lunedì 10 febbraio 2020

Disordine mondiale tra ragione e fede in una conversazione con Matteo Maria Zuppi e Lucio Caracciolo


A Casalecchio di Reno domani, martedì 11 febbraio, in Casa della Pace  

di Massimiliano Rubbi

Scenari internazionali instabili, disastri ambientali, disuguaglianze crescenti, che generano insicurezza e paure irrazionali le quali aggravano a loro volta la situazione. Su questi temi, e sulle possibili vie di uscita, domani, martedì 11 febbraio alle 20.30, presso la Casa per la Pace "La Filanda" di Casalecchio di Reno, si confronteranno Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geopolitica Limes, e S.E. Matteo Maria Zuppi, cardinale arcivescovo di Bologna, nell'incontro "Una lettura del disordine mondiale tra ragione e fede".

La conversazione sarà condotta da Sergio Caserta, blogger per Il Fatto Quotidiano e il manifesto in rete.

Di fronte a conflitti che delineano una "terza guerra mondiale a pezzi" e a mutamenti epocali difficili da interpretare, essendo orfani delle categorie politiche del passato, come capire in quale direzione stiamo andando? La conversazione, mettendo in dialogo la dimensione laica e quella religiosa, cercherà di tracciare piste da seguire per essere utili a se stessi e alla comunità in cui si vive.

L'incontro, curato dal Gruppo Nonviolenza di Percorsi di Pace, è a ingresso libero fino a esaurimento posti.

Lucio Caracciolo, giornalista e politologo, è uno dei massimi esperti italiani di geopolitica. Caporedattore di Micromega dal 1986 al 1995, ha fondato nel 1993 Limes, rivista italiana di geopolitica, di cui è tuttora direttore. Il suo ultimo libro è Storia contemporanea. Dal mondo europeo al mondo senza centro, con Adriano Roccucci (Mondadori, 2017), ed è in uscita nei prossimi giorni per Feltrinelli Il dominio del passato. Geopolitica delle nostre radici.

Matteo Maria Zuppi è stato ordinato presbitero nel 1981 e vescovo nel 2012; il 27 ottobre 2015 è stato nominato arcivescovo di Bologna da papa Francesco, che il 5 ottobre 2019 lo ha poi creato cardinale. Nei primi anni '90 è stato tra i mediatori della Comunità di Sant'Egidio la cui opera ha consentito di porre fine alla guerra civile in Mozambico. Ha recentemente pubblicato, con Lorenzo Fazzini, Odierai il prossimo tuo come te stesso. Perché abbiamo dimenticato la fraternità. Riflessioni sulle paure del tempo presente (Piemme, 2019).

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