di Gian Paolo Frabboni
Sabato prossimo, 26 settembre, sarà presente a Marzabotto monsignor Alberto di Chio (nella foto), postulatore della causa di beatificazione dei sacerdoti don Giovanni Fornasini, don Ubaldo Marchioni, don Ferdinando Casagrande, don Ubaldo Marchioni, martiri di Monte Sole.
Alle 16, con valore pre-festivo, all'interno del Sacrario Militare mons Di Chio celebrerà una S. Messa in memoria e in suffragio di tutte le vittime della strage nazi-fascista che, nella settimana dal 29 settembre al 5 ottobre 1944, perirono
nelle molteplici fasi di quella che viene definita ‘strage di Marzabotto’ per mano ‘SS’ e ‘collaboratori’ in una fase disumanizzante e consapevole della loro vita.
Salirono come iene dagli inferi per portare dolore, morte e sterminio in tutti i pacifici luoghi di pace e lavoro di "Monte Sole".
Si accanirono con ferocia inumana contro abitanti, anziani, inermi e innocenti.
Il tiro a segno su fanciulli neonati, lo sventramento delle madri, il lancio di anziani sulle pire infuocate, le morti nella botte di Salvaro, il lancio di bombe a mano nei luoghi di radunanza umana ("per farli morire più lentamente") sono episodi che
gridano vendetta al cospetto di Dio. E ne è difficile a concepirne e concretizzarne il perdono.
La presenza di questi militari, in pochi giorni, portò infinite morti e ne è testimonianza l'efferatezza, col sangue dei caduti che unito alla pioggerellina di quei giorni colorava di rosso i rivoli formatisi lungo i pendii.
Ai circa 900 morti fra cui 360 fanciulli inferiori ai 12 anni si deve, oggi, dare memoria, ricordo e preghiera con la celebrazione nel Sacrario.
Il sacrario |
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