Di
Riccardo Fioravanti
Domani,
domenica 23 febbraio, alle 10.30 a Polla sul Corno alle Scale,
si svolgerà il DAYS OF GLORY .
L’evento
commemora il 75° anniversario dell’Operazione Encore da parte
della 10th Mountain Division, dei Brasiliani della FEB e dei
Partigiani, che diede il via allo sfondamento della Linea Gotica
e in poco più di 2 mesi portò alla fine della guerra in Italia.
Il
programma della giornata si basa sull’iniziativa principale della
Parata con gli Sci dei maestri di sci del Corno alle Scale che
durante la discesa sventoleranno le bandiere delle nazioni coinvolte
nei combattimenti commemorati.
Alla
fine della parata saranno lette due Dichiarazioni molto toccanti
dei figli di 2 soldati, un americano ed un brasiliano, che
combatterono e sopravvissero alla guerra sul nostro Appennino: Val
Rios, figlio di Cruz Rios della 10th Mountain Division Americana e
Mario Pereira, figlio di Miguel Pereira della FEB brasiliana. Ci
saranno inoltre gli interventi del presidente dell’ANPI, Antonio
Baruffi e dei rappresentanti del comune di Lizzano in Belvedere e
Alto Reno Terme.
DETTAGLI
STORICI: per lo
sfondamento delle linee Tedesche furono determinati i primi giorni
dell’Operazione 'Encore' che videro nella notte del 18 febbraio
l’attacco ai Monti della Riva (Riva Ridge) e subito dopo il 20
febbraio la conquista di Monte Belvedere da parte degli Americani e
il 21 febbraio la conquista di Monte Castello da parte dei
Brasiliani. Tali battaglie furono il colpo decisivo da parte degli
alleati contro il fronte Germanico in Italia, che crollò proprio
sull'Appennino Tosco Emiliano.
Estratto
della dichiarazione di Val Rios (10Th Mountain Division USA)
“Nel
1994 mio padre Cruz Rios (87 ° reggimento, compagnia K, 10th
Mountain Division) tornò in Italia per la prima volta dalla fine
della guerra. Lui e mia madre facevano parte del viaggio “Return to
Italy”, sponsorizzato dalla 10th Mountain Division Association. Sei
autobus carichi di veterani della 10th e le loro mogli hanno
rivisitato i luoghi in cui i soldati hanno combattuto, qui, nelle
montagne dell'Appennino. Alla fine del viaggio sono andato a prendere
mia madre e mio padre all'aeroporto di Los Angeles e in 4 ore, li ho
riportati a casa a Fresno. Per gran parte del viaggio verso casa, mio
padre era in lacrime, ricordando i suoni della guerra e le visioni
dei compagni caduti, in particolare il suo amico di buca, Fred
Palmer. Sì, la guerra gli aveva lasciato un impatto devastante e in
quel viaggio, riemersero molti degli incubi che aveva vissuto nel
1945.”
Estratto
della dichiarazione di Mario Pereira (FEB brasiliana)
“La
storia è maestra, ma la storia dovrebbe essere praticata ogni
giorno, ricordando ogni giorno che i nostri antenati lottarono contro
un modello di società che si era instaurata dall'avvento di
ideologie contorte e atte a prevaricare i popoli e sfruttare le masse
a favore di pochi. In quei tragici momenti, tra i più bui della
storia umana, anche un paese lontano e neutrale come il Brasile si
organizzò a furor di popolo e contro il volere del presidente che
vedeva di buon occhio le grandi dittature che dominavano le nazioni
del continente europeo. La Forza Expedizionaria Brasiliana venne in
Italia e lottò su queste montagne non belle come oggi, ma devastate
dalla guerra, insieme al nostro popolo, ai nostri padri, nonni,
bisnonni e portando oltre all'aiuto militare, una ventata di speranza
e di ottimismo, dando il proprio contributo al ritorno della pace e
della democrazia, non solo nel nostro paese in Italia, ma anche nel
mondo intero.”
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