regno Unito già dal 2002, con un aumento compreso fra le 4 e le 6 volte rispetto alle cifre attualmente in vigore. Il benchmark UK è stato scelto perché hanno svolto un lavoro organico, che considera anche i costi sociali e ambientali di una cava, che sono molto alti per la comunità.
Applicando la nostra proposta agli ultimi dati disponibili, quelli del 2009, la Regione otterrebbe un gettito di circa 20 milioni di € all’anno, per non parlare dei ritorni per i singoli comuni. Non facciamo il calcolo anche per il denaro perso negli Anni Novanta, non avendo dati certi, ma possiamo supporre che le cifre siano paragonabili.
Gli interessi in gioco sono enormi. Nel nostro PDL, oltre ad una revisione delle tariffe al rialzo, ci sono una serie di limitazioni spazio-temporali alle cave: solo 5 anni di attività, ad esempio, senza proroghe. E
controlli stringenti sul materiale estratto e trasportato.

LE CAVE
Nel 2009 in Regione erano attive 133 cave: 56 in provincia di Parma, 30 a Bologna, 29 a Reggio Emilia, 7 a Rimini, 6 a Ferrara, 1 a Modena e una nella provincia di Forlì-Cesena. Inoltre ci sono 28 cave inattive, 6
sospese, 58 esaurite e in corso di sistemazione, 2 esaurite e non sistemate
(entrambe nel bolognese) e 9 esaurite e sistemate. Totale: 236 cave.



1 commento:

Cesare ha detto...

Non solo. Imprenditori cavatori locali (tale signor Simoni della Cave Misa di Marzabotto) che hanno violato pesantemente la legge (come nel caso di una cava abusiva in sponda destra del reno a sud della località Fornaci di Grizzana Morandi, vedi http://it.groups.yahoo.com/group/ValleVerdeDelReno/message/356) continunano imperturbati la loro attività. In paesi decenti a fronte di questi crimini penali la prima cosa che verrebbe fatta sarebbe l'annullamento di tutte le licenze e la loro assegnazione, dopo gara, ad altri imprenditopri rispettosi della legge!

Il settore degli inerti è un classico esempio di gallina delle uova d'oro - bene comune prvatizzato per due caramelle, con esternalizzaione di costi e sfasci.

Il settore delle cave è il primo anello della cementificazione del territorio che è a sua volta il primo responsabilie del degrado econonomico, ambientale e culturale del nostro paese.

Questi politicastri del PD(L) ovviamente sono parte del problema come la bocciatura dimostra una volta in più.
Molti italioti li votano e se li meritano!

Ben fatto, dipendente ;) De Franceschi.