venerdì 10 aprile 2009

Alberi da salvare


“Si vogliono abbattere 170 piante ad alto fusto e una sessantina di altezza minore. Un vero scempio”.

La denuncia piuttosto preoccupata è di Aldo Berselli, residente all’ Altopiano Marconi, a Borgonuovo di Sasso Marconi.

Il consiglio comunale ha approvato, in occasione della discussione delle osservazioni al nuovo Psc (piano regolatore), l’edificazione di parte del lotto adiacente alla villa storica dell’Altopiano con la possibilità di realizzare tre ville per fare posto alle quali sarà necessario liberare l’area dalla presenza inopportuna.

La scelta di nuove edificazioni proprio non va giù: “Possibile non si potesse trovare un luogo alternativo per collocarvi la nuova residenzialità e lasciare al centro dell’Altopiano la bella dotazione di alberi che la caratterizza?” si chiede.

Berselli fa poi la storia dell’Altopiano mettendo in risalto come a corredo del consistente insediamento residenziale vi sia la villa, sede anche del circolo dei residenti, l’area sportiva con campi da tennis e piscina e un bel parco con una dotazione di verde tale da rendere il vivere nel centro un vero privilegio.

Il signor Aldo ha coinvolto nella sua protesta anche il mondo politico sassese ottenendo l’attenzione del gruppo consigliare di centro destra che promette di affiancarlo e mettere in atto le forme di pressione consentite alla minoranza. Pietro Cruciani, del gruppo di opposizione precisa” E’ veramente strano che accogliendo una osservazione il Comune si consenta una realizzazione piuttosto impattante proprio in un parco. Per di più, trattandosi di una osservazione, il progetto non è stato posto al vaglio della cittadinanza”.

L’assessore all’urbanistica di Sasso Marconi Andrea Mantovani sull’argomento precisa: “Non so quanti degli alberi che delimitano il lotto della villa verranno abbattuti. Non sono comunque piante di pregio. Mi stupisce poi la protesta. L’ipotesi progettuale è stata posta al vaglio dei soci del circolo e il 92 % si è dichiarata favorevole. L’ area è ora di proprietà di una immobiliare la quale, per un intervento residenziale che prevede la realizzazione di 600 metri quadrati, cede la proprietà di tutta l’area sportiva. La proposta ha avuto un largo consenso”.

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