CONCIAURO Salvatore |
Tre di questi, Salvatore CONCIAURO 44enne, Giuseppe
CASAMIRRA 38enne e Fabio ZAPPARDO 38enne, erano stati arrestati lo
scorso 25 novembre 2011 a seguito di una rapina perpetrata alla U.G.F. di
Modena. Il quarto è Salvatore MORGAVI 47enne, che si trovava ai
domiciliari.
ZAPPARDO Fabio |
Gli
investigatori dell’Arma di San Lazzaro di Savena (BO), grazie agli elementi
acquisiti nel corso dell’operazione di novembre, sono riusciti a far luce su
altre SEI rapine consumate nell’hinterland bolognese e modenese nei mesi
precedenti e su altri personaggi che farebbero parte della banda di malavitosi.
CASAMIRRA Giuseppe |
I reati sono
stati commessi sempre in orari pomeridiani e soltanto dopo un attento
sopralluogo finalizzato a studiare la banca da colpire. Il modus operandi
era sempre lo stesso: il giorno della rapina la banda prendeva in locazione un
veicolo per passare inosservata ad eventuali controlli delle forze di polizia
(spesso un camper guidato da una donna); con il mezzo “pulito” i malviventi si
avvicinavano alla banca e uno di loro entrava dentro a volto scoperto mentre
gli altri, in un modo o nell’altro, lo seguivano con mascheramenti (parrucche,
occhiali o berrettini da baseball). Una volta dentro l’istituto di credito,
i rapinatori immobilizzavano tutti i presenti, impiegati e clienti, sottraevano
loro i cellulari per evitare che qualcuno potesse avvisare le forze
dell’ordine, dopodiché legavano i polsi delle persone con fascette di
plastica per poi radunarle in un locale, ad eccezione dell’impiegato della
banca che deteneva i codici delle casseforti. Inseriti i codici temporizzati, i
rapinatori s’impossessavano del denaro fuggendo a bordo del veicolo preso a
noleggio.
MORGAVI Salvatore |
Le indagini
hanno potuto far luce su rapine messe in atto a Bologna, Ozzano e anche su
quella di Casalecchio di Reno dell’ 8 novembre
2011 all’ Istituto di credito Cassa di Risparmio di Bologna.
In quest’ultima
occasione la banda era entrata in azione alle 15:20. Durante il colpo,
due persone si erano portate dietro le casse occupate dagli impiegati ordinando
loro di fare dei prelievi dai dispositivi chiamati roller cash (piccole
casseforti che si trovano a ognuna delle tre casse). Nel frattempo, gli altri
elementi del gruppo immobilizzavano i presenti, tra cui impiegati e clienti. I
primi due, mentre prosciugavano i roller cash, avevano già intimato al
direttore di iniziare la procedura di sbloccaggio della cassaforte principale e
del bancomat, un’operazione che richiedeva di solito dai 30 ai 60 minuti. I
vari clienti che nel frattempo entravano in banca erano accolti, bloccati per i
polsi e condotti in un ufficio. In totale, sono finiti sotto il controllo dei
malviventi otto dipendenti e dieci clienti. Infine, i rapinatori, prima di
andare via (alle 16:50), chiusero tutti nell’antibagno e bloccarono la porta
con un armadio.
Foto e
notizia del Comando Provinciale del Carabinieri.
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