venerdì 16 maggio 2014

Domenica prossima, Legambiente ‘rifà il trucco’ alla la Flaminia Militare. Lo aveva promesso. Evviva a chi mantiene gli impegni.


I primi ritrovamenti

Legambiente informa:

Domenica prossima i circoli LEGAMBIENTE SettaSamoggiaReno e Alto Mugello organizzano una giornata di pulizia dei siti archeologici visitabili sulla Strada Romana del 187a.C.

L’attività è finalizzata  alla riscoperta e valorizzazione dell'antica strada romana “Flaminia Militare” del 187 a.C. tra Bologna e Fiesole ed è stata programmata in  occasione della giornata nazionale dei sentieri d'Italia.

L'iniziativa, organizzata in collaborazione con il CAI Club Alpino Italiano - Emilia-Romagna, serve a ripulire la strada da fogliame e sterpaglie accumulatesi durante l'inverno, cosi una ventina di Volontari di LEGAMBIENTE armati di scope e rastrelli puliranno la FLAMINIA MILITARE, in modo da consentire una più agevole visita ai siti archeologici di questa straordinaria strada contemporanea della via Emilia.


3 gli appuntamenti con le Guide Volontarie di LEGAMBIENTE

·        Pian di Balestra, alle 9.30 fine strada asfaltata per la pulizia del tratto tra Monte Bastione
 e Monte di Fò
·        Alla Futa, alle 9.30. Inizio percorso c/o Bacheca  per la pulizia del tratto tra Monte Poggiaccio
 e Poggio Castelluccio
·        Bar di Bruscoli, alle 9. Firenzuola Piana degli Ossi


L'iniziativa si inserisce nell'ambito delle attività di Legambiente per far conoscere la straordinaria storia della strada romana e della sua riscoperta. Nei mesi scorsi l'associazione ha infatti realizzato un corso di formazione per guide volontarie e un documentario per raccontare la riscoperta di questa strada. Il filmato, presentato in anteprima a Bologna, Fiesole, Borgo San Lorenzo e Sasso Marconi, è ora disponibile anche sul sito www.cignoverdeoro.it in pochi giorni sono già oltre 2000 i visitatori che hanno scaricato il documentario.

La storia della strada romana e della sua riscoperta

Racconta Tito Livio nella sua storia di Roma che nel 187 a.C. i consoli Caio Flaminio e Marco Emilio Lepido, sconfitte le popolazioni liguri che abitavano l'appennino tosco emiliano, ebbero l'incarico di tracciare 2 strade: una da Rimini a Piacenza, l'odierna via Emilia, per unire le città della pianura padana appena conquistata, e l'altra attraverso il crinale appenninico, per collegare Bologna, fondata appena 2 anni prima, con Fiesole e Arezzo. Mentre la via Emilia è ancora oggi nota a tutti, questa seconda strada dopo alcuni secoli cadde in disuso e se ne perse ogni traccia fino al 1979, quando grazie al lavoro di Cesare Agostini e Franco Santi, 2 "archeologi per passione" che decisero di andare alla ricerca di questa strada perduta, fu riportato alla luce il primo tratto di pavimentazione, nei pressi del monte Bastione. Da allora sono stati rinvenuti ampi tratti dell'antica strada, tra il Bastione e il Passo della Futa, per una continuità di alcuni chilometri.

Nel corso del 2013 LEGAMBIENTE ha organizzato un corso per formare delle guide volontarie che possano accompagnare i turisti nella riscoperta della strada. In tale occasione sono state inoltre effettuate le riprese del documentario.

Nel filmato realizzato dal regista Yri Rambelli, Cesare Agostini e Franco Santi raccontano la storia della strada e della sua riscoperta, con interventi del Professor Giovanni Uggeri, docente emerito di Topografia Antica, Claudio Corticelli, Angelo Farneti e Antonella Marchini del circolo LEGAMBIENTE SettaSamoggiaReno, Sergio Gardini, guida CAI, e Riccardo Panzacchi, del circolo LEGAMBIENTE Alto Mugello, che raccontano le escursioni alla strada romana, le iniziative di LEGAMBIENTE per valorizzarla e farla conoscere e l'importanza di una corretta fruizione del patrimonio storico, culturale e naturalistico rappresentato dal paesaggio appenninico attraversato dalla strada romana Flaminia Militare.


Altre notizie e la galleria fotografica sono disponibili sul sito Terra Magazine: www.terramagazine.it, mentre i libri di Santi e Agostini che raccontano la storia delle loro scoperte (in italiano e in inglese) sono inoltre visibili sul sito: www.flaminiamilitare.it



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